Rifiuti, raccogliere senza riciclare, questo l'errore da non commettere

L’obiettivo della raccolta differenziata dei rifiuti è riciclare. Ovvero, reinserire nei cicli produttivi le materie che otteniamo dalla separazione giornaliera dei rifiuti. Quadrifoglio, Revet e Legambiente per "Puliamo il mondo"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 settembre 2011 16:23
Rifiuti, raccogliere senza riciclare, questo l'errore da non commettere

L’obiettivo della raccolta differenziata dei rifiuti è riciclare. Reinserire nei cicli produttivi le materie separate giornalmente dai rifiuti. Contenitori coloratissimi e di svariate forme che potrebbero essere assolutamente inutili, se non fosse per la lavorazione e la filiera che segue alla chiusura del cassonetto da parte del buon cittadino. "Mio figlio a scuola ha imparato che la plastica, il cartone ed il vetro vanno inseriti in contenitori diversi..". Bello, entusiasmante..

e poi? Quadrifoglio è tra gli azionisti storici di Revet, l’azienda che riceve e processa la gran parte delle plastiche, del vetro, dei materiali metallici e dei poliaccoppiati raccolti in Toscana. Il nuovo piano industriale di Revet è orientato al massimo riciclaggio di queste frazioni: e se per i metalli, i poliaccoppiati e parte del vetro il riciclo è sempre stato garantito, sono determinanti gli sforzi di ricerca e di realizzazione fatti recentemente per arrivare ai nuovi manufatti o parti di prodotti realizzati partendo dalle plastiche miste, una frazione di rifiuti che altrimenti andrebbe a recupero energetico o a smaltimento, vanificando gli sforzi compiuti dalla collettività ed annullando il buon senso della raccolta diferenziata. L’azienda servizi ambientali dell’area fiorentina è la prima, in termini quantitativi assoluti, ad avviare a Revet i propri materiali differenziati (multimateriale) alimentando concretamente la filiera del riciclaggio secondo quanto la stessa UE raccomanda. Il cerchio delle azioni non si chiude, bensì si apre, con la raccolta differenziata.

Le migliaia di volontari che nei giorni della manifestazione "Puliamo il mondo" si attivano per garantire una miglior qualità della vita, sono gli stessi che per primi credono nell’ecosostenibilità ambientale, cioè vedono nell’economia legata all’ambiente, nella green economy, un tutt’uno con le azioni fatte per “ripulire” le città. Ma sono anche i primi che sono bersagliati dal messaggio distorto per cui il riciclo si attuerebbe con la raccolta. “Nel 2010 la percentuale di RD nei 12 comuni serviti è stata del 45,25% - ha dichiarato Livio Giannotti , AD di Quadrifoglio SpA - mentre nei primi 8 mesi di quest’anno siamo al 46,63%.

Quadrifoglio nel corso del 2010 ha avviato agli impianti Revet oltre 25.000 ton di imballaggi raccolti con campane su sede stradale o con sistemi “porta a porta”: oltre 15.600 tonnellate di vetro, circa 6.350 ton di plastiche, 540 ton di banda stagnata, 28 ton di alluminio, 253 ton di poliaccoppiati; a questi materiali raccolti con campane vanno aggiunte 2200 ton di multimateriale da “porta a porta”. Per completezza nel 2010 sono state oltre 75.000 le ton di carta e cartone avviate alle cartiere in Lucchesia e 51.000 le ton di organico processate a Case Passerini. Nel 2011 (agosto) sono oltre 17.000 le ton di imballaggi avviati al riciclo tramite Revet (9.000 ton di vetro, 4000 ton di plastiche, 700 ton di banda stagnata, 23 ton di alluminio, 161 di poliaccoppiati) e circa 2700 ton da “porta a porta”.

Per l’anno corrente carta e cartone raccolti sono stati 48.000 ton e circa 35.000 le ton di organico. L’azienda sta realizzando modelli di raccolta per ridurre sempre di più la frazione indifferenziata mentre obiettivo congiunto con Revet è innalzare la qualità dei materiali raccolti separatamente”. Valerio Caramassi, presidente di Revet SpA ci tiene a lanciare il giusto messaggio, non si accontenta dei numeri ed alza i toni per sottolineare un concetto che oramai sembra estraneo a tutti, superato dalla consapevolezza di aver risolto i problemi del mondo con i sacchetti colorati. “Differenziare non è riciclare: un concetto semplice, ma troppo spesso le due parole vengono scambiate una per l’altra.

