Confermata anche oggi l'emergenza caldo in città

Temperature in diminuzione, ma aumenta il tasso di umidità. Nuova moria di pesci in un canale a Capezzano

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 agosto 2012 00:58
Confermata anche oggi l'emergenza caldo in città

L’ondata di calore sembra avere ormai le ore contate. Le previsioni del Lamma (Laboratorio di meteorologia della Regione) annunciano per la giornata di domenica l’arrivo delle precipitazioni anche a carattere di rovescio, o temporale. Oggi però le temperature continueranno a mantenersi elevate (38 e 36 gradi) tanto che, complice anche l’aumento del tasso di umidità previsto, la Protezione civile conferma per oggi l’emergenza caldo in città. Si tratta rispettivamente del dodicesimo giorno critico consecutivo con anche disagio da caldo nelle ore notturne.

La Protezione civile e i servizi sociali restano quindi in allerta, soprattutto per le persone fragili come anziani e bambini. Si rinnovano le raccomandazioni in merito al comportamento da tenere: prima di tutto evitare di uscire o di fare attività fisica all'aria aperta nelle ore più calde della giornata e non rimanere sotto il sole a lungo; si consiglia poi di fare una colazione abbondante e pasti leggeri, bere più acqua e mangiare molta frutta e verdura, e indossare vestiti chiari e leggeri.

In caso di necessità è a disposizione il numero verde dell'aiuto anziani 800-801616. Il numero delle emergenze della Protezione civile è invece 055-7890. Sempre più pesante lo stato di emergenza idrica sul territorio di tutta la Toscana Nella provincia di Grosseto, la situazione più critica è a Roccastrada, dove l’approvvigionamento idrico è garantito quasi esclusivamente da sorgenti locali che a causa della siccità hanno mostrato diminuzioni nella portata erogata anche superiori al 60%.

Le zone più in difficoltà oltre a Roccatederighi e Montemassi, che vengono rifornite con autobotti, sono Sassofortino, Piloni, Torniella e il centro abitato di Ribolla. La stessa situazione si verifica anche in alcune frazioni di Massa Marittima, in particolare Montebamboli dove le due sorgenti che riforniscono il serbatoio risultano quasi completamente asciutte e l’unico modo per garantire la regolare fornitura è l’approvvigionamento mediante autobotti. Inoltre, nei fine settimana e nella settimana di ferragosto è stato necessario provvedere anche ad altri rifornimenti con autobotti nelle zone più affollate della costa.

Per quanto riguarda il sistema idrico di Follonica e Massa Marittima, gli interventi attuati in emergenza da Acquedotto del Fiora hanno permesso di superare il periodo di maggior consumo senza difficoltà, ma se le temperature non si abbasseranno il rischio di esaurire la risorsa del lago Bicocchi resta alto, anche se si prevede una diminuzione progressiva dei consumi già dalla prossima settimana. Nella provincia di Siena, i comuni in cui gli effetti dell’emergenza idrica si fanno sentire in modo più consistente sono Asciano, Casole d’Elsa, Castellina in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Cetona, Gaiole in Chianti, Monteriggioni, Monticiano, Chiusdino, Montieri, Radda in Chianti e San Casciano Bagni e Sovicille.

Acquedotto del Fiora ha attivato circa 15 autobotti al giorno, con cui rifornisce in via preventiva alcuni depositi per evitarne il completo svuotamento. Tra questi ci sono San Sano, Castagnoli e Lecchi in Chianti nel comune di Gaiole in Chianti, Radda in Chianti capoluogo con le frazioni di Badia Montemuro e Volpaia, Castellina in Chianti capoluogo; in tutte queste località vengono effettuate anche chiusure notturne dell’erogazione idrica per permettere il completo riempimento dei depositi. Le autobotti riforniscono inoltre le frazioni di Lornano e Bracciano nel comune di Monteriggioni, la frazione di Iesa nel comune di Monticiano, la frazione di Chiusure nel comune di Asciano, la frazione di Vagliagli nel comune di Castelnuovo Berardenga, Boccheggiano, Gerfalco e Montieri Capoluogo. A Camaiore nuova moria di pesci nel fosso Bucine a Capezzano.

Individuata dagli abitanti della zona, il Consorzio ha attivato il protocollo di segnalazione e sul posto sono intervenuti la Polizia Provinciale, Guardie eco zoologiche, il Comune di Camaiore e l’Arpat.

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