Firenze ¨C ¡°La legge che blocca le retribuzioni di tutti i dipendenti pubblici rischia di trasformarsi in un ince ntivo per i medici ad abbandonare il rapporto di esclusivit¨¤. Mi sembra opportuno affrontare la questione nell¡¯ambito della Commissione Salute e confrontare le situazioni delle diverse realt¨¤ regionali, per trovare una soluzione condivisa¡±. L¡¯assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia scrive una lettera all¡¯assessore del Veneto Luca Coletto, coordinatore della Commissione Salute, in cui esprime preoccupazione per le possibili conseguenze del DL 78/2010, poi convertito in legge 122/2010.
Sulla legge, la Conferenza delle Regioni ha approvato un documento ¡°Interpretazione delle disposizioni del decreto legge 31 maggio 2010, n.78, in materia di contenimento delle spese di personale delle amministrazioni pubbliche per i dipendenti delle Regioni e delle Province autonome e del Servizio sanitario nazionale, convertito nella legge 30 luglio 2010, n.122¡å. Nell¡¯interpretazione offerta dal documento della Conferenza delle Regioni, l¡¯indennit¨¤ di esclusivit¨¤ (che, in base al contratto del 2000, spetta a tutti quei medici che scelgono il rapporto di esclusivit¨¤ con il servizio sanitario pubblico: da 2.300 a 12.700 euro l¡¯anno, in base all¡¯anzianit¨¤, e 17.000 per i ¡°primari¡±) rischia di essere bloccata per tutti, medici e dirigenti sanitari, con la sola eccezione dei ¡°primari¡±.
¡°Il rischio ¨¨ che in questo modo vengano a crearsi disparit¨¤ di trattamento ¨C osserva l¡¯assessore Scaramuccia ¨C che di fatto possono incentivare l¡¯abbandono del rapporto esclusivo, cosa che sarebbe senza dubbio controproducente per il servizio pubblico. Per questo, invito la Commissione Salute a trovare un¡¯interpretazione che lasci l¡¯esclusivit¨¤ al di fuori del blocco, per qualsiasi fascia di medici¡±.