Autostrada Tirrenica: mettere in cantiere l’adeguamento dell’Aurelia?

Legambiente: utilizzare le poche risorse economiche per la messa in sicurezza, per gli ingressi a raso e l’asse tirrenico ferroviario

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 novembre 2013 14:20
Autostrada Tirrenica: mettere in cantiere l’adeguamento dell’Aurelia?

“Siamo profondamente convinti, a maggior ragione in tempo di crisi, che l’autostrada non serva a questo territorio – afferma Fausto Ferruzza, presidente Legambiente Toscana – e per questo siamo molto preoccupati che si torni a paventare un finanziamento pubblico per realizzarla, quando le esigue risorse in campo andrebbero invece investite a nostro avviso sulla linea Tirrenica ferroviaria. In particolare stupisce che non ci si renda conto di quanto siano scemati e fortemente diminuiti i flussi di traffico su tutto il territorio nazionale e di quanto siano difficili i finanziamenti delle infrastrutture, anche quando di conclamata pubblica utilità (si veda quello che sta succedendo in Lombardia) considerando le esigue risorse esistenti. “Per questo chiediamo che siano rese completamente tracciabili e trasparenti le previsioni di spesa affinchè in attesa di una sempre più improbabile autostrada si scongiuri l’inerzia sulla messa in sicurezza dell’Aurelia (l’adeguamento dei tratti a due corsie e l’eliminazione degli ingressi a raso in primo luogo).

Non vorremmo – conclude Ferruzza - che in questa serie di annunci e provvedimenti da parte delle istituzioni si continui a evitare di affrontare il vero problema che è quello della gravissima incidentalità dell’attuale Aurelia”. Per quanto riguarda le ultime decisioni prese dalla Regione Toscana sulle tipologie di tracciato prendiamo atto che viene chiusa definitivamente qualsiasi ipotesi interna di tracciato, che consideriamo devastante per la Maremma e in particolare per il territorio di Orbetello: un’ipotesi che avrebbe distrutto diverse aziende agricole biologiche e tradizionali (che rappresentano un fiore all’occhiello per il territorio) e sfregiato molti territori di pregio.

Questa è una scelta di buon senso in quanto si è scelto un tracciato per grossa parte in sede o in affiancamento alla ferrovia cercando di contenere le interferenze sia a livello di sicurezza idraulica che rispetto ad alcune aree delicate e sensibili dei centri abitati, oltre a chiedere e ribadire la necessaria esenzione del pedaggio per i residenti per l’intera durata della concessione. Giornata dedicata alle audizioni sul Piano regionale integrato infrastrutture e mobilità (Priim), in particolare riguardo al trasporto su ferro e su gomma in commissione Mobilità, presieduta da Fabrizio Mattei (Pd).

Sono stati ascoltati i rappresentanti dei sindacati regionali, della polizia ferroviaria, di Rete Ferroviaria, i comitati dei pendolari della Val di Chiana, di Arezzo e della Linea Tirrenica. “Mi preme ricordare – ha detto il presidente Mattei – l’importanza di questo atto che vorremmo approvare in aula entro dicembre. È un piano che razionalizza le politiche regionali in uno strumento unitario in materia di trasporti e mobilità e nei singoli settori – ferrovie, autostrade, porti, aeroporti, viabilità regionale, mobilità ciclabile –.

È necessario un confronto perché le problematiche riguardano il territorio, la comunità, le categorie economiche e perché laddove la dotazione infrastrutturale fosse efficiente determinerebbe una maggiore spinta economica per la Toscana”. Chiamati ad esprimere la loro opinione sul Priim, le rappresentanze sindacali hanno evidenziato alcune criticità sulla mancanza di aree di sosta attrezzate e sicure per gli autisti di tir, sulla necessità di un maggior coordinamento per i divieti di circolazione tra i vari Comuni, sull’opportunità di una logistica di distretto anche per le piccole zone produttive.

