Dati definitivi in Toscana, mentre Grillo rimanda gli inciuci al mittente

Giuseppe Piero Grillo interviene nel Day After dal cancello di casa sua "Questi non hanno capito niente. Qualcuno dovrebbe andare lì prenderli per mano e dirgli: E' finita, vai a casa"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 febbraio 2013 15:51
Dati definitivi in Toscana, mentre Grillo rimanda gli inciuci al mittente

Il Day After in Italia dopo le Elezioni di febbraio 2013 regala termini come "Governissimo" ovvero l'insostenibile leggerezza della responsabilità di mantenere un governo ingovernabile pur di tornare alle urne con un nulla di fatto, oppure la ricerca estrema di accordi durante le consultazioni delle prossime ore con varie aperture ipotizzando addirittura una unione destra-sinistra che non contempla il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo. Il leader del Movimento che ha sbaragliato i partiti imponendosi come forza dirompente nella mediocrità politica italiana ed intende portare casalinghe ed operai ai posti di potere con il rischio che lo stesso potere possa annebbiare gli onesti e puri principi che animano il movimento stesso è intervenuto dal cancello della sua casa di Nervi: "Questi non hanno capito niente.

Qualcuno dovrebbe andare lì prenderli per mano e dirgli: E' finita, vai a casa". Rispedito dunque al mittente ogni invito, almeno da parte del leader del movimento. In Toscana ha retto l'affetto verso il PD ma si è ammiccato al Movimento 5 Stelle tanto da far balzare agli occhi di tutti l'anomalia dell'assenza di tale corrente politica nelle assemblee locali. A sottolòinearlo è anche il Presidente Enrico Rossi: "Ora dovremo confrontarci anche con le esigenze di quella parte di elettorato" è stato il commento del governatore toscano che ha poi anticipato il rimpasto di Giunta dovuto alla perdita di Riccardo Nencini e Cristina Scaletti in partenza per Roma "Si vede che le scelte di Rossi in Giunta portano bene" ha aggiunto il presidente. A non rilasciare ancora dichiarazioni è Matteo Renzi, sindaco di Firenze, vincitore virtuale di una corsa che non lo ha visto neppure tra i partenti perché il PD lo ha lasciato legato al palo, oggi accanto ad Enrico Rossi per la firma dell'accordo sulla Holding tra gli Aeroporti di Firenze e di Pisa.

Durante la mattinata ha solo concesso una battuta durante uno scambio di vedute con il neo eletto presidente di Ente Cassa di Firenze, Maracchi ha infatti esclamato "La mia presidenza è nel segno della continuità rispetto a chi mi ha preceduto, mentre il Paese..." a questo punto Renzi ha sorriso "Lasciamo stare, non è giornata". I commenti di casa nostra: Il presidente della Provincia di Prato, Lamberto Gestri sul risultato delle elezioni: "Il voto degli elettori va sempre rispettato e ascoltato.

Non si deve avere paura di fare una bella analisi di coscienza e di cambiare, se necessario, a Roma come a Prato. E mi riferisco alle cose concrete da fare. Il voto al Movimento Cinque stelle è lo specchio e il grido di un Paese in grande sofferenza, il Paese delle nostre piccole imprese che faticano a pagare le tasse e sono costrette a chiudere, dei nostri giovani che non trovano lavoro, di quelli che fuggono all'estero, e delle famiglie che fanno i conti con un fine mese sempre più difficile da raggiungere.

E' l'Italia della gente comune – siamo anche noi e quelli che ci vivono accanto - che non si è sentita sufficientemente ascoltata da forze politiche che sono sembrate non sintonizzate con una pressante richiesta di cambiamento e di alternativa credibile rispetto al già visto. Di fronte al rischio caos oggi c'è bisogno di grande responsabilità. Adesso contano le cose da fare e non la tattica e gli accordicchi. Prima di tutto c'è bisogno di mettere in sicurezza il Paese con coraggio, pazienza e spirito di sacrificio.

