L’ex gasometro torna a nuova vita

L’ex gasometro di via dell'Anconella, vicino al Lungarno Santa Rosa, si avvia a una nuova vita e a diventare uno spazio polivalente. Lo studio di fattibilità prevede piscina, palestra, ristorante, spazio bambini e uffici

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 maggio 2011 18:02
L’ex gasometro torna a nuova vita

Firenze - L’ex gasometro di via dell'Anconella, vicino al Lungarno Santa Rosa, si avvia a una nuova vita e a diventare uno spazio polivalente che tiene conto della grande valenza culturale del manufatto, uno dei più importanti esempi di archeologia industriale di Firenze, ma che lo recupera coniugandolo con le esigenze della zona. Il sindaco Matteo Renzi ha presentato ieri sera, in un’assemblea al centro anziani organizzata in occasione dei Cento luoghi, lo studio di fattibilità messo a punto delle Belle arti del Comune che prevede che l’enorme cilindro abbandonato da anni diventi uno spazio pubblico con piscina, palestra, uffici, spazio giochi per bambini e un ristorante. L’insediamento dell'industria de gas nell’area risale a metà Ottocento, quando il Comune consegnò alla società Mongolfier Bodin un terreno per realizzarvi “officine per la produzione e distribuzione del gas illuminante”.

Tra gli impianti realizzati, il gasometro è architettonicamente il più qualificante e rappresentativo: aveva la funzione sia di serbatoio di compenso per il gas proveniente dalla centrale di produzione, sia di mantenimento dell'elemento gassoso entro appositi valori di pressione di esercizio nella rete di distribuzione, sia di garantire una giusta miscela dei vari componenti chimici del gas. Le crescenti esigenze portarono alla realizzazione di quattro gasometri. Successivamente le vecchie lanterne stradali vennero convertite per l’illuminazione con lampade a incandescenza e l’illuminazione a gas si estese per usi termici privati e pubblici oltre che per l’illuminazione privata dei negozi.

L’area venne via via smantellata e rimase un solo gasometro, quello attualmente esistente, che rimase in funzione fino agli anni settanta. Al momento, però, il manufatto risulta degradato e sostanzialmente abbandonato. Tra le particolarità della struttura, sono presenti 16 colonne in rocchi di lamiera chiodati, coronati da terminali a bulbo o fiaccola che richiamano l’antica funzione. Sottoterra, il serbatoio conteneva una vasca d’acqua profonda nove metri mentre a livello del suolo c’è un anello di muratura di quattro metri.

L’idea del Comune è quella di mantenerne le dimensioni e la valenza culturale originale, modificandone però l’interno in modo da adattarlo alle mutate esigenze del quartiere. In particolare, secondo quanto previsto dallo studio di fattibilità, nel gasometro verrebbero creati vari livelli, di cui due interrati. Sul primo livello, quello più in basso, verrebbe realizzata una vasca natatoria per famiglie, dalla capienza di oltre 800 metri quadrati. Risalendo, ci sarebbero spazi dedicati a uffici, una ludoteca e una palestra.

All’ultimo livello un ristorante, con vista straordinaria su Firenze. L’intenzione dell’amministrazione è quella di realizzare la struttura tramite il project financing. Entro l’anno potrebbe già essere individuato il soggetto promotore e nel 2012 potrebbe quindi esserci la gara. Il recupero del gasometro si inserisce in un progetto globale di riqualificazione dell’area del Lungarno Santa Rosa, in cui sono previsti interventi migliorativi tra l’altro per i giardini e per il centro anziani.

Notizie correlate
In evidenza