Emergenza casa: sfratto solo se c'è già altro alloggio pronto. E i proprietari?

La richiesta del Presidente della Provincia di Firenze: “Limitare l’esecuzione forzosa e graduare l’esecutività”. Per i proprietari passano oltre 18 mesi prima di poter affittare nuovamente l'alloggio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 maggio 2013 20:19
Emergenza casa: sfratto solo se c'è già altro alloggio pronto. E i proprietari?

Rendere esecutivo lo sfratto solo se vi è un altro alloggio disponibile per lo sfrattato: questa la richiesta che continua a rimbalzare per le Istituzioni che tentano di farsi garanti presso le Prefetture al fine di contenere una situazione sempre più drammatica. Per sfrattare un inquilino che ha smesso di pagare l'affitto a causa della perdita di lavoro o per quella che comunemente è entrata nel gergo quotidiano come la "morosità incolpevole" occorrono circa 18 mesi oltre l'iter burocratico iniziale destinato alle notificazioni di sfratto.

A spiegare la dinamica tecnica delle esecuzioni sono gli stessi addetti ai lavori chiamati più volte in causa negli ultimi mesi: avvocati e notai dichiarano di dover tenere fede a quelle che sono le richieste dei clienti, proprietari, che si ritrovano a sostenere spese senza poter rientrare economicamente neppure di un centesimo. E' questa l'altra faccia della medaglia della crisi. C'è chi ha bisogno di una casa e chi dall'altra parte la offre sul mercato in affitto, in questo caso con contratto regolare, in base a precise tabelle di calcolo e senza troppe garanzie fiduciarie che tante volte impediscono di portare a termine l'accordo, come spiegano gli Agenti di Affari in mediazione che pure consigliano di effettuare le opportune verifiche per quelle che un tempo erano le mere referenze. Molto spesso i tempi per lo sfratto si dilatano ulteriormente perché non ci sono abbastanza pattuglie della Polizia Municipale destinate a presenziare alle esecuzioni. Ma il momento di abbandonare l'alloggio, per quanto rimandato, ad un certo punto arriva, e le reazioni possono manifestarsi in gesti di disperazione ed esasperazione verso se stessi o verso i proprietari rei di aver avviato le procedure. “Le notizie di questi giorni sulle reazioni drammatiche e disperate all’esecuzione degli sfratti danno il senso di quanta carica di disperazione vi sia nelle famiglie che hanno sopra la testa la spada di Damocle dello sfratto esecutivo” queste le parole usate dal Presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci, nella lettera inviata al Prefetto di Firenze, Luigi Varratta, per chiedere una riduzione di attuazione degli sfratti con la forza pubblica. “Le centinaia di sfratti – prosegue Barducci – possono provocare una situazione di tensione non facilmente governabile, se non si metteranno in atto misure volte a limitare l’esecuzione forzosa e a graduare l’esecutività in funzione dell’individuazione di soluzioni di trasferimento da casa a casa”.

“Pur non avendo la Provincia competenze specifiche in materia – conclude Barducci – mi sento tuttavia di raccogliere le sollecitazioni di quanti, a partire dal Forum Nuovi Cittadini di Campi Bisenzio, hanno chiesto alle istituzioni di metterci tutto l’impegno possibile affinché le esecuzioni degli sfratti avvengano in presenza di soluzioni alternative, e di condividere l’appello lanciato nei giorni scorsi da Cgil e dal Sunia per la costituzione di una commissione per la graduazione degli sfratti”. AL

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