Il consigliere regionale per le interrogazioni si ispira a Le Iene

L’esponente di Più Toscana ha presentato un’interrogazione in Consiglio Regionale per sapere a che punto sia il progetto della ricetta telematica in Toscana, l'ispirazione da Le Iene di Italia 1 trasmissione di inchiesta nazionale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 marzo 2013 15:02
Il consigliere regionale per le interrogazioni si ispira a Le Iene

«Alla luce di possibili truffe, a che punto siamo con le ricette telematiche in Toscana?». È quanto si domanda il consigliere regionale di Più Toscana e membro della IV commissione “Sanità”, Gian Luca Lazzeri, che ricorda come «nella nostra regione questo servizio sarebbe dovuto partire entro il 31 dicembre 2011», ma che «si è quasi arenato nonostante la sperimentazione in alcune zone della Toscana, tra cui Empoli». L’esponente di Più Toscana, all'indomani della trasmissione televisiva di Italia 1 ''Le Iene'' affonda il bisturi nella Sanità Toscana presentando interrogazioni sulle tematiche affrontate in tv. «È importante sapere quando questo servizio entrerà completamente a regime.

Nell’interrogazione ho richiesto anche i risultati delle prime sperimentazioni, ma mi sembra opportuno partire con un progetto pilota esteso perlomeno a tutte le zone toscane raggiunte dalla banda larga. La richiesta – conclude Lazzeri – diventa puntuale anche alla luce delle truffe emerse in varie parti d’Italia che sarebbero intercettate se si optasse per le ricette elettroniche». Altro tema toccato dal consigliere e discusso nel corso della trasmissione tv: “I Tribunali di Marsala, Venezia e delle Marche permettono a bambini di curarsi con le staminali, ma quello di Firenze boccia il ricorso dei familiari della piccola Sofia.

Il Ministero rivaluti le proprie posizioni” «Non è possibile che in Italia ci sia una Giustizia a macchia di leopardo. Non è possibile che a Marsala come a Venezia, nelle Marche e in altri posti in Italia i Tribunali permettano a dei bambini di curarsi con le staminali, mentre quello di Firenze scelga la strada opposta. A questo punto, ai genitori della piccola Sofia conviene trasferirsi in una di queste città, ma questa è una cosa aberrante». È il commento del consigliere regionale di Più Toscana e membro della IV commissione “Sanità”, Gian Luca Lazzeri, che commenta così il caso della piccola Sofia, una bambina di 3 anni e mezzo affetta da leucodistrofia metacromatica, una malattia neurodegenerativa che l’ha paralizzata e resa cieca.

Grazie ad un’infusione di cellule staminali, Sofia era notevolmente migliorata, come testimoniato dai genitori anche a “Le Iene”, ma il ricorso respinto dal Tribunale di Firenze non permette di proseguire la cura dal dottor Davide Vannoni agli Spedali Civili di Brescia. «Il blocco – afferma il consigliere regionale – va tolto a monte. Il mio appello va al Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che è una persona molto sensibile. Rossi deve chiedere al Ministero della Salute di rivalutare le proprie decisioni sulle staminali in quanto sappiamo bene che tutte le cure sono “potenzialmente pericolose” e che vanno valutate caso per caso.

Non possiamo permettere che una bambina di 3 anni e mezzo si spenga lentamente. Se la speranza, come dimostrato dalle reazioni alla prima infusione – conclude Lazzeri –, risiede nell’uso delle staminali, è giusto e doveroso proseguire nelle cure». Domande legittime di attualità che seguono l'onda mediatica della televisione nazionale, fortunatamente c'è ancora l'antenna per captare i problemi del Paese.

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