Il Centrosinistra verso il poker. Pochi i seggi ancora da scrutinare

L'affluenza è stata del 71%, in lieve calo rispetto a 5 anni fa. Ultime schede da scrutinare, in testa i c andidati del centrosinistra a Siena, Arezzo e Grosseto e nella Provincia di Lucca. Faenzi: “Creati i presupposti per invalidare le elezioni"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 maggio 2011 20:33
Il Centrosinistra verso il poker. Pochi i seggi ancora da scrutinare

Firenze – Si avvia alla conclusione lo scrutinio delle schede. In testa i candidati del centrosinistra: Ceccuzzi a Siena, Bonifazzi a Grosseto, Fanfani ad Arezzo e Baccelli a Lucca “Oggi abbiamo ottenuto un grande risultato che è quello dell’astensione. Abbiamo creato i presupposti per il ricorso amministrativo che presenteremo contro la lista di Mario Ferraro detto il mostro e per tornare presto a elezioni democratiche – ha dichiarato Monica Faenzi - . Ovviamente sarebbe stato meglio che non fosse stato superato il 50%, ma il risultato ottenuto è talmente irrisorio e ridicolo (appena 50 voti oltre il 50%) che ci induce ad andare avanti e non arrenderci.

Eravamo consapevoli che la battaglia sarebbe stata difficile e combattuta sul filo di lana, tuttavia il risultato politico è già stato raggiunto. La metà dei cittadini non è andata a votare. Giancarlo Farnetani non ha vinto, perché correva da solo. Io al loro posto non avrei corso. Vincere così significa solo voler gestire il potere, nient’altro. Chiederemo entro 30 giorni in sede amministrativa l’esclusione della lista di Ferraro, affetta da gravi irregolarità, e faremo decurtare il suo risultato dalla lista di centrosinistra riducendo così il quorum che così non supererà il 45%.

Siamo amareggiati per l’accaduto ma non possiamo dire di avere perso semplicemente perché non abbiamo corso, altrimenti sarebbe stato ancora il Pdl il partito prevalente. Un elezione bulgara dove solo l’astensione ha vinto, ovvero i nostri voti. Molti hanno pensato che non siamo stati in grado di presentare le liste, ma in verità siamo stati vittima di un inganno sul quale sta indagando la magistratura. Auguro buon lavoro al partito democratico nella consapevolezza che sarà un lavoro breve”.

Stefano Scaramelli, del Centrosinistra per Chiusi, è il nuovo sindaco. È stato eletto con il 58,27% dei voti validi. La lista civica di Giorgio Cioncoloni, Primavera di Chiusi, ha ottenuto il 27,39 per cento, mentre risultati analoghi hanno ottenuto le altre due liste: quella ufficiale del Pdl per Gaetano Gliatta sindaco ha ottenuto il 7.08, l’altra civica con un orientamento di centrodestra è al 7,26%. Ha votato il 74,80% degli aventi diritto. Le schede bianche sono state lo 0.93%, le nulle l’1,59%. Scaramelli ha fatto il pieno allo Scalo (tra il 50 e il 66.7% in quattro sezioni ) e nelle frazioni, con il 67,98% a Montevenere e mentre l’81,86% di Montallese.

I votanti di Cioncoloni si sono concentrati prevalentemente nel centro storico dove, nella sezione numero 1, è riuscito (245 voti pari al 49% contro 186, cioè il 37,20%) a superare Scaramelli, che pure ha raggiunto il 52,50% nell’altra sezione. Nei risultati delle varie zone del comune hanno sicuramente inciso posizioni di “campanile”, vista la rivalità tra le frazioni, e la connotazione bene o male che la lista civica, appoggiata da Rifondazione comunista, si è data nel rappresentare le esigenze del centro storico.

Gestri si complimenta con Cirri: “Risultato che premia l’impegno di governo. Rafforzeremo la collaborazione per la valorizzazione del territorio e del patrimonio etrusco” Prato – Complimenti pieni di cordialità da parte del presidente della Provincia, Lamberto Gestri, a Doriano Cirri, appena rieletto alla carica di primo cittadino di Carmignano. “Questa rielezione premia l’impegno di buon governo di Doriano Cirri e della sua giunta nel corso del mandato appena concluso - commenta Gestri – ma anche la credibilità e la serietà delle proposte per il futuro di Carmignano.

