Rientrati dal Giappone, esami aggiuntivi. Primi risultati

Almeno 80 i contaminati da iodio 131 al rientro dal Giappone, 108 le persone che sono state controllate all'ospedale di Careggi. Proseguono, alle Unità di Fisica sanitaria degli ospedali di Careggi e di Pisa, gli esami dei campioni prelevati

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 marzo 2011 12:34
Rientrati dal Giappone, esami aggiuntivi. Primi risultati

Firenze - Almeno 80 i contaminati da iodio 131 al rientro dal Giappone, 108 le persone che sono state controllate all'ospedale di Careggi. La maggior parte dei contaminati fa parte del gruppo del Maggio musicale fiorentino rimasto bloccato a Tokyo. Le percentuali dell'elemento ritrovate nelle urine non sono a rischio della salute, ma sono comunque significative di uno stato di allarme che persiste nel paese nipponico. Proseguono, alle Unità di Fisica sanitaria degli ospedali di Careggi e di Pisa, gli esami dei campioni prelevati alle persone rientrate dal Giappone nei giorni scorsi.

A Careggi sono stati esaminati 50 nuovi campioni di urine (dei 58 arrivati ieri sera): in 12 campioni non sono state riscontrate tracce di iodio 131, mentre deboli tracce sono state riscontrate in 38 campioni. A Pisa sono 10, in tutto, i campioni di urine misurate: ieri 2 campioni erano risultati positivi. Degli altri 8 campioni esaminati oggi, in 3 non è presente nessuna traccia di iodio 131, mentre debolissime tracce sono state riscontrate negli altri 5 campioni. A Fukushima è stato avvistato nuovamente del fumo sollevarsi dalla centrale i cui reattori sarebbero stati nuovamente assicurati alla rete elettrica generale.

Resta il reattore numero 3 quello con la situazione maggiormente preoccupante, ma secondo il primo ministro la soluzione è in corso. Si parla già di ricostruzione. Gli esperti intanto hanno potuto analizzare gli alimenti ed è stata bloccata la commercializzazione del latte e dei vegetali che sarebbero andati oltre la zona rossa di sicurezza. Il governo giapponese ha decisio di vietare la distribuzione di latte e di vegetali in quattro prefetture. La misura è stata presa perchè in alcuni prodotti alimentari, provenienti dalle zone attigue alla centrale di Fukushima, è stata rilevata la presenza di raioattività. Il portavoce governativo Yukio Edano, ha precisato che le tracce radioattive "non sono in quantità tali da provocare danni alla salute".

Anche per l'acqua non ci sarebbe pericolo ma.. "ma è meglio non berla se ci sono alternative" dichiara sempre il portavoce nipponico. Una delimitazione, quella dei 20 km, che secondo l'Agenzia inviata sul posto sarebbe da considerare insufficiente. Gli Stati Uniti avevano a tal riguardo invitato il proprio personale, giunto sul posto dopo alcuni giorni, a mantenersi ad una distanza 4 volte superiore ai 20 km prospettati dalle autorità giapponesi. Alle persone che si sono presentate a Careggi sono stati proposti esami aggiuntivi, per capire se il livello d i iodio 131 sta calando, e con quale velocità.

E’ una misura di sicurezza ulteriore applicata dai tecnici di Careggi. E’ quanto spiegano dal Laboratorio di radiometria di Careggi, rispetto alla richiesta fatta a quanti si sono presentati per gli accertamenti, di ripetere una seconda volta l’esame delle urine a distanza di una settimana. “Se faccio una sola raccolta di urine delle 24 ore – chiarisce ulteriormente il dottor Cesare Gori, direttore della fisica sanitaria di Careggi – conosco la quantità di iodio 131 in quel momento.

Se la ripeto a distanza di una settimana, posso confrontare e vedere di quanto si è ridotta la quantità di iodio 131. Per questo, a tutti quelli che si sono presentati da noi, abbiamo chiesto un secondo campionamento delle urine delle 24 ore dopo una settimana”. Negli ultimi giorni, il Laboratorio di radiometria di Careggi ha lavorato ininterrottamente, 2 4 ore su 24, per esaminare tutti i campioni nel più breve tempo possibile. “Tutte le persone – precisa il direttore sanitario Valter Giovannini – sono state informate prima che i dati, ovviamente anonimi, venissero diffusi ai mezzi di informazione”. Questi, al momento, i dati aggiornati: a ieri, i campioni esaminati erano complessivamente 108 (92 del Maggio, 16 di altri cittadini).

I campioni in cui sono risultate tracce rilevabili di iodio 131 sono 94 (80 del Maggio, 14 di altri cittadini). Oggi sono sotto esame ulteriori 56 campioni, i cui risultati si conosceranno domani. A Pisa, i campioni esaminati sono stati 10. In due campioni sono stati riscontrate tracce debolissime di iodio 131. Degli altri 8, si conosceranno i risultati domani.

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