Bisogna offrire – a Roma, come a Prato -risposte concrete e innovative alle tante emergenze con cui ci misuriamo tutti i giorni. Il voto – lo ripeto – va rispettato. E' sbagliato pensare che sono gli italiani a non aver capito. E se fosse la politica che non è stata capace di indicare una strada credibile, che non si è fatta capire, che non ha proposto poche, concrete, riforme che dessero la speranza di un progetto di cambiamento?" Jacopo Alberti commissario provinciale Lega Nord toscana: "La Lega Nord ha sempre raccolto un forte voto di protesta.

Quest'anno il voto di protesta e' andato interamente al M5S. E' giusto ammetterlo, il risultato e' stato negativo, siamo riusciti a recuperare solo un po' di voti dove avevamo candidature più forti. In politica i voti nessun partito li mette in banca ed i risultati alle urne lo dimostrano, da oggi si riparte da zero con una nuova partita....io vado avanti e non intendo arretrare di un solo millimetro convinto della bontà del nostro progetto politico. Stamattina l'Italia si e' svegliata senza una maggioranza parlamentare pertanto torneremo al voto entro l'anno.

Per quanto riguarda a livello nazionale, nonostante tutto, la Lega al Nord ha tenuto ed e' determinante per la vittoria di tutto il centrodestra". Monica Castro consigliera comunale a Calenzano: Un "caos", ecco la mia sintesi per queste elezioni politiche sul territorio in una sola parola. Era immaginabile. Le colpe sono di tutti i partiti che non hanno voluto o saputo rinnovarsi Se ci fosse stato Matteo Renzi alla guida del Pd, la situazione sarebbe stata diversa. Il Pdl paga sicuramente un debito più alto anche perché, lo dico da tempo, la nostra classe dirigente non e' sufficientemente presente.

Non siamo stati fino ad oggi un partito ma un semplice comitato elettorale. Mi auguro che l'ennesima lezione sulla Piana sia utile per un'accurata riflessione. Molti dei nostri elettori sono rimasti a casa e una buona parte ha votato per Monti. Non credo che l'elettorato di centrodestra si faccia incantare da Beppe Grillo, almeno quello che fa parte dello "zoccolo duro" e comunque tutta l'area dei moderati. Per quanto riguarda la Lega Nord, il risultato toscano conferma quello nazionale, purtroppo questo partito paga ancora alcuni scandali dello scorso anno, la Lega Nord e' passata da essere un movimento di protesta ad uno protestato.

Per questo nostro alleato credo che la situazione sia diversa, i voti mancanti sono andati proprio a far crescere il M5S. Comunque sia se confrontiamo i dati del 2008 con quelli di oggi, a Calenzano, come in altri comuni toscani ben rappresentati, la Lega e' cresciuta e si può vantare di aver fatto una buona campagna elettorale con un programma serio e con proposte politiche interessanti, deve solo ripartire con quello spirito che ha contribuito all'inizio a farli crescere e a diventare un movimento essenziale per la vittoria di tutto il centrodestra.

Si dovrà rinnovare proprio sfruttando le prossime amministrative. Per concludere credo che nonostante gli tsunami e le rimonte, tutti i partiti abbiano perso e non ottenuto quello che si erano prefissati. Anche Grillo ha perso perché i soliti volti sono sempre in Parlamento. Da queste elezioni non esce un vincitore sicuramente le colpe più grandi sono del Pd, aveva il Jolly in mano e non l'ha saputo giocare al momento giusto, vedremo nei prossimi mesi se saprà giocare la partita vincente o se continuerà a voler perdere.

Di una cosa sono sicura, da ieri si e' conclusa la seconda Repubblica ma ancora non si e' aperta la terza" Cosa è accaduto sul nostro territorio: Dopo le due giornate elettorali, del 24 e 25 febbraio, a Fiesole sono andati a votare l’84,04% (11.026 iscritti – 5.219 maschi e 5.807 femmine) alla Camera e l’83,93% (10.331 iscritti – 4.868 maschi e 5.463 femmine) al Senato degli aventi diritto. Il Pd resta il primo partito della Città raggiungendo il 47, 43% alla Camera e il 49,20% al Senato.

