Incidenti sul lavoro, ma continuano i tagli alla sicurezza nei cantieri

Un lavoratore di nazionalità rumena ha avuto un grave incidente sul lavoro ai Nuovi Cantieri Apuania di Marina di Carrara

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 febbraio 2012 15:33
Incidenti sul lavoro, ma continuano i tagli alla sicurezza nei cantieri

Stamani incidente sul lavoro ai Nuovi Cantieri Apuania. "L’attenzione alla sicurezza nei luoghi di lavoro si è abbassata pericolosamente" dichiara la consigliera regionale Monica Sgherri. "Poche ora fa un lavoratore di nazionalità rumena ha avuto un grave incidente sul lavoro ai Nuovi Cantieri Apuania di Marina di Carrara. C’è poco da fare, l’attenzione alla sicurezza nei luoghi di lavoro si sta abbassando pericolosamente, ogni giorno che passa". "Ieri abbiamo rilanciato l’appello dell’associazione italiana dei tecnici della prevenzione che chiedono emendamenti al ‘decreto semplificazioni’ che, se approvato nel testo da oggi in Parlamento, prevede un drastico abbassamento dei controlli per la sicurezza per le imprese.

Rilanciamo l’appello perché dalla Toscana parta un messaggio chiaro e forte: non si può abbassare la guardia, non si possono diminuire o azzerare i controlli" proseguono Sgherri e Paolo Marini consigliere regionale. "Sosteniamo l’Aitep nella battaglia per cambiare l’articolo 14 del decreto Monti, chiediamo alla forze politiche in Parlamento di farsi carico di questa battaglia". I.O. urgente in merito ad alcune norme inserite dal Governo Monti nell’articolo 14 del DL 5/2012 del 9 febbraio 2012 (decreto semplificazioni).

appreso da fonte AITeP (Associazione Italiana dei Tecnici della Prevenzione) che il Governo Monti, in fase di emanazione del Decreto Legge 5/2012 (Decreto semplificazioni), sta inserendo nell’art. 14 alcune norme, tra cui: il comma 4, sulla “concertazione” dei decreti attuativi eseguiti solo con il confronto delle associazioni imprenditoriali e non anche quelle dei lavoratori e dei consumatori ecc., la lettera d) del comma 4, che impone la “collaborazione amichevole con i soggetti controllati al fine di prevenire rischi e situazioni di irregolarità”, ma soprattutto quanto previsto dalla lettera f) del comma 4 dell’articolo 14 citato, che così recita: “soppressione o riduzione dei controlli sulle imprese in possesso della certificazione del sistema di gestione della qualità (UNI ISO-9001) o altra appropriata certificazione emessa, a fronte di norme armonizzate”, considerato che tali norme sbarrerebbero le porte a molti controlli in tema di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, della difesa ambientale, della tutela della filiera alimentare e in generale di tutte le norme poste a protezione dell’ambiente e della salute, in quanto d’ora in poi basterà avere un certificato UNI ISO-9001 o UNI ISO-14001 o BS OHSAS 18000 per vedere soppressi, o perlomeno ridotti, tutti i controlli della pubblica amministrazione, tranne che in materia fiscale e finanziaria, ritenuto tutto ciò un grosso stravolgimento dei valori costituzionalmente tutelati, perché è vero che l’economia, specie in questi tempi, rappresenta un tema al centro delle preoccupazioni di tutti noi, ma crediamo che temi e valori come la protezione della salute e dell’ambiente siano ancora, non solo nel nostro sentire, a un livello superiore e non possono e non devono essere barattati in cambio di nulla, considerato che la deriva neoliberista verso il lavoro e il mondo del lavoro sono in piena continuità: non c'è alcuna differenza tra lo stile del precedente Ministro Sacconi e questo testo che, se fosse approvato nell'attuale forma, comporterebbe la fine dei controlli da parte della pubblica amministrazione in materia di sicurezza sul lavoro, considerato altresì che un governo di "tecnici" dovrebbe ricercare persone competenti per la scrittura di testi così importanti, mentre solo persone incompetenti e prive delle conoscenze di base sui limiti della certificazione possono introdurre quanto previsto dalla lettera f) del comma 4 dell’articolo 14 citato, poiché la Uni Iso - 9001 non ha attinenza con la gestione della sicurezza e quindi, secondo noi, solo un funzionario sprovveduto può scrivere strafalcioni simili, in quanto è noto a tutti come OHSAS 18OOO e altri strumenti SGSSL adottati volontariamente dalle aziende non sono sufficienti per qualificare la gestione dei rischi in un'impresa e l'adesione volontaria a un sistema di certificazione, o meglio di gestione salute e sicurezza sul lavoro non garantisce che la gestione della sicurezza sia puntuale ed efficace: troppo spesso l'adesione a un sistema certificato è il risultato di una scelta di adempimento formale che poco ha a che fare con la gestione reale e, di fatto, della sicurezza.

Per cui questa norma di semplificazione, oltre al fatto di mettere a rischio la gestione della salute e sicurezza in molti luoghi di lavoro, indurrà molte piccole imprese a cercare qualche kit a basso costo per esibire la certificazione come "scudo" rispetto alla vigilanza, considerato infine che, proprio per questi motivi è stato concordato tra l’AITeP e alcuni parlamentari l’opportunità di presentare un emendamento che inserisca al comma 6 anche i temi che ci stanno a cuore oltre a quelli finanziari e fiscali, chiedono al Presidente Rossi e all’Assessore competente di riferire urgentemente in aula: se sono al corrente di queste norme che il governo Monti sta introducendo nell’art.

14 del DL 5/2012 (Decreto semplificazioni, se condividono le preoccupazioni espresse in premessa riguardo alle ripercussioni negative che tali norme avranno sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e sulla protezione dell’ambiemnte e della salute, se intendono attivarsi e con quali iniziative concrete per favorire una corretta e capillare informazione su quanto sta avvenendo in Consiglio dei Ministri e, soprattutto, per appoggiare l’iniziativa dell’AITeP di presentare un emendamento per inserire al comma 6 anche i temi della sicurezza e della prevenzione.

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