Prato: l'Ufficio mobile contro i veicoli senza assicurazione

Sequestrati quasi 1.000 mezzi dall'inizio dell'anno. L'assessore Milone: «Un'emergenza sociale su cui intendiamo intervenire, a tutela di tutta la cittadinanza»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 ottobre 2012 22:55
Prato: l'Ufficio mobile contro i veicoli senza assicurazione

PRATO- E' già in dotazione a 30 pattuglie della Polizia Municipale il software creato dal Ced del Comune di Prato per verificare in un semplice click, a partire dalla targa, se il mezzo è regolarmente coperto da polizza assicurativa. Ma non è finita qui: ricavando anche il codice fiscale di colui che risulta proprietario, l'applicazione è in grado di collegarsi in tempo reale alle banche dati del Pubblico Registro Automobilistico, alla Camera di Commercio, alla Motorizzazione e all'Anagrafe del Comune per verificare la regolarità ad esempio del pagamento del bollo, di eventuali permessi Ztl ed Apu, di passi carrabili e molto altro.

L'obiettivo principale di questo "Ufficio mobile" però sono i veicoli privi di assicurazione, un grave pericolo per la sicurezza di pedoni ed automobilisti che è in forte aumento negli ultimi anni, soprattutto per effetto della crisi economica. I dati sui mezzi senza assicurazione sequestrati nei primi 9 mesi dell'anno e il nuovo Ufficio mobile sono stati presentati stamattina dall'assessore alla Sicurezza Urbana Aldo Milone, dal comandante Andrea Pasquinelli e da Leandro Dardini del Ced. Al 30 settembre le auto senza copertura assicurativa sequestrate dalla Polizia municipale risultano 942, una cifra superiore a tutto il 2011, in cui i sequestri furono 687, quasi il doppio rispetto al 2010, in cui furono 371.

Il trend insomma è in aumento e da qui alla fine dell'anno ci si aspettano 1.200 sequestri. A questi poi si aggiungono 488 fermi amministrativi per guida senza patente: «Oltre un migliaio di mezzi circolano sulle nostre strade senza assicurazione - dice l'assessore Milone - Un dato davvero preoccupante, perchè in caso di incidente chi subisce dei danni, anche fisici, gravi o molto gravi, rischia di non ottenere alcun risarcimento. Esiste un fondo nazionale di solidarietà per questi casi, ma si sta sempre più assottigliando, proprio perchè il fenomeno è in aumento, e comunque i tempi dei rimborsi, se erogati, sono molto lunghi».

«Queste auto sono delle mine vaganti, creano un vero pericolo sociale - aggiunge il comandante Pasquinelli - per questo vogliamo essere particolarmente attenti al problema che va oltre alla sicurezza stradale per le conseguenze che può comportare. Da qui infatti è nata l'idea di creare un applicativo che rinforzasse l'intervento delle pattuglie sulla strada». Per prevenire invece le truffe su sinistri e relativi rimborsi danni, l'assessorato alla Polizia municipale intende proporre l'adesione del Comune di Prato al Progetto trasparenza, all'interno del protocollo Sicurezza e Ambiente di Anci: in pratica, per "cristallizzare" il teatro del sinistro nell’immediato post incidente, la Centrale Operativa, ricevuta la segnalazione dalla Polizia municipale o dagli assicurati, individua la struttura operativa di Sicurezza e Ambiente competente territorialmente e la contatta inviandola sul luogo del sinistro.

Questo potrebbe correggere l'anomalia di Prato, ma anche italiana rispetto al resto d'Europa, in cui il numero degli incidenti stradali in base ai rilievi della Polizia municipale risulta in diminuzione, mentre non cala l'indice di incidentalità delle strade pratesi, secondo le compagnie assicurative, basato soprattutto sui rimborsi danni per cose e persone che a Prato è più alto di un terzo rispetto ad ad altre città. Un fattore che si riverbera poi sul costo delle polizze. cb

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