Dipendenti Asl di Firenze rivendicano il ''Diritto alla salute''

Nell'ASL 10 di Firenze già da molti anni sono stati ridotti in numero consistente i posti letto, privilegiando un modello assistenziale ad alta intensità di cure, che avrebbe dovuto permettere un rafforzamento dei servizi sociali e sanitari nel territorio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 novembre 2012 15:07
Dipendenti Asl di Firenze rivendicano il ''Diritto alla salute''

"Nell'ASL 10 di Firenze già da molti anni sono stati ridotti in numero consistente i posti letto, privilegiando un modello assistenziale ad alta intensità di cure, che avrebbe dovuto permettere un rafforzamento dei servizi sociali e sanitari nel territorio" così recita l'incipit della nota diramata dalla Rappresentanza sindacale dell'azienda sanitaria fiorentina. "Ad oggi il nuovo piano di organizzazione aziendale, presentato dalla nuova Direzione, prevede un’ulteriore chiusura dei posti letto dedicati alla chirurgia d'elezione, leggi interventi chirurgici programmati, con il mantenimento dei soli posti letto dedicati agli interventi di chirurgia d'urgenza.

Il tutto si concretizzerà con il taglio di 80 posti letto in tutta l'Azienda, con la mancata erogazione di servizi sanitari essenziali previsti anche dalla normativa nazionale sui L.E.A. Dove potranno rivolgersi i cittadini fiorentini per eseguire in tempi accettabili un intervento di ernia inguinale o per impiantare una protesi d'anca? Si preferisce ancora una volta tagliare, per meri calcoli economici, i fondi sui servizi sanitari essenziali, aggredendo ulteriormente il diritto alla salute dei cittadini sancito dall'art.

32 della Carta Costituzionale, senza voler intaccare i privilegi, gli sprechi e le inefficienze che hanno portato all'attuale dissesto economico della nostra Azienda. Così facendo vengono vanificati gli enormi sacrifici e i quotidiani sforzi di tutti gli operatori, sanitari e non, che da molti anni, a fronte di una costante riduzione di personale e di aumento dei carichi di lavoro, si sono sempre impegnati per garantire servizi sanitari di qualità, con la convinzione che solo attraverso la piena efficienza delle strutture della sanità pubblica si possa rispettare il principio sancito dall'art.

32 della Costituzione".

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