Uomini toscani al governo: l'appello dalla Regione

Enrico Letta alla Camera per la fiducia. Le proposte di Enrico Rossi: la circonvallazione di Lucca, liquidità per il settore sanitario, questioni ambientali

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 aprile 2013 20:35
Uomini toscani al governo: l'appello dalla Regione

Il presidente del Consiglio incaricato potrebbe giurare già domani. In mattinata è salito al Quirinale per riferire sull'andamento dei colloqui e degli incontri avuti nella giornata di ieri con i partiti per la formazione del governo. Stop all'Imu a giugno, revisione del finanziamento pubblico, taglio dei doppi stipendi ministeriali, reddito minimo alle famiglie bisognose e cambio della legge elettorale: questi alcuni dei principali provvedimenti elencati dal neo Presidente del Consiglio Enrico Letta che deve necessariamente fare propri istanze del suo storico rivale politico ma anche quelli del Movimento 5 Stelle.

Una parte della sinistra, la toscana Rosy Bindi in primis non nascondono il loro dissenso: "Si è parlato dell'Imu, ma non ad esempio della questione degli esodati". Invece di esodati, cassitengrati e non solo oggi si discute eccome in Toscana, il presidente Rossi chiede ai suoi assessori di stilare un elenco di priorità da sottoporre al Governo già dalla prossima settimana. “Da novembre ad oggi l’operatività del governo nazionale è stata al di sotto della soglia di sussistenza del paese.

Ora il fatto che ci sia un governo ci rimette in condizione di poter lavorare per la Toscana, dopo mesi pesanti, in cui questo è stato difficile. Diversamente saremmo andati incontro a una vera catastrofe”. Lo ha detto il presidente Enrico Rossi incontrando la stampa per illustrare i provvedimenti di maggiore rilievo assunti oggi della giunta regionale. Il presidente Rossi ha chiesto a tutti gli assessori di preparare in settimana un promemoria delle maggiori urgenze da sottoporre successivamente ai neo ministri nel corso di incontri specifici.

“Ci sono contenziosi nazionali – ha proseguito il presidente Rossi – che riguardano l’intero sistema regionale e che sono condivisi da tutte le Regioni. Mi riferisco per esempio all’enorme questione della cassa integrazione, ai ticket della sanità, al Tpl, all’Imu. Ma noi abbiamo bisogno anche di interessare i ministri a problemi di interesse specifico per la Toscana, interventi fattibili, in tempi rapidi e poco costosi, che potrebbero essere sbloccati o accelerati con intese puntuali”.

Rossi ha fatto riferimento ad alcune delle poste in gioco per la Toscana su cui concentrarsi: la circonvallazione di Lucca, su cui c’erano stati impegni con l’ex viceministro delle infrastrutture e dei trasporti Mario Ciaccia, il problema irrisolto della liquidità per il settore sanitario, molte partite aperte in tema di ambiente (i Sin, il piano paesaggistico). “Un ente come la Regione ha bisogno come il pane di un dirimpettaio al governo con cui lavorare. La Toscana nel governo è rappresentata bene, dal presidente del consiglio, dal ministro Trigilia, con il quale discuteremo di fondi europei, dalla ministra Carrozza.

Ci avverremo di questa “toscanità” – ha concluso – Ci daremo da fare”. “Nelle parole che il Presidente del Consiglio Enrico Letta ha rivolto oggi alla Camera per chiedere la fiducia al suo Governo, ho ritrovato molti dei temi che da sempre porto avanti nel mio percorso politico. L’abolizione della legge sui rimborsi elettorali, i tagli alla politica, gli interventi per affrontare l’emergenza economica per il lavoro e la crescita, le riforme istituzionali, la conferma dell’impegno europeista e la lotta alla corruzione”.

E’ questo il commento di Federico Gelli, deputato renziano del PD, in merito al discorso del Presidente del Consiglio oggi alla Camera. “Ora dobbiamo passare subito dalle parole ai fatti - ha sottolineato Gelli - e risolvere i problemi veri degli italiani, solo in questo modo possiamo provare a riavvicinare i cittadini alla politica. In un tempo limitato dobbiamo realizzare quelle riforme indispensabili per tornare al voto con una nuova legge elettorale e, spero, con un Paese sulla strada giusta per uscire da una crisi che ogni giorno fa pagare a famiglie e imprese un prezzo altissimo da tutti i punti di vista.

La sfida non sarà facile – ha concluso il deputato PD - ma questo, realisticamente, è l’unico Governo possibile per aprire una nuova fase nel segno del cambiamento. In attesa dei risultati, il mio voto di fiducia è convinto e leale”.

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