Revet ha realizzato progetti e investimenti per avviare al riciclaggio la massima quantità di rifiuti raccolti, selezionati e trattati (oltre 135.000 tonnellate l’anno di multimateriale, cioè vetro, plastica, metalli, tetrapak) in Toscana" Esistono situazioni in cui vengono accumulate quantità di rifiuti, differenziati ma inutilizzati? "Purtroppo - risponde Caramassi - esistono delle Amministrazioni in cui i sindaci pensano a spendere meno e non alla qualità del servizio.

Può capitare così che persone senza scrupoli si facciano avanti per accaparrarsi a prezzo vantaggioso lo stoccaggio del materiale. E tale rimane, stoccaggio. Grandi capannoni pieni di plastica, ad esempio, soggetta ad.. autocombustione" Nell’ultimo anno l’attenzione si è focalizzata sulla frazione dove è più difficile trovare sbocchi: le plastiche miste (corrispondenti al 55% degli imballaggi plastici). Con partner convinti come Piaggio, Utilplastic, Shelbox, Urbantech dalla fase di ricerca siamo arrivati all’utilizzo in produzione dei semilavorati ottenuti da queste plastiche post consumo.

Sono i Ri-prodotti in Toscana, manufatti nella cui composizione è presente il materiale plastico da noi processato: componenti di scooters Piaggio come Liberty o MP3; articoli casalinghi di largo consumo in vendita nella rete Unicoop Tirreno; arredi per esterni; componenti di prefabbricati; pannelli fonoassorbenti” Numeri da record per la partecipazione a Puliamo il mondo: “In Toscana, in totale sono 161 i comuni partecipanti, quasi il 60% dei 287 comuni toscani.

Con percentuali addirittura “bulgare” per Province come quella di Firenze (che con 36 comuni su 44, corrispondenti ad un 82%, condivide il primato di partecipazione con Prato) - ha dichiarato Fausto Ferruzza, Direttore di Legambiente Toscana – segnale evidente che Puliamo il Mondo si caratterizza ormai come la più grande iniziativa di eco/volontariato del pianeta. Ma la cosa più gradita oggi è quella di essere riusciti a coniugare l’impegno popolare sul primo tratto della filiera virtuosa (prevenire la produzione di rifiuto attraverso un’azione educativa a vasta scala) con un’altrettanto virtuosa azione di promozione di una buona pratica di riciclo.

Perché, senza false modestie, Ri-prodotti e ri-acquistati in Toscana è senza dubbio il miglior progetto regionale di cui siamo stati partner negli ultimi anni. Dare un senso alle nostre RD, arrivando a toccare con mano prodotti in plastica riciclata belli, salubri, confortevoli e duraturi, è oggetto della nostra più convinta approvazione.” E potrebbe essere oggetto di approvazione anche da parte delle Istituzioni locali, a patto che si interessino di ordinare i prodotti realizzati. Acquisti verdi di prodotti durevoli in plastica riciclata così li ha chiamati la Regione Toscana che ha stanziato 1.000.000 di euro per province, comuni ed altri enti locali. Con il Decreto n.

2807 del 23 giugno 2011 sono stati approvati i criteri (definiti con la delibera della Giunta regionale n. 476 del 6 giugno 2011) e le modalità per accedere al contributo per l’acquisto di prodotti realizzati con plastiche miste, derivate dall’attività di selezione delle raccolte differenziate degli imballaggi in plastica effettuate in Toscana. Il bando è stato pubblicato sul BURT n. 29 del 20 luglio 2011. La Scadenza del bando è stata poi prorogata al 30 settembre 2011. Ma quante panchine in legno riciclato sono state vendute, ad esempio, ai comuni toscani? "Lo sapremo al 30 di settembre - risponde Caramassi - quando scadranno i termini per presentare le richieste.

Vero è che i nostri prodotti sono rintracciabili presso i rivenditori che li prendono da noi e li forniscono al pubblico. Però esiste una legge che incentiva all'acquisto di questi beni materiali e sarebbe bene che se ne facesse uso" di Antonio Lenoci Il nuovo termovalorizzatore della piana fiorentina, sorgerà a Case Passerini e sarà pronto nel primo trimestre del 2015. Ad annunciarlo, oggi, l’assessore regionale all’ambiente, Anna Rita Bramerini, rispondendo in aula a un’interrogazione in materia presentata da Marco Carraresi (Udc). Bramerini ha spiegato che il cantiere dovrebbe partire entro la fine del 2012 e per i lavori, se tutto procede liscio, si calcolano mille giorni.

Quanto al risanamento ambientale della zona, l’assessore ha ricordato che la Provincia di Firenze ha in progetto la realizzazione di un parco con boschi di 20 ettari, mentre per il sito di San Donnino la bonifica è stata avviata.

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