Su componenti del Maggio tracce di Cesio 137

Nuovi test sono stati compiuti su 9 persone che facevano parte del gruppo del Maggio Musicale in Giappone. Gli esami sono stati compiuti nei laboratori dell'Enea di Roma

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 marzo 2011 20:15
Su componenti del Maggio tracce di Cesio 137

Firenze - Nei giorni scorsi 9 persone che facevano parte del Maggio musicale fiorentino in tournee in Giappone nei giorni del terremoto si sono sottoposte a specifiche analisi nei laboratori dell'Enea di Roma. Su alcune, sono state riscontrate tracce di Cesio 137 definite 'modeste'. Le nove persone hanno eseguito anche ulteriori esami delle urine dopo quelle effettuate a Firenze. Definisce 'inquietanti' le testimonianze dirette dei lavoratori del Maggio, Ornella De Zordo. “Dovrà rassegnarsi il sindaco Renzi che non voleva più parlare del Maggio a Tokyo in Consiglio Comunale.

Se ne dovrà riparlare, invece, visti gli esiti della prima audizione della Commissione Controllo dove questa mattina hanno dato testimonianza alcuni di coloro che hanno vissuto in prima persona la vicenda del terremoto e le sue conseguenze. E meno male che abbiamo sentito dire che tutto era stato fatto al meglio”. “Pacate ma inquietanti le voci che hanno ricostruito come i lavoratori del Maggio hanno vissuto i giorni seguenti la prima scossa – ha continuato De Zordo -. Si è confermato quanto già contenuto nelle testimonianze precedenti, anzi, sono emersi ancora di più l'incapacità della direzione a gestire la situazione e la sua sottovalutazione dei rischi, le pressioni della sovrintendente Colombo per far rimanere in Giappone chi chiedeva di tornare a casa (150 firme ignorate), le ambiguità nelle informazioni fornite a lavoratori e lavoratrici che si sono sentiti ostaggio di una strategia aziendale che ha subordinato la sicurezza delle persone a giustificazioni economiche e di immagine.

Quando abbiamo detto queste cose qualcuno ci ha tacciato di allarmismo o peggio”. “In seguito ai tragici avvenimenti” avvenuti lo scorso 11 marzo in Giappone che hanno coinvolto l’intera popolazione e lo staff della Fondazione del Maggio Musicale Fiorentino che da poco era presente in tourneè in terra orientale, il gruppo Sinistra ecologia e libertà della Provincia di Firenze, con il consigliere Riccardo Lazzerini, chiede “un percorso di trasparenza in merito ai fatti avvenuti".

"Prendiamo atto - spiega Lazzerini - che a seguito del devastante terremoto, il conseguente tsunami ha provocato effetti irrimediabili alla centrale nucleare di Fukushima, causando fughe radioattive che hanno investito la popolazione; i nostri concittadini non sono stati immuni all’esposizione radioattiva”. Come già dichiarato all’indomani degli avvenimenti, il gruppo Sel “ritiene grave il ritardo con il quale non si è provveduto all’immediato rimpatrio dei nostri concittadini: per questo motivo riteniamo fondamentale che sia avviato un percorso di trasparenza sui fatti avvenuti e per questo motivo chiediamo al rappresentante della Provincia nel Consiglio di Amministrazione della Fondazione del Maggio, professor Mario Primicerio, di relazionare al Consiglio Provinciale in merito ai fatti”.

Sel chiede anche la copia degli atti e dei contratti firmati tra la Fondazione e gli Enti Giapponesi. Alcuni dei lavoratori del Maggio Fiorentino, “dopo aver subito una dose di radiazioni, con minacce di licenziamento, al rientro non hanno trovato gli stipendi mentre la tournée la prosegue in India. E' l'ennesima goccia che fa traboccare il vaso”, denunciano i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi, che hanno presentato una domanda d'attualità. Per gli esponenti di Rifondazione siamo davanti a “una gestione che non rispetta oltre i diritti sindacali anche quelli contrattuali.

In modo opportuno è stata evidenziata la situazione paradossale per cui, oltre agli orari e ritmi stressanti, i lavoratori sono costretti a fare gli straordinari per garantire il programma delle rappresentazioni”. Calò e Verdi chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e alla Giunta di “riferire sulla situazione del Maggio Musicale nel contesto degli avvenimenti che lo hanno coinvolto e che l’Amministrazione Provinciale si è più volte assunta nel corso delle passate vertenze in riferimento alla mancanza degli obblighi contrattuali”.

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