Case popolari, Renzi inaugura 52 alloggi in via del Pesciolino

L'iter per la realizzazione è iniziato praticamente a cavallo tra gli anni '80 e '90 e le risorse necessarie, quasi 5 milioni di euro, provengono interamente dalle casse regionali

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 ottobre 2013 14:10
Case popolari, Renzi inaugura 52 alloggi in via del Pesciolino

Inaugurati stamattina a Firenze, in via del Pesciolino, in zona Piagge, 52 alloggi di edilizia residenziale pubblica. Si tratta della conclusione di un intervento, curato da Casa Spa che è il soggetto incaricato di progettare, realizzare e gestire il patrimonio Erp dell'area fiorentina, avviato a fine anni '80-inizio '90 e più volte interrotto a causa di varie difficoltà: sia strutturali, legate alla geomorfologia dell'area, che delle ditte che si sono succedute negli anni nel completamento dei lavori.

Al taglio del nastro ha partecipato anche l'assessore regionale al welfare e alle politiche per la casa, Salvatore Allocca. Matteo Renzi così twitta da via del Pesciolino: "Oggi inauguriamo 52 nuovi alloggi di edilizia popolare in via del Pesciolino. Se ne parlava dagli anni 90. Adesso sono realtà #coseconcrete". "A Roma, comprensibilmente, hanno altre priorità, però sono convinto che la vicenda debba essere affrontata: sbloccare la trasformazione e il riutilizzo a scopo abitativo delle caserme dismesse.

Ho già fissato per la settimana prossima un appuntamento con il sottosegretario alla Difesa Roberta Pinotti, che verrà a fare un giro delle caserme. Vediamo se questa vicenda la risolviamo; se si fa veloce, meglio'' il riferimento è in primis alla Caserma Gonzaga che ospitava i Lupi di Toscana e che oggi è completamente vuota ed abbandonata. "Si conclude oggi – ha detto Allocca - uno degli ultimi interventi previsti dalla legge 457 del 1978, il cosiddetto 'Piano decennale per l'edilizia'.

E si conclude in modo positivo perché la realizzazione di questi alloggi è stata quanto mai caratterizzata da difficoltà di varia natura che hanno influito sulla continuità dei lavori. L'iter per la realizzazione è iniziato praticamente a cavallo tra gli anni '80 e '90 e le risorse necessarie, quasi 5 milioni di euro, provengono interamente dalle casse regionali" Gli alloggi fanno parte di un edificio a forma di 'C' che si apre nella parte posteriore e che si sviluppa su tre piani fuori terra.

La superficie degli alloggi varia dai 35 ai 70 metri quadrati. Sul tetto sono montati pannelli solari che servono per integrare la produzione di energia garantita da un impianto di riscaldamento centralizzato con rete di distribuzione a pavimento a bassa temperatura. "Si tratta di alloggi – ha concluso Allocca - che vanno a soddisfare le esigenze di altrettante famiglie anche se la situazione su questo versante, non dobbiamo mai scordarlo, è davvero allarmante. Qualche giorno fa sono stato in Francia, a Saint Malo, a seguire un'iniziativa della CRPM, la Conferenza delle Regioni Marittime Periferiche e, sfogliando Liberation ho appreso che la Francia ha varato un piano di edilizia popolare da 63 miliardi di euro che, in tre anni, consentirà di realizzare qualcosa come 500 mila alloggi.

Se in Italia vogliamo risolvere progressivamente il problema legato alla casa non dico di arrivare a queste cifre, ma quanto meno sarebbe auspicabile un qualche tipo di impegno statale che ormai da anni è completamente assente. E i risultati si vedono".

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