Slow Food Toscana in prima fila per proteggere le api sul nostro territorio

E' stato prorogato fino al 30 giugno prossimo il divieto di conciare la semente del mais con insetticidi neonicotinoidi, ritenuti responsabili della moria di api.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 novembre 2011 19:15
Slow Food Toscana in prima fila per proteggere le api sul nostro territorio

E' stato prorogato fino al 30 giugno prossimo il divieto di conciare la semente del mais con insetticidi neonicotinoidi, ritenuti responsabili della moria di api. Una proroga che arriva dopo una lunga battaglia degli apicoltori, sostenuta in ogni sua fase da Slow Food Toscana, ma che risulta una risposta solo temporanea alle proteste degli apicoltori che chiedono uno stop definitivo dell’utilizzo dei neonicotinoidi. I concianti sistemici del mais sono infatti i prodotti responsabili dello sterminio di milioni di alveari in tutto il mondo.

Sono insetticidi neurotossici sistemici, cioè uccidono gli insetti agendo sul loro sistema nervoso e sono rintracciabili in ogni parte della pianta Slow Food Toscana insieme a Arpat sostiene l'iniziativa dell’Unaapi promuovendo in Toscana lo “sciopero del servizio impollinazione”, con lo scopo di sensibilizzare i cittadini sul pericolo dei neonicotinoidi per le api e l'ambiente. Secondo gli apicoltori “bastano cinque api intossicate dai neonicotinoidi perchè nel giro di due ore sia intossicato il 65% delle api e il 25% delle larve che vivono nell’arnia”. “Slow Food Toscana è da sempre al fianco degli apicoltori e anche in questo caso appoggia e sostiene le iniziative dell’Unaapi e dell’Arpat per un bando definitivo dei concianti neonicotinoidi” dice Raffaella Grana, presidente Slow Food Toscana “ormai è palese che queste sostanze sono le responsabili della moria di api e delle gravissime conseguenze negative per l’ambiente e per l’agricoltura, porteremo avanti la battaglia al fianco degli apicoltori fino a che il bando non sia definitivo”

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