Gli sbarchi dei 'clandestini' in un docu-fiction

Il documentario sarà presentato all’Asev giovedì 14 aprile il video “Goor”: aprirà un cineforum di forte attualità

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 aprile 2011 21:26
Gli sbarchi dei 'clandestini' in un docu-fiction

Empoli - Una serata di grande attualità ad ingresso gratuito, dedicata al tema dell’immigrazione è in programma per giovedì 14 aprile alle 21 nella Sala Conferenze dell’ASEV Agenzia per lo Sviluppo Empolese Valdelsa in Via delle Fiascaie, 12 a Empoli, dove si terrà la proiezione del documentario Goor. Goor (che in lingua wolof significa uomo) è un video di 62 minuti, di docu-fiction, interamente realizzato da un gruppo di giovani, in parte ragazzi stranieri, in parte studenti dell'Università degli Studi di Catania, nell'ambito del progetto "Passaggi in immagine", finanziato dal Ministero dell’Interno con il Fondo Europeo per l’Integrazione di Cittadini di Paesi Terzi. Si tratta di un video che tratta del tema degli sbarchi dei cosiddetti "clandestini" sulle coste siciliane, di come i media trattano, distorcendolo, l'argomento, con molti interviste a immigrati (i ragazzi che hanno fatto parte del progetto) che raccontano la loro esperienza e si raccontano. Venti immigrati.

Una barca alla deriva, a motore spento. Unico suono il rumore del mare. E il respiro degli uomini. Mare e uomini e sole, nient’altro. Non c’è più acqua da bere e Ousmane sta male. Ha i brividi, suda, è freddo. Sta morendo. Bisogna decidere se tenerlo o buttarlo giù. Bisogna decidere se dargli la sua razione d’acqua da bere o lasciarlo spegnere. Era un amico Ousmane. Ma ormai è spacciato e la sua acqua da bere può servire a tutti gli altri. Bisogna decidere. Questo è il nodo tragico di goor.

Da questo viluppo di emozioni, di religione, di sentimenti, di politica, di etica, di storia e identità nasce un tentativo di rappresentazione, il progetto di un film. Un film che però non riesce a raccontare una storia così complicata, un nodo così aggrovigliato e complesso. E si ferma a riflettere. Autori, tecnici e attori si chiedono: possiamo raccontare la nostra verità? Possiamo essere sinceri? E come? Intanto siamo fermi in mezzo al Mediterraneo. In mezzo a quest’infinito panico di sole e di acqua salata.

Che è stato il centro del mondo, che è stato il centro della cultura umana. La serata si aprirà con un saluto di Carlo Tempesti, Sindaco di Cerreto Guidi e delegato all’Immigrazione per il Circondario Empolese Valdelsa, e al termine del documentario il dibattito si animerà grazie agli interventi di Giuseppe Faso, Centro Interculturale Empolese Valdelsa, Alessandro De Filippo, regista del film e Alioune Badara Gueye, mediatore culturale. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare all’evento. Il sito del progetto è: http://www.flett.unict.it/externals/goor/ Trailer ufficiale: http://vimeo.com/7774871

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