Come coalizione di Centrosinistra – Pd, Centro Democratico e Sinistra Ecologia Libertà – ha raggiunto il 53,32% alla Camera (Centro Democratico 0,25%, Sel 5,63%) e il 54,79% al Senato (Centro Democratico 0,37%, Sel 5,22%). Il Movimento 5 Stelle diventa il secondo partito di Fiesole, raggiungendo il 16,77% alla Camera e il 15,79% al Senato. La coalizione di Centrodestra alla Camera raggiunge il 15,45%, così suddiviso: Pdl 12,18%, Fratelli d’Italia 2,35%, Lega Nord 0,43%, La Destra 0,38 e MIR – Moderati in Rivoluzione 0,11%.

Mentre al Senato arriva al 16,11% con Pdl 12,73%, Fratelli d’Italia 2,39%, Lega Nord 0,51%, La Destra 0,33 e MIR – Moderati in Rivoluzione 0,15%. Alla Camera la coalizione di Centro arriva al 9,96% risultato raggiunto con l’8,33% di Scelta Civica con Monti per l’Italia, l’1,27% di Unione di Centro e lo 0,35% di Futuro e Libertà. Al Senato, invece, la lista Con Monti per l’Italia arriva al 9,92%. Alla Camera seguono: Rivoluzione Civile 1,94%; Fare per fermare il declino 1,32%; Partito Comunista dei Lavoratori 0,52%; Forza Nuova 0,21%; Lista Amnistia Giustizia Libertà 0,21%; Casapound Italia 0,17% e Io amo l’Italia 0,14%. Al Senato seguono: Rivoluzione Civile 1,35%; Fare per fermare il declino 1,07%; Partito Comunista dei Lavoratori 0,45%; Lista Amnistia Giustizia Libertà 0,24%; Forza Nuova 0,15% e Casapound Italia 0,13%. L’affluenza al voto per le elezioni politiche 2013 a Fiesole è stata leggermente in calo rispetto alle politiche del 2008, quando fu pari all’86,21% con 11.352 iscritti alla Camera e all’86,19% con 10.603 iscritti al Senato. Sul sito del Comune di Fiesole (www.comune.fiesole.fi.it) è possibile consultare tutti i dati divisi anche per sezioni oltre all’archivio risultati degli anni precedenti. Sono state vere elezioni invernali, svoltesi letteralmente sotto la neve a Borgo San Lorenzo.

Che ha messo a dura prova il Mugello, e le stesse macchine comunali con uffici elettorali, personale e volontari di protezione civile impegnati ad assicurare le regolari operazioni di voto e a intervenire, anche nella notte, sulla viabiltà per sgombrare le strade da neve e alberi caduti. Un vero tour de force che non ha risparmiato nemmeno presidenti di seggio e scrutatori che hanno vissuto due giorni di voto con la neve. Con qualche difficoltà e disagio. A Borgo San Lorenzo lo possono testimoniare il presidente e gli scrutatori del seggio di Casaglia che hanno potuto raggiungere l’alta frazione di Borgo San Lorenzo trasportati con un mezzo di Protezione civile dal Crs e quelli del seggio a Polcanto che per un grosso guasto alle linee elettriche sono stati costretti ad accendere i vecchi lumi a petrolio. “Era la prima volta si affrontavano delle elezioni invernali e soprattutto sotto la neve, che ha creato non pochi problemi - sottolinea il sindaco e presidente dell’Unione montana dei Comuni del Mugello Giovanni Bettarini -.

Un voto che si è svolto in condizioni difficili, ma assicurato con l’impegno e gli sforzi del personale comunale, sia dell’ufficio elettorale che del cantiere, coordinati rispettivamente dalla dr.ssa Daniela Banchi e dal capocantiere Giacomo Fioravanti, di Protezione civile e volontari, dei componenti dei seggi che in alcuni casi per la neve hanno vissuto dei disagi, e per questo - conclude - a tutti loro va un doveroso e sincero ringraziamento”.

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