Prato: la XXXIV edizione del Festival delle Colline, dal 3 al 31 luglio 2013

Up Patriots to Arts con Ramin Bahrami, The Word, Rosaria Parretti e Peppe Voltarelli, Ginevra Di Marco e le Mondine di Novi, King of the Opera, Donpasta, Teho Teardo, La Banda del Brasiliano

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 giugno 2013 20:33
Prato: la XXXIV edizione del Festival delle Colline, dal 3 al 31 luglio 2013

Alle armi, pardon, alle Arti! Se non un appello almeno un invito, che Festival delle Colline lancia per l’edizione 2013 chiamando a raccolta una truppa di musicisti, performer, cineasti, attori. Diversissimi tra loro, ma con in comune un concetto di arte militante che diventa scelta di vita, vocazione e, miracolo, professione! Capitani coraggiosi fuori da ogni mainstream. Che interpretano il passato, rielaborano il presente o si inventano linguaggi inediti. E per questo ancor più coraggiosi. Da Shangai ecco l’hip hop multi-etnico dei The Word, dall’Emilia d’antan il Coro delle Mondine di Novi incrocia per la prima volta la voce e la grazia di Ginevra di Marco.

E poi il Bach immaginifico e immortale di Ramin Bahrami, le colonne sonore di Teho Teardo, Peppe Voltarelli alle prese con l’arte e le sue bufale, il coraggio di rimettersi in gioco di King of the Opera, la Parmigiana rivoluzionaria di Donpasta, la musica per ciarlatani dei Camillocromo, il viaggio a ritroso di “C’era una volta in Italia”, le atmosfere b-movie ’70 della Banda del Brasiliano e Collettivo Snellimberg. Particolari, come sempre, gli spazi che faranno da cornice: chiese, dimore storiche, musei, biblioteche e parchi del comprensorio pratese - da Poggio a Caiano a Carmignano, da Montemurlo a Vaiano, da Vernio alla città di Prato – dove si avvicenderanno ben dieci serate, dal 3 al 31 luglio.

Due gli appuntamenti ad ingresso gratuito, per gli altri si spendono al massimo 8 euro. E anche questa è una battaglia, vinta. Giunto alla trentaquattresima edizione, Festival delle Colline prende il via mercoledì 3 luglio in una delle sue location più particolari, la Chiesa di Bonistallo a Poggio a Caiano. A tagliare il nastro è King of the Opera, il nuovo progetto di Alberto Mariotti ex Samuel Katarro: ibrido dalle mille sfaccettature, tra blues-punk deforme, stralunate folk-ballad e digressioni psichedeliche (ingresso 5 euro). Dall’indie-rock a Bach.

Mercoledì 10 luglio alla Corte delle Sculture della Biblioteca Lazzerini di Prato (ingresso 8 euro) appuntamento con il pianista Ramin Bahrami, tra i massimi interpreti del compositore tedesco. Il suo “Viaggio in Italia” si snoda attraverso le meraviglie del Settecento musicale, in cui il venerato Johann Sebastian dialoga virtualmente con il coetaneo Domenico Scarlatti. Nell’ambito di Prato Estate 2013. Un combo di base a Shangai ma composto da musicisti provenienti da sette Paesi diversi: Francia, America, Cina, Olanda, Portogallo, Mauricius e Norvegia.

In due parole “The Word”, giovedì 11 luglio a Villa Giammari di Montemurlo (ingresso 5 euro), con un sound che intreccia hip hop e jazz, ma anche funk, groove e soul. Martedì 16 luglio, ancora alla Biblioteca Lazzerini di Prato (ingresso 5 euro), Festival delle Colline presenta la produzione originale “Il bene di parte”, monologo con canzoni per voce e chitarra scaturito dalla penna di Rosaria Parretti e dall’estro musicale-teatrale di Peppe Voltarelli, per ricordarci la differenza tra bene culturale e Disneyland dell’arte.

Nell’ambito di Prato Estate 2013. “Canto la libertà” è invece lo spettacolo che vede per la prima volta insieme Ginevra Di Marco e il Coro delle Mondine di Novi, venerdì 19 luglio alla Villa Medicea di Poggio a Caiano (ingresso 8 euro): brani delle tradizioni toscana e emiliana, ma anche del resto d’Italia e del mondo, perché un po’ ovunque, prima o poi, ci si è dovuti confrontare con angherie e sopraffazioni. “Cucinare è un atto politico”. Parola di Donpasta, economista pugliese ma soprattutto cuoco poeta ed ecologista stralunato.

Martedì 23 luglio (ingresso 8 euro) alla Villa Il Mulinaccio di Vaiano porta lo spettacolo-concerto “La parmigiana e la rivoluzione live”, in cui mischia profumi di cucina e riflessioni sul nostro vivere moderno: Nick Drake, Coltrane, Tom Waits e i Clash q.b. Singolare anche il percorso di Theo Teardo, autore di alcune delle più particolari colonne sonore degli ultimi anni (“Il Divo”, “Diaz”, “La ragazza del lago”, “Gorbaciof”, “Denti”...). Dal rock underground degli esordi il suo stile si è evoluto verso un sound che intreccia elettronica e strumenti tradizionali.

Mercoledì 24 luglio alla Rocca di Carmignano (ingresso 5 euro) presenta “Music, Film. Music”, insieme al violoncello di Martina Bertoni. Sodalizio, quello tra cinema e musica, che ritroviamo in “C’era una volta in Italia”, giovedì 25 luglio al Museo Soffici di Poggio a Caiano (ingresso 3 euro). Sul palco Fabrizio Checcacci e Cosimo Zannelli, due chitarre, due cantanti e un proiettore per viaggiare attraverso la storia. Funambolica, onirica e scoppiettante la “Musica per ciarlatani, ballerine e tabarin” dei Camillocromo, domenica 28 luglio al Parco dell’Albereta di Vernio (ingresso gratuito), mentre a chiudere il Festival delle Colline, mercoledì 31 luglio al Centro Pecci di Prato (ingresso gratuito) sono il Collettivo Snellimberg e la Band del Brasiliano, a tre anni dal cult-movie ambientato nelle periferie pratesi: party dichiaratamente “poliziottesco” per festeggiare l’uscita dell’album “Vol.

1” e per ricordare l’attore e amico Carlo Monni. Nell’ambito di Prato Estate 2013. Inizio spettacoli ore 21,30. Visti i prezzi contenuti, i biglietti non saranno disponibili attraverso i circuiti di prevendita. Sarà possibile prenotarli sul sito ufficiale e ritirarli la sera stessa degli spettacoli, senza aggravio di spesa. La trentaquattresima edizione del Festival delle Colline è organizzata da Comune di Poggio a Caiano e Regione Toscana in collaborazione con i Comuni di Prato, Carmignano, Montemurlo, Vaiano e Vernio.

Con il contributo di Estra S.p.A Prato, Consiag, A.S.M S.p.A. Prato, Publiacqua. Mediapartner Pratosfera. Direzione artistica di Silvia Bacci per Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci.

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