Siena: il Governo commissarierà il Monte dei Paschi?

Lo chiedono due interrogazioni dell'Idv

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 maggio 2012 19:16
Siena: il Governo commissarierà il Monte dei Paschi?

Questa mattina i parlamentari dell'Idv on. Fabio Evangelisti, Segretario Idv Toscana, Sen. Antonio Borghesi, Sen. Pancho Pardi e Sen. Elio Lannutti, hanno depositato due identiche interrogazioni, alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica, al Premier e Ministro dell'Economia ad interim Mario Monti, a proposito delle perquisizioni della Guardia di Finanza presso le sedi legali della banca Monte dei Paschi di Siena, della Fondazione Monte Paschi Siena, del comune e della Provincia, di numerose istituzioni finanziarie italiane ed estere con sede sul territorio nazionale, nonché di abitazioni private, in ordine ad una serie di condotte poste in essere a partire dal 2007, in occasione dell'acquisizione di Banca Antonveneta dagli spagnoli del Banco Santander, protrattesi sino al 2012.

Le ipotesi di reato sulle quali si indaga sono manipolazione del mercato ed ostacolo alle funzioni delle autorità di vigilanza in relazione alle operazioni finanziarie di reperimento delle risorse necessarie all'acquisizione di banca Antonveneta e ai finanziamenti in essere a favore della Fondazione Monte dei Paschi. "Chiediamo a Mario Monti - spiegano i parlamentari di Italia dei Valori - se il Governo, in virtù della legge bancaria, non abbia il dovere di intervenire per chiedere il commissariamento urgente della Banca MPS e di revocare in tal modo la nomina del signor Alessandro Profumo, indagato per frode fiscale ai danni dello Stato e privo dei requisiti di onorabilità previsti dalle vigenti normative per amministrare gli istituti di credito.

Chiediamo inoltre al Premier Monti, anche in qualità di titolare del Dicastero dell'Economia, quali misure urgenti il Governo intenda attivare per impedire che primarie banche siano gestite con criteri amicali, anche da Fondazioni bancarie, che invece di applicare l'art. 47 della Costituzione, praticano regole non scritte nella gestione, spesso fraudolenta, del credito e risparmio, che ha generato una lunga catena di crack finanziari ed industriali, quali Cirio, Parmalat, My Way, For You, Lehman Brothers, spesso pubblicizzati come affidabili sul sito dell'Abi Patti Chiari, bruciando oltre 50 miliardi di euro di sudati sacrifici a un milione di risparmiatori".

"La vicenda del Monte dei Paschi - si legge ancora nella nota - pone anche dei seri interrogativi sul 'sistema Siena', basato su una ferrea gestione del potere economico-finanziario, impersonato dall'attuale presidente dell'Abi Giuseppe Mussari, che ha ricambiato con la designazione di un indagato per frode fiscale ai danni dello Stato, come Alessandro Profumo, nominato ai vertici del Monte dei Paschi di Siena e privo quindi dei requisiti di onorabilità per amministrare una banca, l'appoggio che Unicredit offrì a suo tempo per scalare l'associazione bancaria.

Non costituiscono queste prassi equivoche un pericolo per la legalità fondata sul rispetto di regole e norme, anche di rango costituzionale? Chiediamo inoltre al Presidente del Consiglio di far luce sul ruolo giocato nella partita di Mps dalle logge massoniche, molto attive a Siena, che potrebbero aver condizionato l'operato delle banche e del sistema economico finanziario, molto prodigo nel favorire compagni di merende e pochi adepti con affidamenti allegri e spesso incauti girati a sofferenza, avaro nell'offrire la liquidità necessaria a chi voglia intraprendere per riattivare il ciclo economico depresso".

"Per quanto riguarda l'acquisizione di Banca Antonveneta - concludono i parlamentari Idv - acquistata a un prezzo superiore a quello di mercato, 9 miliardi anziché i 2,3 del suo valore patrimoniale, siamo convinti che il Governo abbia il dovere di attivare le proprie potestà, attribuite dalla legge bancaria e dai Testi Unici della banca e della finanza, nel sorvegliare la prudente gestione del credito e del risparmio e prevenire un'eventuale insolvenza, che mette a rischio posti di lavoro ed il risparmio investito dai piccoli azionisti".

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