Polizia Penitenziaria, Vigili del Fuoco e Forestale verso la privatizzazione?

A domandarselo è il Segretario generale di Cisl FNS Toscana, Fabrizio Ciuffini che lamenta una situazione gravissima per l'intero comparto rappresentato dal sindacato

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 agosto 2011 15:56
Polizia Penitenziaria, Vigili del Fuoco e Forestale verso la privatizzazione?

"Noi della CISL FNS Toscana non siamo tra quelli che intendono fingere che la situazione economica che attraversiamo, in ogni segmento della nostra Società e del mondo del lavoro in Italia, sia meno grave di quanto invece – drammaticamente - sia vissuta da Tutti. Ma oltre alle questioni contrattuali, che affrontiamo quotidianamente con le varie Amministrazionialle quali appartengono le colleghe ed i colleghi nei diversi Corpi dello Stato (Polizia Penitenziaria, Vigili del Fuoco, Corpo Forestale) vogliamo lanciare l'allarme per quello che non è esagerato definire il “Collasso” della Sicurezza e del Soccorso Pubblico" così interviene il Segretario generale di Cisl FNS Toscana, Fabrizio Ciuffini "Entrando nello specifico di alcune situazioni partiamo dal disastro penitenziario, dove in molti casi il livello d'inciviltà è giunto a gravità assoluta, dove il Personale è costretto a convivere la disperazione della popolazione detenuta, dove ai Poliziotti Penitenziari non viene assicurato di poter operare con mezzi e strumenti almeno sufficienti, anzi sono costretti ormai quotidianamente ad anticipare di tasca propria alcune spese essenziali al funzionamento dei servizi; dal carburante negli automezzi alle spese di missioni fuori sede, all'approvvigionamento di carta, di prodotti per l'igiene e/o infine anche di capi di vestiario delle uniformi.

Personale questo obbligato al lavoro straordinario (causa la gravissima carenza degli organici), lavoro che poi non viene neanche completamente pagato per mancanza di fondi economici. Anche nel Corpo Forestale il Servizio conta spesso (abusando) della disponibilità, del buon senso e della professionalità, con pochissime unità presidiano la vigilanza di territori talvolta talmente estesi che è incredibile come possano riuscire a fare quanto loro assegnato. Un Corpo che dovrebbe assicurare il primo strumento di controllo di “polizia ambientale”, in un'epoca dove sempre più spesso questa esigenza è divenuta indispensabile, ineludibile.

Ma è poi nell'attività del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco che emergono, ancora più prepotentemente, le disattenzioni e le inefficienze dello Stato, che afferma di assicurare la pressante domanda di sicurezza dei Cittadini; Cittadini che credono di poter contare su di un capillare continuo servizio di Soccorso Pubblico, ma che invece sconoscono che nelle nostre città le “squadre operative” - 24 ore su 24 – sono nella migliore delle ipotesi dimezzate rispetto a 5 anni prima. Anche inquesto Corpo la situazione del “parco automezzi” è grave, ma lo è ancor di più se aggiungiamo che al Personale non vengono più assicurate le attività di “mantenimento professionale”, che le molte specialità previste in un Corpo con così tante alte professionalità, è invece elemento essenziale per la qualità del Soccorso e per la Sicurezza sia degli Operatori che delle Persone soccorse. Operano in tutti contesti, in disastri ambientali e non, conmezzi, natanti, velivoli ed attrezzature spesso non in ordine con i previsti collaudi e dei permessi di conformità di legge necessari invece per il loro corretto uso.

Così come operano senza esitazione per poi attendere anche anni per essere pagati delle prestazioni di lavoro straordinario e delle missioni fuori Sede: attendiamo ancora il pagamento delle prestazioni rese in occasione dell'alluvione del fiume Serchio (dicembre 2009), emergenza sismica Abruzzo (tutto il 2010) e emergenza Internazionale del terremoto ad Haiti. Riaffiorano in questo periodo di crisi anche voci che nel passato ipotizzavano di privatizzazioni ed esternalizzazioni di alcuni servizi pubblici.

Non vorremmo che “nella confusione del momento” qualcuno pensasse di privatizzare anche la Sicurezza ed il Soccorso Pubblico, affidando magari a qualche strana associazione o ente diverso servizi essenziali per una Società come la nostra e per settori così importanti nella complessiva attività che questi Corpi svolgono in totale sinergia con le altre Forze di Polizia e Forze Armate. E' vero che la misura delle difficoltà in cui lo Stato costringe le Colleghe ed i Colleghi ad operare è veramente colma, così come il livello d'indignazione che queste Lavoratrici e Lavoratori vivono verso le Amministrazioni di appartenenza è alto, ma sappiano tutti che non staremo a guardare, non saremo spettatori passivi di scelte e decisioni sbagliate che in futuro si volessero adottare per questi Settori.

Per tutti questi motivi saremo pronti, in perfetta aderenza con la scelta annunciata dalla maggioranza delle OO.SS. rappresentative di tutti gli appartenenti alle Forze di Polizia e del Soccorso Pubblico, a mobilitarci contro decisioni sbagliate, con risposte che se necessario saranno eclatanti quanto determinate".

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