Pressione fiscale: è aumentata anche a Firenze

PdL: “Aumento record sui cittadini: in media 670 euro per famiglia e 5.500 euro per le imprese. Ancora una volta disattese le promesse del sindaco Renzi" L'assessore Fantoni: “Non abbiamo aumentato noi, ma il Governo Berlusconi”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 dicembre 2011 20:02
Pressione fiscale: è aumentata anche a Firenze

Una serie di promesse mancate e un aumento reale delle tasse e delle tariffe. È questo il giudizio del gruppo PdL sui primi due anni dell’Amministrazione Renzi illustrato ieri in Palazzo Vecchio dal capogruppo Marco Stella, dai consiglieri Jacopo Cellai e Francesco Torselli e dal coordinatore cittadino del partito Gabriele Toccafondi. “Se guardiamo oltre gli slogan, le promesse e gli eventi-spot e andiamo a vedere cosa realmente ha fatto Matteo Renzi da quando è sindaco, il bilancio è tutt’altro che positivo, soprattutto per le tasche dei fiorentini – ha sottolineato il capogruppo Stella –.

Il sindaco Renzi si è presentato in campagna elettorale sbandierando di essere l’unico presidente di Provincia a non aver aumento la pressione fiscale. Ebbene, nei due anni trascorsi nella Sala di Clemente VII le cose sono cambiate come si sono resi conto i fiorentini. Tasse e tariffe sono schizzate in alto, per non parlare poi delle multe arrivate nel bilancio preventivo 2011 alla cifra record di 51 milioni di euro. Tanto che l’aumento annuo medio per le famiglie è di 670 euro, mentre per le imprese sale a 5.500 euro”.

Stella ha snocciolato i dati degli aumenti introdotti dall’Amministrazione Renzi dal 2009 ad oggi e che colpiscono tutti i settori, dai servizi legati alla scuola alla TIA, dalla COSAP ai cimiteri, dai parcheggi all’Ataf. Per esempio il trasporto degli alunni è aumentato per la fascia massima del 50%, il pasto a mensa del 26 e i servizi educativi per i bambini 0-3 anni del 26%. Forti aumenti anche per i cimiteri con rincari che vanno dal 12% (per i posti nei loculi) al 52% dei servizi di inumazione ed esumazione.

Per non parlare poi della COSAP dove si passa dal +30% per i passi carrabili, chioschi e dehors al +50% per l’occupazione di suolo pubblico legata alle ristrutturazioni edili e per i mercati all’aperto fino all’aumento del 170% per i mercati coperti. Senza dimenticare la TIA (rincaro medio per abitazioni tra l’8 e 9%), le tariffe per la sosta nei parcheggi di struttura (+0,50 all’ora che raddoppia per il posteggio della stazione), il biglietto dell’Ataf (per esempio il ticket da quattro corse è passato da 4,50 a 4,70 euro).

A questi aumenti si aggiungono l’imposta di soggiorno e l’ingresso per gli artigiani in ztl (costo 1 euro). “E non ci dimentichiamo i taxi – ha sottolineato Stella – perché anche se non sono state ritoccate le tariffe, in realtà a causa delle pedonalizzazioni le corse che passando attraverso il centro costano in media il 20%”. “Questi numeri – ha continuato Stella – evidenziano come in questi anni di governo della città il sindaco Renzi abbia preferito aumentare la pressione fiscale e tariffaria sui cittadini piuttosto che razionalizzare e incidere sul capitolo delle spese.

Eppure su questo fronte ci sarebbe molto da lavorare come dimostrano, per esempio, le voci legate ad alcuni interventi sui campi rom. Non ci dimentichiamo poi il flop delle alienazioni che dovevano portare 110 milioni di euro nelle casse del Comune e invece ne sono arrivati appena 12”. “Quello che emerge da questi dati è l’incapacità di fare un ragionamento complessivo sui vari temi – ha aggiunto Cellai –. Un esempio per tutti il turismo: dopo l’introduzione dell’imposta di soggiorno che si traduce in un costo aggiuntivo che varia da 1 a 5 euro, non è stato ripensato il sistema del ticket per i bus turistici che prevede le tariffe più alte d’Italia con una penalizzazione rilevante per gli operatori del settore.

A questo si aggiunge la gabella di un euro per le autorimesse in ztl, che finisce per gravare in parte sui turisti”. Toccafondi ha sottolineato le incongruenze dei conti del Comune: “In questi anni anche grazie al nostro lavoro Firenze ha ottenuto dei risultati importanti, come per esempio l’imposta di soggiorno o il ticket unico per i musei, che si traducono in nuove entrate o minori spese e quindi risparmi per le casse comunali. E per l’anno prossimo ci saranno gli effetti positivi del trasferimento delle sedi giudiziarie del nuovo Palazzo di Giustizia con un risparmio di 7 milioni di euro all’anno e del passaggio dell’Iti allo Stato con minori spese per 9-10 milioni di euro.

Questi elementi dovrebbero consentire al Comune di mantenere in equilibrio il bilancio senza gravare sui cittadini, anzi riducendo tasse e tariffe. Invece sta accadendo esattamente il contrario”. “Non abbiamo aumentato tasse. Chi le ha realmente aumentate è stato il Governo Berlusconi”. Lo afferma l’assessore al bilancio Claudio Fantoni in risposta al gruppo consiliare Pdl che accusa l’Amministrazione Renzi di un aumento della pressione fiscale a carico dei cittadini.

“Il Pdl sente il bisogno di dare i numeri – aggiunge l’assessore Fantoni – ma il problema è che sono falsi e fantasiosi. La verità invece, come noto a tutti i cittadini italiani e fiorentini, è che la pressione fiscale è stata aumentata dal Governo targato Pdl-Lega, cosa che invece non ha fatto il Comune di Firenze”. Completamente fuori luogo il ragionamento del Pdl sulla tassa di soggiorno: “Si tratta di un'imposta che non grava sui fiorentini – conclude l’assessore Fantoni – ma sui turisti che utilizzano i servizi della nostra città, e ai quali si chiede di dare un contributo, per evitare che tutto non gravi sulle spalle dei cittadini di Firenze.

Esattamente il contrario di un aumento di tasse per i residenti”.

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