Immobili pubblici: alienazione e valorizzazione, modifiche alla legge

Illustrata in commissione Ambiente la proposta per chiarire che obiettivi di integrazione di beni immobili devono essere coerenti con gli indirizzi della pianificazione territoriale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 novembre 2012 18:34
Immobili pubblici: alienazione e valorizzazione, modifiche alla legge

“I processi di valorizzazione non possono essere usati per violare i principi fondanti il governo del territorio”. Questo il cuore della proposta di legge che intende modificare la norma “Disposizioni urgenti in materia di alienazione e valorizzazione di immobili pubblici” (8/2012 ndr) illustrata in commissione Ambiente e territorio presieduta da Vincenzo Ceccarelli (Pd). L’atto predisposto dall’esecutivo toscano parte dalla considerazione che l’esperienza applicativa maturata nei mesi di vigenza della legge 8 ha fatto emergere la “necessità di alcune modifiche” per “chiarire cose già implicite” ma anche per rendere la norma “più funzionale agli scopi per cui è stata varata”.

In particolare, con le modifiche dell’articolo 3, si esplicitano i casi in cui la Giunta promuove un programma unitario di valorizzazione territoriale (PUV). “Tali processi di valorizzazione – si legge sempre nel dispositivo – sono strumento per realizzare obiettivi di integrazione di una pluralità di beni immobili in coerenza con gli indirizzi della pianificazione territoriale e dello sviluppo territoriale. La loro promozione è quindi subordinata alla valutazione da parte della Giunta e qualora il PUV non fosse promosso, restano percorribili le procedure ordinarie di variante” (ai sensi Legge 1 Norme per il governo del territorio).

La proposta chiarisce infine che le procedure di valorizzazione “devono essere legate alle procedure di bilancio dell’ente” (ai sensi dell’articolo 58 del d.l. 112/2008).

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