Ri-prodotti di Revet per i prefabbricati di Shelbox

Le case mobili con persiane in plastica riciclata post consumo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 novembre 2011 21:35
Ri-prodotti di Revet per i prefabbricati di Shelbox

Castelfiorentino (Fi)- Shelbox ha presentato le nuove persiane in plastica riciclata, montate nelle proprie case mobili o prefabbricati. E’ questo uno dei “Ri-prodotti in Toscana”, i progetti di Revet che hanno l’obiettivo di realizzare nuovi manufatti o parti di prodotto utilizzando le plastiche eterogenee post consumo. Shelbox, partner di questa linea dei Ri-prodotti, utilizza il granulo che Revet ottiene dalla selezione e dal trattamento del plasmix, cioè dalle plastiche eterogenee che anche in questo caso, come già avvenuto con Piaggio e Utilplastic, dalla loro estrema criticità sono stati trasformati in un prodotto di eccellenza.

La filiera di questa materia seconda sostitutiva di plastiche vergini inizia con la raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani: Publiambiente, il gestore di servizi ambientali che opera nel comune di Castelfiorentino, ha attivato in questi giorni la raccolta “porta a porta” con l’obiettivo di migliorare anche su questo territorio la qualità dei materiali separati dai cittadini, così da incrementarne l’effettivo avvio al riciclaggio. Tra i materiali differenziati la plastica ha la caratteristica di essere composta da più tipologie di polimeri negli imballaggi immessi al consumo: se da un lato il riciclo di Pet, Hdpe, Pe (bottiglie e flaconi) è certamente consolidato, per le plastiche eterogenee ( cosiddetto “plasmix” composto da buste, shoppers, vaschette e vasetti per alimentari, etc.) si è arrivati con i “Ri-prodotti in Toscana” al riciclo di questa frazione che supera il 50% di quanto raccolto separatamente.

Revet ha anzitutto verificato le caratteristiche. Si tratta quindi di una filiera green veramente corta, con l’utilizzo industriale di plastiche eterogenee che Publiambiente raccoglie dopo l’attenta separazione dei cittadini; Revet processa; Shelbox ri-utilizza per parte dei propri prodotti al posto di materiale vergine. “Noi siamo stati stimolati da Revet – ha dichiarato l’AD di Shelbox, Stefano Rosselli Del Turco – e abbiamo condiviso il principio e deciso di investire non solo a livello economico ma anche a livello di immagine aziendale.

Sostituire parte delle plastiche vergini con materiale riciclato è diventato aspetto centrale nella produzione di Shelbox, che realizza case mobili che vanno nei campeggi italiani ed europei e quindi si è fatto sempre più strada il concetto di eco sostenibilità del prodotto . Per fortuna il nostro è un settore in controtendenza, cioè prospera con la crisi, o comunque non subisce inflessioni. Abbiamo, oltre a questo di Castelfiorentino , due importanti stabilimenti: uno in Francia, l’altro in Croazia.

Produciamo circa 3000 case mobili all’anno ed ogni casa mobile monta tra 6 ed 8 persiane, quindi ne acquisteremo circa 20.000 l’anno per almeno 5 anni per ammortizzare le spese d’impianto (dello stampo delle persiane). Stiamo già valutando anche la possibilità di inserire altre parti che possano essere realizzate con la plastica riciclata”. “Revet e Shelbox arrivano in produzione con un altro dei manufatti Ri-prodotti in Toscana” - ha precisato Valerio Caramassi, presidente di Revet - .

“Le persiane che l’azienda di Castelfiorentino installerà sulle sue case mobili sono infatti realizzate in gran parte con la plastica riciclata post consumo raccolta, selezionata e trattata da Revet, fornitrice di materia prima seconda che farà risparmiare plastica vergine a Shelbox. Si aggiunge così un altro prodotto alla lista dei Ri-prodotti realizzati con le plastiche eterogenee, completando il ciclo che comincia con la raccolta differenziata fatta dai cittadini e che tramite una filiera tutta “toscana” arriva a compimento dando origine a nuovi manufatti riciclati.

Revet ha trattato le plastiche per arrivare ad ottenere un granulo (poi miscelato e stampato nel prodotto finale) che corrispondesse come caratteristiche fisico-chimiche a quanto voluto da Shelbox, dimostrando così una competenza sempre più orientata alle esigenze delle singole imprese, rendendo possibile l’utilizzo della plastica riciclata post consumo come materia sostitutiva in alcune componenti della loro produzione.” “La nostra azienda” - ha dichiarato il presidente di Publiambiente, Paolo Regini - “assieme alle Amministrazioni Comunali, ha fatto, ormai da qualche anno, una scelta precisa in tema di gestione dei rifiuti: spingere al massimo la raccolta differenziata attraverso il sistema porta a porta con tariffazione puntuale.

I risultati sono incoraggianti. Tutti i Comuni gestiti con questo sistema raggiungono più o meno il 90% di R.D. e, grazie all’impegno dei cittadini, sono tra le eccellenze toscane e non solo. Ovviamente il risultato da solo non è sufficiente. E’ necessario che il cerchio si chiuda, vale a dire che tutto ciò che viene raccolto separatamente deve trovare un reimpiego e ritornare sul mercato, preferibilmente di filiera corta, creando così i presupposti concreti per uno sviluppo davvero sostenibile.

Noi continuiamo a crederci e la nuova produzione di Shelbox è la dimostrazione della possibilità di investire in questa direzione”.

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