Tav, pro e contro della realizzazione, parola ai geologi

I Geologi della Toscana a convegno per informare la cittadinanza su pro e contro della realizzazione di tunnel a Firenze. Il dibattito, aperto anche ai cittadini e alle Associazioni di categoria, servirà a sciogliere alcuni nodi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 maggio 2011 12:15
Tav, pro e contro della realizzazione, parola ai geologi

Si torna a parlare della TAV e questa volta i protagonisti del dibattito sono alcune tra le voci più autorevoli in materia, i Geologi. Scienziati, tecnici, profondi conoscitori del territorio, si ritroveranno al centro di un incontro aperto non solo agli addetti al settore ma anche a quella parte della cittadinanza interessata all’argomento. L’appuntamento è per venerdì 13 maggio dalle ore 15 all’Istituto Agronomico per l’Oltremare (Via Antonio Cocchi, 4 - Firenze), sede tra le più indicate per trattare problematiche legate allo sviluppo tecnologico e scientifico e agli effetti ambientali delle attività umane.

L’obiettivo del convegno “La realizzazione di Tunnel in ambiente urbano. Esperienze a confronto” promosso dall’Ordine dei Geologi della Toscana, è discutere dati, informazioni ed elementi di valutazione sulla realizzazione di tali infrastrutture all’interno delle città. Fondamentali risulteranno i confronti con altre esperienze a livello nazionale (Torino, Napoli) ed europeo, una su tutte la Germania che, unendo Francoforte a Parigi in meno di quattro ore, fornisce un esempio di ammodernamento della rete ferroviaria del tutto sostenibile.

Apre la giornata l’intervento di Maria Teresa Fagioli, Presidente dell’Ordine dei Geologi della Toscana, cui seguiranno quelli di vari specialisti ed accademici pronti a fare luce, in particolare, sulla situazione fiorentina. “Il sottoattraversamento di Firenze per l’AV – anticipa la Fagioli - è un progetto che ha preoccupato molto i geologi, i quali conoscendo le caratteristiche geologiche, idrogeologiche e geotecniche del sottosuolo della città sanno bene che i danni al patrimonio edilizio, soprattutto artistico e storico, potrebbero essere seri anche per minime carenze della conoscenza del sottosuolo o delle specifiche procedure necessarie a mitigare possibili criticità di cantiere”. Ciò su cui maggiormente insisterà la categoria dunque, sarà la necessità di arrivare quanto prima ad una valutazione del rischio che, ammette sempre il Presidente – “a quanto è dato di conoscere dai media non risulta esser stato adeguatamente approfondito”.

La diffusa preoccupazione di cui si sono fatti portavoce nel tempo i vari comitati cittadini sarà il punto di partenza per affrontare la scarsità di informazione di carattere tecnico cui sarebbero state tenute le varie parti in gioco nell’avanzamento dei lavori. L’incontro, lungi dal rappresentare una polemica politica sul balletto delle responsabilità, verterà – dati alla mano - su pro e contro degli scavi nel capoluogo toscano. Dalle ore 17 avrà inizio una tavola rotonda moderata da Mauro Chessa, Presidente della Fondazione dei Geologi della Toscana cui sono invitati Ivan Cicconi, Direttore dell’Associazione Nazionale delle Regioni ITACA (Istituto per la Trasparenza degli Appalti e la Compatibilità Ambientale), Vittorio D’Oriano, Vicepresidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, Giovanni Pranzini, membro del Comitato Tecnico dell'Autorità di Bacino del Fiume Arno in qualità di esperto della Regione Toscana, e naturalmente le Associazioni di categoria e la cittadinanza tutta.

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