Firenze: chiude il caffé-libreria La Cité

Chiude anche la giostra di piazza della Repubblica. Attivata una raccolta di firme

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 ottobre 2013 14:13
Firenze: chiude il caffé-libreria La Cité

Dal prossimo mese di novembre i bambini di Firenze non potranno più fare un giro sui cavallini e sulle carrozze della giostra di piazza della Repubblica. L’amministrazione comunale di Firenze ha infatti deciso di chiudere questa giostra il prossimo giovedi 31 ottobre. Il consigliere comunale Marco Stella insieme con la consigliera di Quartiere Ginevra Cerchiai chiedono che questa decisione assunta dall’assessore Biagiotti venga rivista perché la giostra è tutt’ora uno dei ritrovi per i bambini di tutti i quartieri della città.

I consiglieri hanno deciso di attivare anche una raccolta di firme per salvare la giostra di piazza della Repubblica. "Firenze, città della cultura, città dell’accoglienza, Firenze città aperta, ma se la Cité chiude, Firenze contraddice se stessa -interviene il capogruppo di Prima Firenze Stefano Di Puccio- La Cité uno dei pochi locali di respiro europeo, sempre affollato di gente di tutte le età, non solo di notte ma anche durante il giorno, con una offerta culturale contemporanea arricchita da letture, concerti, performances.

Firenze contro Firenze, “la solita vecchia storia: “va bene tutto ma non nel mio giardino”; suona più o meno così la decisione del giudice di limitare alle ore 23 l’attività di questo locale, in seguito alle proteste di alcuni residenti, pochi ma influenti, se paragonati alle migliaia di utenti del locale. Mi pare che non ci sia equilibrio in questa decisione, sono decine i locali con gli stessi problemi, vogliamo chiuderli tutti? Mettiamo il coprifuoco a Firenze? Eppure borgo San Frediano fino a pochi anni fa era una strada abbandonata, dove i negozi stavano chiudendo e dopo l’apertura della Cité si è rivitalizzata con nuove attività.

Sentiamo parlare spesso di riqualificazione dell’Otrarno, decidiamo una volta per tutte cosa vogliamo fare di questo quartiere; non sono questi i provvedimenti che invogliano i giovani a fare impresa. Guardiamo alle altre capitali europee come Berlino e poi stronchiamo sul nascere chi prova a fare qualcosa di buono in città"

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