Ataf, Bonaccorsi contro i sindacati. Grassi e Romanelli al presidio notturno

Presidio Lavoratori Ataf. Grassi e Romanelli "Presenti ieri sera a solidarizzare con i lavoratori. Li ringraziamo per crederci e perche' non difendono interessi corporativi". Il presidente Bonaccorsi inveisce contro le cifre 'sbagliate'

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 maggio 2011 14:09
Ataf, Bonaccorsi contro i sindacati. Grassi e Romanelli al presidio notturno

Il presidente Filippo Bonaccorsi ha replicato ai sindacati affondando il colpo sulle presunte 'pedonalizzazioni facili' che sarebbero dannose per l'Azienda: “I dati di ipotetiche perdite di soldi che la pedonalizzazione porterebbe ad Ataf sono completamente campati in aria e sono solo un modo furbino per prendere l’attenzione dei giornali – dichiara il presidente di Ataf, Filippo Bonaccorsi - invece, questa annunciata è una pedonalizzazione pro trasporto pubblico. Anche al tempo della pedonalizzazione del Duomo, il solito sindacato, che era lo stesso contrario a far salire le mamme con i passeggini aperti sui bus, sparò numeri a casaccio di perdite vertiginose nei conti e disastroso calo dei passeggeri.

Invece nel 2010 abbiamo aumentato i passeggeri del 3% rispetto al 2009 e sempre nel 2010 abbiamo chiuso il bilancio in pareggio, cosa che non accadeva da 58 anni. Dei numeri detti non ce n’è uno giusto: chi sbaglia in modo così clamoroso il prezzo dell’abbonamento annuale Ataf (che è di 310 euro e non di 400) dovrebbe stare un po’ più in azienda e un po’ meno a godere dei permessi sindacali. Inoltre, la perdita di 12 milioni di euro è stata accumulata nelle gestioni precedenti alla mia.

La verità è che i sindacati vogliono distogliere l’attenzione dal motivo per cui sono contrari a rimettere il bigliettaio su alcune linee e ad aumentare i controllori, come anche alla riduzione dei permessi sindacali. Ma i numeri inventati, come le bugie, hanno le gambe corte, anzi cortissime”. "Ieri sera siamo stati presenti al Presidio dei lavoratori Ataf in Viale dei Mille, ed aderiremo allo sciopero del 23 Maggio prossimo" - lo dichiarano il Consigliere Comunale Spini per Firenze Tommaso Grassi e il Consigliere Regionale FdS/Verdi Mauro Romanelli . "Ci sentiamo di ringraziare questi lavoratori che sottraggono tempo alla propria vita privata e alle proprie famiglie, e che dimostrano attaccamento all'azienda e agli interessi collettivi" - proseguono i due Consiglieri - "infatti non si battono per motivi corporativi, aumenti di paga, o garanzie personali, ma per difendere un bene comune" "Apprezziamo moltissimo anche la loro voglia di battersi e di non darsi per vinti, pur di fronte ad un avversario molto forte ed arrogante, che procede per colpi di mano, addirittura con atti realizzati senza passaggi in Consiglio Comunale, in dispregio anche della propria maggioranza, che ne risulta ridicolizzata".

"Un avversario ideologico - concludono Grassi e Romanelli - che nonostante la presenza di alternative proposte dai Sindacati stessi, come la costituzione di un'azienda unica Trasporto-Parcheggi-Rimozione, e di un bilancio in pareggio, tira diritto senza ascoltare nessuno, a nostro parere, più che per necessità reale, per la volontà di dare segnali ai grandi gruppi economici, e preparare il lancio nazionale della carriera politica del Sindaco" "Pieno sostegno ai dipendenti Ataf che in questi giorni si stanno mobilitando contro la divisione dell'azienda in due società e contro la vendita di quote ai privati" .

Questa la dichiarazione di Ornella De Zordo, capogruppo di perUnaltracittà, che aggiunge: " E' proprio perché si preoccupano del futuro dell'azienda che i lavoratori si stanno mobilitando con un presidio permanente di 2 giorni sotto la sede di viale de'Mille e annunciano uno sciopero di 24 ore per il 23 maggio. Denunciano l'assenza di un piano industriale e di una strategia dei vertici aziendali che stanno andando contro la decisione regionale di un'azienda unica del trasporto pubblico regionale.

Siamo pronti a sostenere le loro istanze in Consiglio comunale e ci associamo alla loro preoccupazione e alle loro richieste, contrari - come hanno scritto nei loro striscioni - a (s)vendere Ataf per fare cassa."

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