San Lorenzo, trasferiti i banchi all'interno, criticata l'Amministrazione

Inaugurata la nuova "isola verde". I banchi di ortofrutta tornano all'iterno del mercato. Gli operatori entusiasti di lasciare il tendone, ma gli operatori già all'interno si lamentano con Nardella per l'assenza dell'Amministrazione.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 febbraio 2012 14:57
San Lorenzo, trasferiti i banchi all'interno, criticata l'Amministrazione

Il Mercato centrale di San Lorenzo cambia e si arricchisce: i banchi di ortofrutta dal 2009 ospitati sotto il tendone di piazza del Mercato Centrale e definito dagli operatori un ''orinatoio al sole'' tornano all’interno della struttura, con una nuova ‘isola verde’ al pianterreno inaugurata stamani dal vicesindaco Dario Nardella. Il trasferimento, non ancora del tutto completato, si concluderà nei prossimi giorni e la prossima settimana il tendone nella piazza potrà essere smantellato.

Al suo ingresso nel Mercato Storico il vice sindaco ha trovato un curioso comitato di benvenuto che lo ha intercettato per esternare preoccupazioni sulle varie e delicate tematiche che riguardano l'area "E' un giorno di festa.." ha esclamato il vicesindaco, ma gli operatori hanno alzato i toni, soprattutto i banchi della pescheria che hanno sventolato scontrini di cassa con 22 euro di incasso totale giornaliero. "Matteo Renzi è stato qui prima di essere eletto, mi ha abbracciato, non mi vergogno a dirlo - spiega Andrea che da alcuni anni ha aperto una attività al piano terra - poi però non l'ho più visto, mi ha aumentato le tasse per l'attività ed è sparito.

Io ho due figli piccoli a casa ed una moglie disoccupata, non so come fare. Bello, bellisssimo quello che hanno fatto oggi, il recupero di una zona degradata del mercato, ma qui rischiamo di chiudere tutti perché non esiste una politica del passaggio, non esiste una viabilità che porta i clienti da noi" “Questo è il primo importante passo del progetto dell’amministrazione comunale per la valorizzazione e il riassetto complessivo dell’area di San Lorenzo, un grande patrimonio della nostra città – ha detto il vicesindaco - Questa soluzione, concordata con gli operatori, da un lato permette di avere raggruppate tutte le attività del mercato coperto, rendendo la spesa più facile e funzionale; dall’altro ci consente di smantellare il tendone esterno e liberare la storica piazza del Mercato, dove è già previsto lo spostamento del compattatore e l’interramento dei cassonetti. La piazza sarà quindi pedonalizzata e potrà ospitare i banchi spostati dall’area intorno alla basilica, divenendo il ‘cuore’ dell’intera area mercatale di San Lorenzo, che crescerà in qualità e attrattività”.

Parole che contrastano con quelle ascoltate dai proprietari dei Banchi presenti in piazza San Lorenzo che dopo aver atteso Nardella e scambiato alcune battute con il titolare della delega allo Sviluppo Economico hanno dichiarato: "Ci ha promesso che ci rivedremo per riparlarne. Noi intanto siamo pronti con i nostri legali ad andare avanti con il ricorso al Tar che potrebbe partire già lunedì". Ma la presenza degli operatori esterni non è casuale "Siamo qui perché il Comune ha pagato di tasca propria per spostare l'ortofrutta, mentre a noii vorrebbe infilarci lì dove c'erano loro e pure a spese nostre - spiega un commerciante esterno - e che siamo più bellini noi?" “A fine mese scadrà il bando per la gestione del primo piano della struttura, che diventerà un nuovo luogo simbolo della città, con iniziative di promozione economico-turistica, culturale e sociale – ricorda il vicesindaco – Vogliamo così valorizzare ulteriormente l’intero mercato, la sua identità storica e la sua bellezza architettonica”.

L’inaugurazione di oggi, con una piccola festa accompagnata dalle note di Pietro Adragna (virtuoso della fisarmonica e due volte campione del mondo) chiude una lunga fase, iniziata quando l’amministrazione comunale decise di restaurare il primo piano dello storico mercato, trasferendo provvisoriamente all’esterno le circa 30 attività di ortofrutta che lo occupavano. I lavori, progettati e realizzati a cura dei Servizi Tecnici del Comune, sono cominciati il 2 gennaio scorso e sono costati complessivamente circa 220mila euro; sono state realizzate due nuove aree ex novo (la prima per 10 banchi e la seconda con 2 banchi) più una terza (per 4 banchi) ricavata dall’adeguamento di 2 vecchie pescherie inutilizzate. Le note della fisarmonica stonano con le aspettative disattese dei commercianti che temono per il futuro.

Diversa la reazione degli ortolani trasferiti invece. "Per me è l'ennesimo trasferimento - spiega il noto Zena, il più anziano tra i commercianti - dove eravamo prima era improponibile, adesso vediamo come va qui dentro. Ricordo quando eravamo 140, adesso siamo in 35, questo è triste, ma non bisogna mai mollare" AntLen

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