Truffe a Prato, attenzione a chi bussa alla porta

Estra avverte: "Quando bussano alla porta per proporre un nuovo contratto fate attenzione". La Polizia Municipale di pontassieve dirama una apposita nota di avviso contro le truffe

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 giugno 2011 13:10
Truffe a Prato, attenzione a chi bussa alla porta

“Lo sa che Estra sta per chiudere?”, “Siamo di Estra adesso si è unita con Siena e stiamo cambiando la fatturazione: se vuol continuare a ricevere la bolletta da Prato così risparmia, basta che firmi questo foglio”, “Siamo di Estra, con l’aggregazione ci sarà un adeguamento delle tariffe, ma se vuol rimanere alle stesse condizioni può firmare questo foglio”. Sono questi gli argomenti falsi e inesatti usati più di frequente da venditori del gas di società concorrenti che bussano alla porta per proporre un nuovo contratto di fornitura del gas come emerge dalle 50 tra segnalazioni fatte direttamente a Estra e denunce alle autorità competenti dei clienti.

Casi all’ordine del giorno che vengono segnalati sempre più spesso in particolare dai pratesi. L’azienda invita quindi i clienti a valutare con molta attenzione le offerte relative a metano e energia elettrica e ricorda che si può recedere da un contratto, anche già firmato, senza alcuna spesa. Il personale Estra, inoltre, si presenta sempre con un tesserino di riconoscimento con foto e i nominativi dei venditori, che possono recarsi presso le abitazioni e i negozi, nominativi che sono regolarmente comunicati alle Questure di competenza. Per chiarimenti e informazioni basta chiamare il numero verde 800 532 932 o rivolgersi al “punto.clienti” di Prato (via Panziera, 20) aperto dal lunedì al giovedì dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 14 alle 17,30 e il venerdì dalle 8,30 alle 13,30.

L’elenco completo degli uffici al pubblico sul sito www.estraenergie.it. Ma le truffe sono all'ordine del giorno anche nel Comune di Pontassieve dove è la stessa Polizia Municipale a farsi carico di avvisare i cittadini. L'avvertimento è rivolto soprattutto agli esercenti di Pontassieve dopo i fatti accaduti alcuni giorni fa in un bar del centro storico. Il gestore del bar ha chiamato la Municipale riferendo che due donne, verosimilmente nomadi e in apparente stato di gravidanza, gli avevano sottratto una banconota da 50,00 € distraendolo con una banconota da 100,00 €, mostrata per pagare una consumazione di pochi spiccioli. Il furto è avvenuto con destrezza, basato sull'utilizzo di una banconota da 100,00 € per pagare una consumazione di poche decine di centesimi e favorito da una situazione di confusione e distrazione appositamente creata dalle due donne nella fase del resto.

"Una delle due donne - spiegano gli agenti - ha effettuato il pagamento con delle monete dopodiché si sono ambedue velocemente allontanate dal locale. Solo dopo il loro allontanamento l'esercente si è accorto che mancavano all'appello 50,00 euro, che erano parte del denaro preparato per fare il resto. Lo stesso provvedeva quindi a chiamare subito la Polizia Municipale, che raccolte le notizie necessarie, iniziava la ricerca delle due donne. Dopo circa mezz'ora le due donne venivano individuate in un'altra zona del capoluogo.

Le stesse, accompagnate al Comando, venivano riconosciute dal gestore del bar come le responsabili del furto da poco subito. Identificate, le due donne risultavano essere V.M.S. e C.D. rispettivamente di 21 e 25 anni, ambedue rumene e senza fissa dimora. Il gestore del bar presentava immediatamente querela al Comando di P.M. che procedeva poi a denunciare le due donne, a piede libero, all'Autorità Giudiziaria per furto con destrezza".

Notizie correlate
In evidenza