Biogas, inaugurato il primo e unico impianto del senese

Un consorzio di quattro coraggiose aziende agricole che ha appena inaugurato un nuovo impianto di biogas. Il primo e unico in provincia di Siena. Il secondo in Toscana.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 novembre 2011 13:22
Biogas, inaugurato il primo e unico impianto del senese

Energia dal Biogas in provincia di Siena, dove agricoltura e fonti energetiche alternative vanno a braccetto, grazie ad imprese che non hanno paura ad investire in questa direzione. E’ il caso della società agricola consortile a.r.l. “Bio.Gas.Merse” di Sar Rocco a Pilli. Un consorzio di quattro coraggiose aziende agricole che ha appena inaugurato un nuovo impianto di biogas. Il primo e unico in provincia di Siena. Il secondo in Toscana. Si tratta dell’azienda agricola Cerreto a Merse della famiglia Signorini, della Tenuta di Montestigliano della famiglia Donati, della società agricola La Senese della famiglia Cinughi de Pazzi e dell’azienda agricola Montioni della famiglia Smedile.

Il taglio del nastro ha avuto luogo a Sovicille sulla strada statale 223 di Paganico al chilometro 52+700, sede dell’impianto, durante un gremito incontro a cui hanno partecipato autorità locali e provinciali, oltre a tanti cittadini, addetti ai lavori e imprenditori agricoli. “Guardiamo con ottimismo a questo progetto che oggi è diventato realtà”, spiega Alessandro Cinughi de Pazzi, presidente dell’Unione Provinciale Agricoltori di Siena (associata a Confagricoltura) che da sempre sostiene questo tipo di attività.

Il nuovo impianto di biogas, in funzione da qualche mese, può fornire elettricità per circa duemila cinquecento abitazioni medie e calore per almeno seicento cinquanta. Può accogliere fino a quaranta tonnellate di biomassa al giorno, con una produzione giornaliera di energia elettrica lorda pari a ventitre e mezzo megawattora e annuale di circa otto ed mezzo gigawattora. La produzione di energia calorifica giornaliera ammonta a ventisei megawattora e annuale a nove e mezzo gigawattora. Tutta la produzione di energia è inserita in una filiera energetica che va dalla semina dei prodotti destinati ad essere trasformati in biogas fino alla fine del ciclo da cui, oltre ad elettricità e calore, si raccoglie anche dell’ottimo concime.

La corrente elettrica viene venduta al gestore della rete e il calore, se incanalato, può riscaldare i paesi vicini. Il programma della giornata inaugurale, dopo il ritrovo in mattinata, è proseguito con il benvenuto di Bio.Gas.Merse e quello delle autorità. “Lo sforzo degli imprenditori – ha sottolineato il sindaco di Sovicille, Alessandro Masi a cui è stato affidato il taglio del nastro – è molto importante, soprattutto in questo periodo”. La parola è stata affidata anche agli sponsor, ovvero B.T.S.

Italia srl, Claas Italia Spa, Dekalb e Cima Srl che hanno illustrato con dovizia di particolari il funzionamento del complesso. Dopo l’inaugurazione e la benedizione dell’impianto, c’è stata la visita guidata con una dettagliata descrizione delle fasi che portano alla fermentazione dei vegetali utilizzati.

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