Tav, inaugurato il parco di Quinto

E' la prima delle tre aree a verde pubblico del Comune di Sesto che costituiscono una compensazione ambientale per il lungo intervento di costruzione delle gallerie della Tav nel territorio di questo comune

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 luglio 2011 19:28
Tav, inaugurato il parco di Quinto

Firenze – “L’alta velocità, che rende possibile per la Toscana di continuare a crescere, serve al sistema paese, ma serve anche la capacità di inserirla nell’ambiente. Il parco di Quinto inaugurato oggi compensa di un disagio e restituisce ai cittadini un’opera pubblica da utilizzare”. Lo ha affermato oggi l’assessore alle infrastrutture e trasporti della Regione Toscana Luca Ceccobao, intervenendo accanto al sindaco di Sesto fiorentino Gianni Gianassi al taglio del nastro del parco di Quinto, la prima delle tre aree a verde pubblico del Comune di Sesto che costituiscono una compensazione ambientale per il lungo intervento di costruzione delle gallerie della Tav nel territorio di questo comune.

Restano ancora da affidare alla città il “parco degli etruschi” e il “parco di isola”. “Il compito che abbiamo davanti è di procedere al completamento del nodo fiorentino – ha aggiunto l’assessore regionale – che consentirà entro il 2015 di andare in due ore e venti minuti da Roma a Milano. E ciò avverrà grazie anche ai nuovi treni più veloci che sono in corso di lavorazione nelle officine pistoiesi dell’Ansaldo-Breda, altro contributo toscano di prim’ordine alla costruzione di un paese più moderno”. Dopo il taglio del nastro sotto un sole cocente, l’apertura dello spazio pubblico di di 26.000 metri quadrati dedicato a Quinto, in omaggio al quartiere che più ha subito i disagi della presenza dei cantieri, non senza ricordare con unminuto di silenzio e con la voce della tromba i quattro lavoratori morti durante i lavori del tratto appenninico e sestese. L’assessore Ceccobao ha anche espresso il suo apprezzamento per “un’ottima e esemplare gestione di un passaggio difficile come quello dei lavori per l’Av e per la città ordinata e organizzata che oggi è Sesto fiorentino, col suo mix equilibrato di infrastrutture, attività manifatturiera e quartieri residenziali.

E il merito va alla capacità di governo dell’amministrazione, ma anche alla società civile, senza la cui partecipazione e coinvolgimento non si raggiungono risultati come questi. Un altro pezzo del puzzle che compone il grande corpo sociale che sa essere cittadino di questa regione”.

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