Riforma trasporto locale, pendolari preoccupati. Ceccobao 'salva' la Faentina

Il Comitato Pendolari: «Sarà una stangata o una riorganizzazione della linea? Penalizzati i pendolari di Figline, Incisa, Rignano? I sindaci del Valdarno e le Province sono stati informati dalla Regione?». L'assessore Ceccobao ne parla in aula.

Redazione Nove da Firenze
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21 luglio 2011 14:17
Riforma trasporto locale, pendolari preoccupati. Ceccobao 'salva' la Faentina

Riforma regionale del Trasporto pubblico locale: revisione della rete dei servizi e nuova governance. La notizia del prossimo taglio di 20 treni sulla linea lenta Firenze-Arezzo coglie di sorpresa il Comitato Pendolari Valdarno Direttissima. «Sarà una stangata o una riorganizzazione della linea? E quali conseguenze ci saranno per i pendolari del Valdarno?" Sono queste le preoccupazioni del portavoce del Comitato, Maurizio Da Re. «Mesi fa la Regione ipotizzò una 'rimodulazione' dei treni nel Valdarno, senza però indicare tempi e modalità, e adesso, d'improvviso, si viene a sapere di questi tagli, che potrebbero partire in autunno o con il nuovo orario ferroviario, da dicembre».

Secondo il portavoce del Comitato si dovrebbe trattare del taglio di circa 20 treni che partono da Firenze ai minuti 33 e da Arezzo agli 08 e che sono detti "semiveloci", perchè riducono i tempi di viaggio, in quanto non fermano, come gli altri, più lenti, alle stazioni di Firenze-Rovezzano e di Compiobbi. Ma quali ricadute sono possibili per i pendolari del Valdarno? «Si dovrebbero quasi dimezzare i treni sulla linea Lenta - ipotizza Da Re - perchè di 2 treni all'ora se ne farebbe uno. Una parte di questi treni tagliati circolano adesso negli orari della mattina con scarsa affluenza di viaggiatori - continua Da Re - ma altri sono della fascia oraria pendolare del pomeriggio, quando si rientra dal lavoro, e sono utilizzati soprattutto da pendolari delle stazioni di Figline, Incisa, Rignano, S.Ellero e Pontassieve».

Il portavoce del Comitato pone altre domande. «I treni rimasti saranno nuovi con carrozze più capienti e funzionanti o treni vecchi e inadeguati? Ci saranno davvero nuovi treni Vivalto a due piani per il Valdarno, in particolare sulla Direttissima, per ridurre gli attuali sovraffollamenti nelle ore di punta? E i sindaci del Valdarno e le Province di Firenze e Arezzo - conclude Da Re - sono stati informati dalla Regione di questi tagli e quale posizione intendono prendere?». “Il finanziamento per la Faentina viene confermato, così come viene confermata, ed è da apprezzare, la volontà di recupero e superamento degli attuali disagi”.

Così Monica Sgherri, capogruppo in Consiglio regionale della Federazione Sinistra-Verdi, ha accolto in aula, la risposta dell’assessore regionale ai trasporti, Luca Ceccobao, in merito all’interrogazione sulla linea ferroviaria Faentina. Apprezzamento, da parte di Monica Sgherri, anche “all’interlocuzione più rigida con Trenitalia al fine di ottenere il rispetto degli impegni sottoscritti. È necessaria una parola definitiva sulla Faentina – ha concluso la consigliera regionale – chiediamo che il Consiglio continui ad essere puntualmente informato su tempi e costi degli interventi”. Una interrogazione sulla Faentina è stata presentata anche da Marco Carraresi (Udc), che chiedeva “per quali ragioni non si sia indicata nelle priorità la richiesta di finanziamento di 31 milioni di euro” e se non si ritenga “eccessiva la spesa di un milione di euro per un generico studio di fattibilità”.

Si tratta di soldi, ha spiegato in aula Carraresi, che “risalgono ad un accordo del 1995 e che i vari governi hanno dimenticato. Ora è il momento di andare direttamente a progettare, le questioni in ballo non sono semplici e bisogna dare parole di certezza ai pendolari e a tutti coloro che utilizzano questa linea ferroviaria”. Da apprezzare, ha aggiunto Carraresi, “la buona notizia dell’acquisto di nuovo materiale rotabile”. L’assessore Ceccobao aveva infatti ripercorso in aula gli ultimi sviluppi sulla Faentina, il milione di euro stanziato per uno “studio di fattibilità per la riqualificazione”, importo giudicato “coerente in rapporto alle opere da realizzare”; il confronto in corso con Trenitalia (l’ultima riunione il 15 luglio) per concordare “aggiustamenti puntuali negli orari, nelle soste e negli incroci, per rendere più fluido il traffico su una linea che conta un solo binario e che sta registrando, per i pendolari del Mugello, picchi di ritardi intollerabili”.

E ancora, il nuovo treno in funzione da martedì 19 luglio sulla linea Borgo San Lorenzo-Pontassieve-Firenze e i tre nuovi treni che “viaggeranno da dicembre lungo la stessa tratta. Ora che arriveranno i primi nuovi convogli – ha aggiunto Ceccobao – è necessario che Trenitalia fornisca presto anche materiali adatti a circolare sulla linea Firenze-Borgo San Lorenzo via Vaglia, in modo da innalzare la qualità del servizio anche per questa tratta”. I 31 milioni di euro necessari per gli interventi da realizzare sono compresi, ha spiegato l’assessore regionale, “nell’importo di 282 milioni della tabella relativa all’art.2 dell’atto del 22 gennaio 2010 aggiuntivo all’intesa generale tra Governo e Regione Toscana.

Non esistono opere di serie A e di serie B, c’è solo la volontà di affrontare in modo concreto un problema storico della Toscana, l’ammodernamento non più rinviabile delle sue infrastrutture” Sul tema oggi pomeriggio, giovedì 21 luglio, confronto alle 17 presso la Sala Quattro Stagioni di Palazzo Medici Riccardi, su iniziativa del Pd metropolitano in collaborazione con il gruppo consiliare in Provincia di Firenze. Presente l'assessore provinciale ai Trasporti Stefano Giorgetti.

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