Piazza Ghiberti, esplode la pavimentazione, ma già nel Bando se ne parlava

Piazza Ghiberti è l'area realizzata sopra il parcheggio interrato che unisce via Paolieri con il Mercato di Sant'Ambrogio. Da alcune settimane sono presenti numerose transenne a delimitare un rigonfiamento del terreno.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 giugno 2011 10:27
Piazza Ghiberti, esplode la pavimentazione, ma già nel Bando se ne parlava

Abbiamo affrontato a più riprese il tema della piazza in oggetto, non perché vi sia un accanimento terapeutico verso Piazza Ghiberti, o Largo Annigoni (i cui confini di merito nessuno ha mai stabilito) ma perché si tratta di un'area importante, di una porta di ingresso al centro storico fiorentino usata spesso per manifestazioni e ritrovi, non da ultimo i festeggiamenti dei Comitati promotori per il raggiungimento del Quorum nella tornata referendaria. Da alcune settimane nella piazza, ancora totalmente priva di arredo urbano dopo più di 8 anni dalla sua realizzazione, sono comparse numerose transenne a delimitare una spaccatura nel terreno.

Le pietre sono letteralmente saltate come nella più classica delle rappresentazioni scolastiche di quella che gli scienziati definiscono "tettonica delle zolle" per rappresentare le placche terrestri in continuo movimento e che, per attrito, generano i terremoti. Non ci sono cartelli che indichino alcunché, occorre andare per ipotesi e non è da escludere che il terreno abbia subito un rigonfiamento a causa della pioggia, o per la rottura di un tubo che passa tra il tetto del parcheggio e la pavimentazione della piazza, probabile visto che sono la stessa cosa. Già nel Bando di Concorso pubblico, concluso da tempo immemore, progetto vinto ed assegnato al Gruppo Ferrara "Una metamorfosi Urbana 331" dell'architetto Guido Ferrara.

Selezionato dalla giuria "per la qualità complessiva dello spazio urbano anche nei suoi rapporti con l'intorno, per l'originalità e la molteplicità delle soluzioni architettoniche sul fronte sud della futura piazza e per la permeabilità funzionale della proposta sul fronte nord, per il mercato dei Ciompi, in rapporto alle attività già esistenti", ma mai realizzato, si parlava della pavimentazione. Abbiamo ritrovato il documento (presente in rete sul sito di ArchiToscana) in cui gli interessati, oltre 39 gli studi partecipanti, ponevano all'Amministrazione ed agli Uffici tecnici domande specifiche sui parametri da studiare per proporre i singoli progetti. Si trattava di realizzare un disegno di piazza creativo, funzionale ed urbanisticamente 'competitivo' ma soprattutto di prevedere lo spostamento del Mercato delle Pulci da piazza dei Ciompi a piazza Ghiberti attraverso la realizzazione di piccoli box o stand espositivi. La domanda più gettonata da parte degli architetti? Ovviamente "Quanto carico può reggere la pavimentazione?" ed a seguire "La pavimentazione è provvisoria o definitiva?".

Come a dire che chi se ne intende nota subito il punto debole di un sistema da analizzare. La risposta più frequente, per non dire l'unica: "Non abbiamo dati in merito". Rassicurante. Il che significa che il Bando si è svolto con la progettazione di spazi espositivi che avrebbero dovuto fare i conti con svariati imprevisti. Al tempo del Bando e della 'frenetica' Partecipazione, l'amministratore delegato di Firenze Parcheggi, Piero Certosi, che avrebbe dovuto finanziare il progetto per 2 milioni e mezzo di euro, teneva a specificare l'ottima realizzazione della base sulla quale lavorare "Abbiamo realizzato una piazza in cui sono già presenti i sottoservizi con tubature idriche ed elettriche pronte a servire eventuali elementi di arredo.

Sopra abbiamo predisposto una pavimentazione che potrebbe risultare provvisoria, possibile da rivedere in corso di progettazione". Insomma, da anni si cammina su dei tubi coperti da mattonelle. Poi i commercianti antiquari hanno risposto picche, il Mercato delle Pulci è in totale stato di degrado, la piazza è ancora da areddare, ma questa è storia di anormale amministrazione. L'attenzione adesso è concentrata su quelle transenne e sul pericolo che può esserci in tutta la piazza che necessita, forse, di una verifica (tardiva?) di stabilità. di Antonio Lenoci

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