Nave Costa: premiati dalle Misericordie i soccorritori della Concordia

L’assessore Scaramuccia ringrazia il mondo del volontariato. Evangelisti (IdV): il Governo sblocchi i 5 milioni promessi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 marzo 2012 19:03
Nave Costa: premiati dalle Misericordie i soccorritori della Concordia

Si è aperta con la premiazione dei primi soccorritori della Costa Concordia, per mano di Monsignor Franco Agostinelli, vescovo di Grosseto e guida spirituale delle Misericordie, e di Daniela Scaramuccia, assessore alla sanità della Regione Toscana, la giornata odierna dell’incontro delle Misericordie d’Italia in corso a Calenzano (Firenze), dove sono state convocati i rappresentanti delle Misericordie di tutta Italia per l’esame e l’approvazione del nuovo Statuto della Confederazione nazionale delle Misericordie.

“Un riconoscimento con cui la Confederazione –ha spiegato il responsabile delle Misericordie toscane, Alberto Corsinovi, introducendo la premiazione- ha voluto ringraziare per l’impegno profuso nelle prime convulse ore dopo il naufragio le Misericordie della provincia di Grosseto; ma un grazie va anche alle altre Misericordie che sono intervenute in seguito e che sono state presenti, per oltre un mese, sul molo del Giglio, per assistere le forze dell’ordine impegnate nella ricerca dei corpi delle vittime sul relitto.” Nella notte del naufragio furono proprio i confratelli delle Misericordie dell’Isola del Giglio e di Porto Santo Stefano i primi a intervenire.

A loro e alle Misericordie di Grosseto, di Albinia, di Manciano e al coordinamento delle Misericordie grossetane, è stata consegnata una targa ricordo. “E’ una grande soddisfazione essere qui stamani con voi –ha detto l’assessore Scaramuccia- a premiare le persone che in quella notte, in cui ancora non si capiva bene cosa fosse successo, uscirono dalle loro case per soccorrere i naufraghi. Le Misericordie in Toscana hanno un ruolo importante e, devo dire purtroppo, anche di recente hanno dato il meglio di loro fronteggiando alluvioni, nevicate e l’emergenza del Giglio.

E se abbiamo affrontato e superato questa emergenza in modo egregio, è grazie al sistema dei volontari e all’integrazione con il sistema del 118.” A seguire monsignor Agostinelli ha rivolto un saluto ai confratelli: “Questo –ha detto- è un evento molto importante per la storia delle Misericordie, che rappresentano l’espressione più antica del volontariato cristiano. Vi esorto a restare fedeli alla vostra origine, che vi contraddistingue: noi sappiamo di non essere migliori di nessuno, ma di essere diversi; perché è l’origine che ci fa diversi.” A proposito poi dei contrasti emersi nelle scorse settimane sulla correttezza formale di alcuni passaggi per la convocazione dell’Assemblea e il nuovo Statuto, Agostinelli ha detto che “sarebbe da irresponsabili fare ostruzionismo ad un cammino fatto con tanta fatica.

Mi faccio portavoce dell’auspicio dei vescovi toscani e dell’episcopato italiano perché questo di oggi sia un giorno fondativo del cammino delle Misericordie.” Il dibattito proseguirà nel pomeriggio con la presentazione e il voto sul nuovo Statuto. Le Confraternite di Misericordia italiane, chiamate al voto, sono 665. Ad esse si sommano oltre 100 sezioni distaccate, che portano il movimento a circa 800 sedi attive di Misericordia, sparse in tutta Italia. Un movimento che conta circa 800 mila confratelli, 150 mila dei quali impegnati attivamente in servizi di ogni tipo verso il prossimo. L’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia ha sottolineato il prezioso lavoro svolto dai volontari delle Misericordie che, con grande tempestività, sono intervenuti fra i primi a portare i soccorsi nella tragedia della nave Costa Concordia.

“Voglio cogliere l’occasione – ha detto Daniela Scaramuccia – per manifestare la riconoscenza profonda della Regione per l’impegno e la generosità dimostrate dal mondo del volontariato toscano, che è stato in prima linea anche negli ultimi mesi, collaborando con le istituzioni e tutti i soggetti coinvolti, dando un contributo concreto per fronteggiare le numerose emergenze che purtroppo hanno interessato la nostra regione, portando conforto e aiuto alle popolazioni colpite”. “Non basta averli stanziati cinque milioni di euro, adesso questi devono essere sbloccati e accreditati sul conto del Comune dell’Isola del Giglio”.

