Colline di Firenze: nuove strade tra i campi, il mistero del vincolo

La consigliera comunale Ornella De Zordo: "Strada carrabile a due corsie per accesso a villa privata: tutto regolare?"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 agosto 2013 15:09
Colline di Firenze: nuove strade tra i campi, il mistero del vincolo

Collina di Arcetri, sotto Pian dei Giullari. Via Suor Maria Celeste, fra muri a secco di quelli immortalati da Ottone Rosai. Questo è lo scenario in cui sarebbe avvenuto lo scempio, la creazione di una strada asfaltata per raggiungere una villa frazionata in due unità abitative distinte, il 'caso' che oggi innesca la polemica locale e punta nuovamente il dito su una città che ad un certo punto dovrebbe anche scegliere se tutelarsi e conservarsi intatta oppure accettare di sottoporsi al lifting della modernità. A Firenze vige il piano "Volumi Zero" voluto dal sindaco Matteo Renzi ma questo non impedisce di operare variazioni, non significa preclusione totale alle opere edilizie.

Una preclusione che dovrebbe spettare alla Soprintendenza dei Beni Storici ed Architettonici che vaglia le richieste in base al rispetto dei vincoli. Le colline di Firenze sono vincolate tanto che lo stesso sottosegretario alle Infrastrutture Erasmo D'Angelis si sarebbe già mosso per far luce sul caso in questione. Un articolo de La Nazione a firma Stefano Vetusti suscita una interessante riflessione: sembrerebbe che la Soprintendenza interessata dai residenti circa la creazione della nuova strada abbia risposto agli stessi chiedendo chi fosse il proprietario dell'area in oggetto.

Ipotizzando che sulle colline non vi sia una fervida attività per quanto concerne l'abbattimento di muretti e la creazione di strade, la risposta offerta da Palazzo Pitti da parte di chi quei vincoli li ha controllati prima di concedere il nulla osta ha fatto sobbalzare qualcuno sulla sdraio. Da Palazzo Vecchio fanno sapere che la procedura sarebbe stata rispettata secondo le norme vigenti. Ma ad approfondire la questione è stata subito la consigliera comunale Ornella De Zordo: "il tutto sarebbe avvenuto con una semplice SCIA, che fra l'altro è relativa ad un "passo carrabile e percorso pedonale.

Cosa c'entri il passo carrabile con un percorso pedonale non si sa, di certo la strada aperta tutto è fuori che pedonale. Ma come è potuto accadere? E la tutela delle colline? I vincoli paesaggistici? E soprattutto, la vigilanza sul territorio, su un territorio di tale rilevanza e delicatezza? Possibile che nessuno abbia valutato che l'integrità paesaggistica della collina fosse più importante di consentire l'accesso al SUV di turno? Evidentemente qualcosa non ha funzionato: se i lavori non sono in regola con le varie autorizzazioni paesaggistiche, o non sono conformi a quanto descritto nella SCIA, si agisca velocemente per contrastare l'abuso.

Se tutto è "in regola", occorre riflettere bene sulle norme che potrebbero consentire una simile aberrazione". Sul portale del Comune di Firenze è possibile reperire gli atti emessi dalla Direzione Mobilità, questo il testo dell'ultimo intervento realizzato nell'area in questione

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