Cgil: ''In Toscana ogni giorno 5 treni non partono perché sono rotti''

Sono stati 1836 treni soppressi nel 2011, più di 5 al giorno, per carenze di manutenzione. In altre parole succede ogni giorno che ci sono dei trerni che dovrebbero partire e che restano nei depositi perché sono rotti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 aprile 2012 15:50
Cgil: ''In Toscana ogni giorno 5 treni non partono perché sono rotti''

Sono stati 1836 treni soppressi nel 2011, più di 5 al giorno, per carenze di manutenzione. In altre parole succede ogni giorno che ci sono dei trerni che dovrebbero partire e che restano nei depositi perché sono rotti. Dati Filt Cgil consegnati alla Regione Toscana. "E non è finita qui: 927 i locomotori che sono stati sostituiti in linea perché si sono guastati strada facendo. E poi? E poi ci sono 45 capitreno in meno - su un totale di 505 - e quando non se ne trova uno disponibile il treno non parte, resta in stazione.

Puliti i treni? Utopico pretenderlo dal momento che sono 60 gli addetti alla pulizia sui 480 presenti a maggio 2010". Sono questi i numeri di un memorandum costruito su dati forniti al sindacato dalla stessa azienda consegnato dalla Filt Cgil Toscana al presidente Rossi nel corso di un incontro in regione presenti anche i rappresentati di Cisl e Uil. "Ce ne sarebbe già abbastanza, ma a questi numeri, in verità impressionanti, si deve aggiungere molto altro: -Carenze di personale per effettuare la manutenzione dei binari; -Mancata sostituzione del Turn-Over e ad oggi il 50% degli addetti ha più di 50 anni.

-Strategia di chiusura delle linee a scarso traffico che si traduce nel non investire in tecnologie per migliorare la gestione del traffico ferroviario; -chiusura le stazioni periferiche e ridimensionamento di quelle Capoluogo di Provincia. Il settore - ne è convinta la Filt Cgil - ha bisogno di investimenti per l'acquisto di nuovi treni ed una politica nazionale del Gruppo FS che non pensi solo all'Alta Velocità, ma crei buona occupazione nei territori in settori strategici come la manutenzione dei rotabili e dei binari, la gestione del traffico ferroviario, del personale a bordo treno.

Occorrono infine - ritiene Filt Cgil - risorse certe per la gestione della pulizia dei treni".

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