Lo afferma, in una nota, l’on. Fabio Evangelisti, Segretario Idv Toscana, che questa mattina, alla guida di una delegazione del Partito, ha incontrato il Sindaco del Giglio Sergio Ortelli e i responsabili operativi della Protezione Civile, per fare il punto della situazione sulle operazioni di recupero, svuotamento dei serbatoi e rimozione della Costa Concordia, naufragata lo scorso 13 gennaio. “L’amministrazione comunale si sta assumendo un carico economico serio e insostenibile – spiega Evangelisti - perché il Governo Monti non ha ancora liquidato gli impegni assunti con il Decreto per l’Emergenza Costa.

I cinque milioni di euro, infatti, permetterebbero di sopperire alle gravi difficoltà per i pagamenti delle spese correnti dell’emergenza e del recupero, oggi tutti in carico al Comune dell’isola. È fondamentale velocizzare lo stanziamento perché il loro blocco sta mettendo in crisi un sistema che ha funzionato alla perfezione a tutti i livelli fin dalla prima emergenza e che potrebbe avere grandissime difficoltà a causa della mancanza delle risorse finanziarie. La macchina organizzativa messa in campo al Giglio non deve essere bloccata proprio ora”.

La delegazione Idv era composta anche dalla Capogruppo Idv in Consiglio regionale della Toscana, Marta Gazzarri, dall’Assessore alle Politiche Giovanili, Pari Opportunità e Cooperazione Internazionale della Provincia di Grosseto, Tiziana Tenuzzo, e dalla Consigliera provinciale Idv a Grosseto, Anna Maria Carbone. “Il senso della nostra visita al Giglio – aggiunge Evangelisti – è stato quello di rappresentare, a nome di tutta Italia dei Valori, la nostra gratitudine e la nostra solidarietà alla popolazione del Giglio e per capire, oggi che i riflettori mediatici si stanno man mano allontanando dalla tragedia della Costa Concordia, come possiamo renderci utili, a livello provinciale, regionale e nazionale, per garantire che vengano portate a termine quelle che oggi sono le due priorità per il futuro dell’isola e il superamento del dramma: la difesa ambientale e la rimozione della nave da una parte, il regolare ripristino dell’attività turistica fin dalla stagione 2013.

In queste settimane, infatti, sta funzionando il ‘turismo della disgrazia’, un turismo spinto dalla curiosità di vedere la nave ma concentrato in poche ore, in corse di andata e ritorno sul traghetto, con qualche ricaduta sui bar e le pizzerie di Giglio Porto, mentre sono in calo le prenotazioni negli alberghi e assolutamente non coinvolte le frazioni di Castello e di Carpese”. “La risposta delle istituzioni e dei cittadini gigliesi, di concerto con i Vigili del Fuoco e la Protezione Civile – continua Evangelisti – è stata sensazionale, fin dai primi momenti del naufragio.

Superata la prima emergenza, infatti, le operazioni di defueling sono procedute senza intoppi e senza danni per i fondali del Giglio, e si prevede che già entro i primi giorni della prossima settimana sarà interamente completato il prelievo del caburante”. “La partita, ora – spiega Evangelisti – è tutta incentrata sui tempi e sui modi di rimozione della nave, che dovrà essere effettuata con la massima attenzione per il mare e per la costa e con l’obiettivo di riportare una situazione di normalità entro l’apertura della stagione turistica 2013.

Un’operazione di per sé delicata e difficilissima, complicata dall’urgenza del recupero delle ultime vittime. Non bisogna infatti, dimenticare che nel labirinto della Concordia giacciono ancora sette persone, che non si può pensare in alcun modo di abbandonare nella nave”. “Entro la fine mese sarà fatta una preselezione tra i progetti di rimozione ed entro la metà di aprile sarà stipulato il contratto definitivo”, conclude Evangelisti. “Da allora sono previsti dodici mesi per la rimozione.

Stiamo parlando di quasi duecento persone che si occuperanno delle operazioni: è del tutto evidente che senza i fondi necessari per garantire uno svolgimento coerente nei tempi e nei modi sarà impossibile restituire all’ambiente e all’economia del Giglio un ritorno alla normalità precedente il naufragio dello scorso gennaio”.

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