Il Biancone "in rosa" contro il tumore al seno

Torna giovedì sera l’iniziativa di prevenzione di Lilt ed Estée Lauder in collaborazione con Comune e Silfi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 ottobre 2012 19:55
Il Biancone

Ancora una volta il Biancone di tinge di rosa in nome della prevenzione del tumore al seno. Giovedì sera torna infatti l’iniziativa di Lilt ed Estée Lauder in collaborazione con il Comune e Silfi. “Come Amministrazione comunale siamo lieti di sostenere ancora una volta questa iniziativa di sensibilizzazione delle donne sul tema della prevenzione del tumore al seno” commenta l’assessore al welfare Stefania Saccardi. Da parte sua la Presidente LILT Firenze Ida Cipparrone sottolinea come “l’assessore Saccardi si sia fortemente impegnata per rendere possibile l’iniziativa che ha ancora una volta appoggiato con grande entusiasmo.

E un ringraziamento va anche alla Silfi per il prezioso aiuto che da anni rende tecnicamente fattibile l’illuminazione in rosa”. L’illuminazione della Fontana del Nettuno, per i fiorentini Biancone, rientra nelle iniziative realizzate nel mese di ottobre dalla Lilt a livello nazionale (quest’anno la testimonial italiana è Cristina Chiabotto) e nella campagna internazionale Nastro Rosa promossa dalla Estée Lauder. La campagna, ideata negli Stati Uniti nel 2002 da Evelyn Lauder e promossa in 70 paesi, ha l’obiettivo di sensibilizzare un numero sempre più ampio di donne sull’importanza vitale della prevenzione e della diagnosi precoce dei tumori della mammella, informando il pubblico femminile anche sugli stili di vita correttamente sani da adottare e sui controlli diagnostici da effettuare.

Il tumore al seno resta infatti il big killer numero uno per il genere femminile. La sua incidenza è in costante crescita, in Italia ogni anno si ammalano più di 40 mila donne. Un incremento dovuto all’allungamento dell’età media della popolazione femminile e all’aumento dei fattori di rischio. Da sottolineare che sta cambiando anche l’età in cui la malattia si manifesta: il 30% circa prima dei 50 anni, fuori quindi dall’età prevista dai programmi di screening mammografico. Un ulteriore motivo per sensibilizzare tutte le donne alla cultura della prevenzione e renderle sempre più protagoniste della tutela della propria salute. “Negli ultimi anni la mortalità per cancro alla mammella è in costante diminuzione - afferma il professor Francesco Schittulli, senologo-chirurgo oncologo e presidente nazionale della LILT –.

Le nuove tecnologie diagnostiche di imaging, sempre più precise e sofisticate ci consentono oggi di individuare lesioni in fase iniziale, quando il grado di malignità, l’indice di aggressività è basso ed il processo di metastizzazione è pressoché nullo. Se noi scopriamo un cancro sotto il centimetro la probabilità di guarire è di oltre il 90% e possiamo inoltre eseguire interventi conservativi che non provocano danni estetici alla donna, a beneficio della sua femminilità”. Risultati impensabili solo 20 anni fa quando ancora il cancro al seno era considerata una malattia “incurabile” e solo il 30-35% delle pazienti guariva. Tornando alla campagna, presso la sede LILT in viale Giannotti 23, si può ritirare la Guida Pocket alla prevenzione e l’ormai inconfondibile nastrino rosa, simbolo della Campagna.

Notizie correlate
Collegamenti
In evidenza