Parcheggi Carmine e Brunelleschi, Meucci: ''Se non come li vogliamo, saltano''

Approvato l'odg De Zordo Grassi che sospende i due project financing e avvia il percorso partecipativo. Il Consiglio Comunale vota contro la difesa del progetto fatta in Aula dal vicesindaco Dario Nardella

Redazione Nove da Firenze
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12 novembre 2012 13:03
Parcheggi Carmine e Brunelleschi, Meucci: ''Se non come li vogliamo, saltano''

Firenze immobile? Si torna a parlare di grandi cantieri e il dibattito è aperto sui parcheggi interrati di piazza del Carmine e piazza Brunelleschi. I progetti nell'idea di Palazzo Vecchio sono rivolti alla utilità pratica, ma anche al rispetto delle esigenze della popolazione. Elisabetta Meucci, assessore all'urbanistica del Comune di Firenze spiega "Avviamo il processo partecipativo per sentire tutti i soggetti in causa tutti gli aventi diritto. Siamo nella fase in cui abbiamo sollevato osservazioni ai progettisti ed ancora non abbiamo ricevuto risposte, la fase è apertissima". Ma se le critiche fossero fondate? "Non li vogliamo fare per forza, se i nostri 'disegni' non fossero accolti o emergessero criticità insormontabili, siamo pronti a non realizzarli" Come funzioneranno? "A me spetta la parte propedeutica - sottolinea Meucci - la fattibilità dell'opera per quanto concerne: variante, vincoli, permessi.

Una volta realizzata è un'opera pubblica che spetta per competenza all'assessore Massimo Mattei che guida la Mobilità". Il dibattito in Aula si anima con un Nardella che di fatto smentisce la collega di giunta e ribadisce la necessità di portare avanti il progetto. Alla fine però è l'intero Consiglio Comunale a 'bocciare' il vicesindaco: viene approvato l'ordine del giorno presentato da Tommaso Grassi (Sel) e Ornella De Zordo (PerUnAltracittà) che di fatto avvia il processo partecipativo e sospende i due project financing dei parcheggi sotterranei presentati da due soggetti privati.

"Il Consiglio ha riconosciuto che decisioni rilevanti per la vita di due Quartieri cittadini come l'Oltrarno e Piazza Brunelleschi non possono essere imposte dall'alto contro il volere di chi in quelle zone vive, abita e lavora - commentano i consiglieri-. Nonostante l'arroganza del vicesindaco Nardella che ha sostenuto la bontà di quanto portato avanti dal Comune e denigrato consiglieri e cittadini che hanno espresso un parere contrario, il Consiglio comunale con il proprio voto ha chiesto di correggere la linea dell'Amministrazione". "E' molto importante l'ordine del giorno che abbiamo approvato oggi per le piazze del Carmine e Brunelleschi.

Abbiamo accolto volentieri la proposta dell'assessore Meucci e abbiamo dato seguito agli indirizzi già espressi dal Consiglio l'8 ottobre". Così il presidente della commissione Urbanistica Mirko Dormentoni che aggiunge: " Adesso parte un percorso di partecipazione, si apre quel necessario dibattito pubblico che avevamo chiesto. Contemporanetamente si dovranno sospendere gli atti amministrativi connessi alle proposte di project financing dei parcheggi sotterranei. Si riparta dal contesto urbano e dalal riqualificazione complessiva delle due piazze e si ascoltino tutti i soggetti interessati a partire dai cittadini residenti.

Si prendano in considerazione ipotesi progettuali alternative. Dobbiamo invertire il processo. Il fine deve essere la riqualificazione urbana e il favorire la residenza nel centro storico come dice il nostro Piano Strutturale" Di stesso tenore è l'intevento di Giovanni Fittante esponente IdV: " “Come già annunciato nell’ultima seduta dell’assemblea cittadina, quello è importante è chiamare i cittadini a decidere con un referendum consultivo da fare in occasione delle elezioni politiche per evitare altri costi”. Unica sponda per Dario Nardella sembra essere Fli: “Basta con la logica del ‘non nel mio giardino’, Firenze ha bisogno di grandi opere e di respiro europeo” sostiene Bianca Maria Giocoli “Ben venga la partecipazione, il dibattito e il confronto, ma l’amministrazione deve anche difendere a spada tratta le sue scelte una volta prese e non può essere ostaggio ora di un comitato ora di un altro. La domanda di fondo deve essere: Firenze vuole uscire dal provincialismo e ambire ad essere una città europea del futuro e non solo del passato? Ci accontentiamo della ‘Fiorenzina’ o vogliamo qualcosa di più? E il qualcosa di più non può prescindere dalle grandi opere quali parcheggi, strade, sottopassi viari sotto le strade di scorrimento già esistenti sul modello di Torino e Bruxelles. Sul parcheggio del Carmine vogliamo aiutare e non solo a parole gli artigiani dell’Oltrarno a non chiudere bottega e facilitare l’accesso dei clienti? Oppure ci riempiamo la bocca di grandi discorsi e poi al dunque non si passa dalle parole ai fatti? La loro sopravvivenza non può prescindere dalle vie di accesso e dalla comodità di parcheggio. Nel caso invece del parcheggio Brunelleschi vogliamo porre fine all’annoso problema dei parcheggi per accedere alla Pergola dopo anni di improbabili navette da parcheggi lontani come quello del viale Segni? Oppure chi abita in centro (che sicuramente ha problemi logistici di non poco conto) deve essere sempre tutelato come un panda nella sua oasi? Di esempi negli anni di chi non vuole assolutamente cedere neanche un centimetro della propria sovranità agli esterni ne abbiamo avuti fin troppi”. Intervengono in merito anche gli ecologisti del Partito Democratico: "Siamo convinti - spiega Alberto Di Cintio - che queste piazze debbano essere riqualificate e non possano essere abbandonate a sé stesse così come lo sono oggi, ma siamo peraltro convinti che abbia serie motivazioni anche la nota opposizione dei residenti a queste due realizzazioni, come in passato sono state avversati dai residenti i vari tentativi per una struttura analoga in P.za Indipendenza.

Siamo convinti che costruire altri parcheggi all'interno della cerchia dei viali di circonvallazione non riservati ai residenti serva solo ad aumentare la pressione del traffico. Il problema fondamentale è che questi parcheggi in progetto a prima vista appaiono più degli attrattori di traffico dall'esterno che strutture dedicate ai residenti. Sono stati progettati come parcheggi a tariffa oraria: totalmente il Brunelleschi (190 posti) e pressoché totalmente il Carmine (165 posti a tariffa oraria + 36 box da concedere a caro prezzo in concessione per 35 anni a residenti).

E siccome la costruzione avverrebbe con lo strumento del “Project Financing” è ovvio che il proponente abbia un piano per guadagnarci sopra". La preoccupazione maggiore è che per far funzionare, a regime, i parcheggi, l'Amministrazione si troverà costretta ad incentivare l'ingresso nel centro storico attraverso 'staffe' di penetrazione che stravolgeranno l'attuale Ztl.

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