È stata espressa la necessità di miglioramento della Fi-Pi-Li, del completamento della Rosignano-Civitavecchia e delle linee 2 e 3 della tramvia fiorentina. Alla Regione è stato chiesto di fare pressione sul Governo affinché lo smantellamento della Costa Concordia venga effettuato a Piombino, portando così lavoro ad un’area industriale sempre più in difficoltà. Un invito poi affinché venga fatta presto la gara per il trasporto pubblico e si vigili sulla costituzione di un soggetto unico, “il consiglio di amministrazione – hanno detto tutti insieme – deve essere uno solo”. Riguardo al trasporto ferroviario, gli interventi si sono soffermati sulla necessità del collegamento tra il porto di Livorno e Guasticce, sul raddoppio della Pistoia-Montecatini, sul potenziamento del trasporto merci e su una migliore integrazione tra trasporto su gomma e ferroviario. “La gara – ha detto il presidente Mattei – è un’occasione per rimettere in funzione un servizio che ha subito colpi e che fa fatica a riorganizzarsi.

Il trasporto pubblico va considerato un motore per l’economia”. Apprezzamento al Priim è stato espresso da Maurizio Piccolotti, dirigente del compartimento Polizia ferroviaria per la Toscana. “Le modifiche strutturali previste ad esempio per i passaggi a livello e a raso – ha detto Piccolotti – porteranno ad una maggior sicurezza e alla riduzione di rischi. Infine, la tecnologia porterà maggior prevenzione”. Andrea Esposito, in rappresentanza di Rete ferroviaria italiana, ha parlato delle opere previste per la darsena di Livorno, del raddoppio di alcuni tratti della Siena-Empoli e della Pistoia-Montecatini, “opere vicine alla fattibilità nei prossimi anni”, ha concluso. Infine, la commissione ha ascoltato anche i comitati dei pendolari della Val di Chiana, di Arezzo e della Linea Tirrenica.

I comitati, che hanno ribadito i problemi legati ai ritardi dei convogli per i pendolari, hanno sottolineato la necessità di evitare lo smantellamento delle linee di ricovero sulla tratta Arezzo-Chiusi e di potenziare le stazioni dell’alta toscana sulla linea Pisa-La Spezia. Sulla Autostrada Tirrenica la Regione ha fatto la sua scelta: ha confermato la propria preferenza per il tracciato costiero (il cosiddetto 'tracciato blu') e nella seduta di Giunta ha fissato gli indirizzi che saranno dati a Sat per la redazione del progetto definitivo relativo al tratto Fonteblanda-Ansedonia. Si resta ora in attesa del progetto definitivo e dello studio di impatto ambientale, in modo da poter concludere l'approvazione dell'opera e procedere con l'avvio dei lavori, al fine di garantire lo sviluppo infrastrutturale della regione e, al tempo stesso, la tutela dell'ambiente e del territorio. Nella delibera si ritiene necessaria l'esenzione dal pedaggio, per l'intera duranta della concessione, per i mezzi pubblici e per i veicoli di classe A e B di proprietà dei residenti, degli enti pubblici e delle attività insediate nei comuni attraversati dal tracciato o ad esso adiacenti. "La Giunta regionale - ha commentato l'assessore Ceccarelli - dopo aver espresso la propria preferenza lo scorso 9 aprile sul cosiddetto "tracciato blu" (quello 'in affiancamento alla ferrovia, con varianti a protezione dei centri abitati', ritenuto preferibile in quanto sviluppato su un 'corridioio' già interessato da infrastrutture e dunque di minor impatto su aree di valore ambientale), ha individuato e fissato alcuni indirizzi, prendendo atto dei pareri ricevuti dagli enti locali e dagli altri soggetti interessati, anche a seguito degli approfondimenti progettuali e dell'ulteriore 'ottimizzazione' del tracciato proposta da Sat nell'agosto scorso.

Ora ci auguriamo che il progetto possa camminare speditamente".

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