Dal pubblico impiego alla sanità al settore costruzioni; gli scioperi in Toscana

Cambiamenti e aumenti d'orario, licenziamenti e mancati riassorbimenti: le primcipali cause delle mobiltazioni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 novembre 2012 22:36
Dal pubblico impiego alla sanità al settore costruzioni; gli scioperi in Toscana

La Commissione Lavoro della Provincia di Firenze, presieduta dal consigliere Maurizio Cei, ha incontrato le organizzazioni sindacali Fisascat-Cisl e Filcams-Cgil in merito al nuovo appalto del servizio di pulizia e portierato nell’Ente provinciale al fine di valutare il rispetto, nel capitolato d’appalto, della vigente disciplina contrattuale e il rispetto della clausola sociale del Ccnl-Multiservizi. La Commissione Lavoro "ha appreso che la cooperativa aggiudicataria non ha riassorbito tutti i lavoratori della precedente gestione e ha predisposto riduzioni dei parametri contrattuali degli operatori senza che queste fossero verificate dalle organizzazioni sindacali".

Fermo restando che "sul cambio di appalto vi è un impegno della Giunta Provinciale a monitorare il rispetto dei diritti dei lavoratori, la Commissione Lavoro invita la cooperativa aggiudicataria a recuperare un profilo di responsabilità sociale rispettando il Ccnl di riferimento Multiservizi e quindi procedendo alla assunzione di tutto il personale della precedente gestione; sollecita inoltre Manutencoop a rispettare i diritti e la tenuta dei livelli occupazionali ristabilendo adeguate relazioni sindacali".

Quattro ore di sciopero sono state indette dai dipendenti di Spea e Pavimental del Gruppo Autostrade per l’Italia. Le rappresentanze sindacali (RSU) Spea spa e Pavimental spa, rispettivamente società di ingegneria e direzione lavori e azienda addetta alle manutenzioni del gruppo Autostrade per l’Italia S.p.A., insieme a Fillea CGIL Filca CISL e Feneal UIL Firenze, hanno proclamato per lunedì prossimo, 12 novembre, 4 ore di sciopero dei dipendenti delle unità di Barberino di Mugello, Calenzano e Campi Bisenzio con volantinaggio presso la sede del IV tronco Firenze Nord di Autostrade per l’Italia. "L’iniziativa - si legge in una nota - s’inserisce nel pacchetto di 16 ore di sciopero proclamato, a livello nazionale, dai coordinamenti delle Rsu a seguito della volontà delle direzioni aziendali di procedere alla riduzione, per quanto riguarda il comparto manutenzioni di Pavimental, di circa il 50% del personale, circa 170 persone tra impiegati e operai su tutto il territorio nazionale, e, per Spea, la risoluzione di 130 contratti a termine in scadenza entro l’anno 2013. Le organizzazioni sindacali, insieme alle Rsu, respingono le soluzioni proposte dalle direzioni aziendali.

Queste ultime hanno motivato la necessità di ridurre il personale con il calo degli investimenti previsti per il prossimo biennio sia a causa della prevista diminuzione del traffico, sia per effetto della lentezza degli iter autorizzativi relativi alle opere infrastrutturali da realizzare. La richiesta alla direzione aziendale di Pavimental è di ritirare la procedura di mobilità arrivata nel pomeriggio di giovedì scorso, e a quella di Spea di garantire la conferma dei contratti a termine. Le due imprese attualmente occupano circa 1.400 lavoratori edili. Si richiede inoltre di aprire un confronto serio e costruttivo con le imprese del gruppo e con la capogruppo, Autostrade per l’Italia S.p.A., sul futuro dell’organizzazione produttiva al fine di garantire non solo la continuità occupazionale degli addetti ma anche la sicurezza degli utenti autostradali e la qualità delle infrastrutture in costruzione". A dichiararo lo stato di agitazione e mobilitazione sono anche i lavoratori della Casa di Cura Ulivella e Glicini che nel corso dell'assemblea svoltasi in data 8 novembre 2012 hanno dato mandato alle OO.SS.

di interrompere le trattative con l'Azienda. La ragione della protesta è che l'Azienda ha presentato un cambiamento di orario per tutto il personale, proponendo orari all'assistenza di 8 ore consecutive e che il turno pomeridiano termini alle 22.00. Le OO.SS, hanno contestato questo cambiamento, poiché questo inciderebbe pesantemente sui tempi di vita dei lavoratori e sull'organizzazione del lavoro. Nonostante l'impegno e il senso di responsabilità delle OO.SS, l'Azienda non ha ritenuto opportuno un confronto reale su argomenti così importanti.

"Per tutto questo intraprenderemo, - dicono i sindacati - unitamente ai lavoratori, ogni iniziativa di lotta che riterremo opportuna, compreso un presidio di fronte alla sede dell'Azienda il giorno lunedì 19 novembre 2012 dalle ore 13.30 alle ore 15.30. Abbiamo a cuore la Sanità: la Direzione aziendale ci dimostri la stessa cosa e ci troverà, come sempre, pronti a fare la nostra parte"- concludono.

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