La stretta collaborazione tra Provincia e Comune per la valorizzazione del territorio e del prezioso patrimonio etrusco sarà rafforzata”. "E' un risultato straordinario per la provincia di Lucca che premia il buon lavoro di Stefano Baccelli e la solidità del Partito Democratico, che si conferma tra i più forti della Toscana. Un risultato ottenuto contro il più ampio schieramento possibile del centrodestra, ovvero con l'Udc, e contro un buon candidato come Gabriele Brunini". E' il commento a caldo del senatore Andrea Marcucci (Pd) sui risultati parziali del turno amministrativo per il rinnovo della Provincia di Lucca. "Da Lucca era cominciata l'ascesa del partito di Berlusconi nel 1998 e dalla stessa città si registra il suo inarrestabile declino -sostiene il parlamentare- una lezione amara anche per l'Udc che qui si è spesa per un'alleanza contro natura con il Pdl.

Il voto del 15 maggio ha invece confermato il peso del Partito Democratico in tutta la provincia, ed in modo particolare nella valle del Serchio, una forza che dovrà essere tenuta in considerazione anche a Firenze, per la sua capacità di attrarre il voto fondamentale dei moderati. Da questo punto di vista- prosegue Marcucci- è lusinghiero anche il risultato ottenuto da Giuliana Baudone e dal terzo polo, con i quali certamente sarà possibile cominciare un dialogo costruttivo sui problemi concreti della nostra area.

Ora bisognerà completare il lavoro, tornando a vincere nei Comuni di Lucca e Camaiore il prossimo anno e nel Comune di Viareggio, tra due anni". “Da Milano a Napoli, passando per la Toscana, il segnale inequivocabile di questa tornata elettorale è la sconfitta di Berlusconi e del centrodestra. Per noi di Idv, quello di oggi è un buon risultato, che evidenzia la progressiva capacità di Italia dei Valori di radicarsi sui territori”, spiega il Segretario Idv Toscana, on. Fabio Evangelisti.

“Siamo un partito giovane e, per questo, nei sette comuni toscani superiori ai 15mila abitanti potevamo contare, fino a oggi, su nessun eletto e su risultati da prefisso telefonico. A distanza di cinque anni dall’ultimo scrutinio comunale, invece, consolidiamo in maniera esponenziale la nostra presenza nelle principali amministrazioni toscane. Da zero virgola, ci consolidiamo in tutta la Toscana tra il 3% e il 6%. I risultati ottenuti in Provincia di Lucca, così come a Grosseto o a Cascina, rappresentano per Idv il miglior biglietto da visita.

La nostra battaglia per l’etica e la legalità ha toccato nervi scoperti, e i gravi episodi di intolleranza di cui siamo stati vittime in campagna elettorale ne sono la più palese testimonianza”. “Gli elettori hanno premiato il buon governo del centrosinistra”, aggiunge Evangelisti. “In ogni realtà della Toscana, infatti, noi di Idv siamo stati alleati con il Partito Democratico con l’intenzione di rafforzare la Coalizione Toscana Democratica, senza però mai rinunciare a portare il nostro contributo peculiare ai programmi del centrosinistra”. “Un risultato importate, dunque, il nostro – spiega Evangelisti – che dà merito alla volontà di dare un forte segno di discontinuità anche in Toscana.

Puntare sulle competenze e sui volti nuovi, promuovere in tutta la Regione il Codice Etico nato a Carmignano, fondare la campagna elettorale anzitutto sull’onestà, la trasparenza e l’etica è la cifra distintiva di Idv, che rivendichiamo con forza, e che, in questi tempi bui di berlusconismo, malaffare e annichilimento democratico, i cittadini hanno voluto premiare. Certo, la vera sfida inizia domani: con i referendum, innanzi tutto, ma anche con un rinnovato impegno che siamo chiamati a tradurre nei prossimi cinque anni all’interno dei consigli comunali e provinciali della Toscana”. “La Toscana – conclude Evangelisti – contribuisce al buon risultato che Italia dei Valori consegue a livello nazionale, a partire dall’ottima performance di Luigi De Magistris a Napoli”.

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