A Prato tirocini e indennità per chi ha chiuso l'azienda

Al via il 'Progetto artigianato', iniziativa unica in Italia, per chi ha chiuso l’azienda. Gestri e Giorgi: “Tirocini con indennità di 670 euro per un massimo di sei mesi ma anche interventi per chi vuol tornare a fare impresa”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 marzo 2011 20:20
A Prato tirocini e indennità per chi ha chiuso l'azienda

Prato - L’impegno preso dalla Provincia al Tavolo di distretto viene onorato: sono state messe a punto misure speciali anche per gli artigiani che sono stati costretti dalla grande crisi a chiudere le loro aziende tra il 2008 e il 2010. Questa mattina il presidente Lamberto Gestri e la vicepresidente Ambra Giorgi, con Luca Giusti e Anselmo Potenza presidenti di Confartigianato e Cna, hanno presentato il pacchetto studiato proprio per gli artigiani insieme alle loro associazioni. “Siamo soddisfatti perché diamo concretezza a una promessa.

La filosofia è quella di sostenere chi è stato costretto a chiudere ma anche di dare una mano a chi vuole ricominciare”, ha messo in evidenza il presidente Gestri. “Per il Progetto locale di riconversione professionale e reinserimento lavorativo di imprenditori e collaboratori familiari fuoriusciti dal settore dell’artigianato la Provincia mette a disposizione 500 mila euro del Fondo sociale europeo – ha spiegato Ambra Giorgi - 400 mila sono destinati agli artigiani per tirocini e servizi, altri 100 mila saranno impiegati per la gestione del progetto e l’accompagnamento dei partecipanti sui nuovi percorsi di lavoro”.

I presidenti Potenza e Giusti hanno sottolineato “che si tratta della prima ed unica esperienza su misura per gli ex artigiani a livello nazionale”. “E’ una risposta concreta alla crisi e un riconoscimento al sistema delle microimprese”. Il progetto – risultato della forte collaborazione tra Provincia, Cna e Confartigianato - è articolato e prevede, oltre a tirocini con indennità, anche la possibilità di tornare a fare impresa. In primo luogo viene attivata una fase di orientamento per mettere a punto un piano di azione individuale.

Poi si aprono due strade. La prima è quella di attivare esperienze di lavoro con tirocinio in aziende o attività di utilità collettiva (nei Comuni o altre istituzioni pubbliche o private, imprese, aziende private, cooperative sociali, aziende partecipate, associazioni no profit, Società della salute, pro loco, etc.). In questo caso si interviene per il reinserimento al lavoro o per l’accompagnamento alla pensione ed è prevista l’erogazione di una indennità di frequenza mensile di 670 euro per un periodo massimo di sei mesi.

L’altra porta che il Progetto artigianato apre è quella, appunto, di tornare a fare impresa. Sono previsti interventi molto concreti di sostegno alla creazione d’impresa. In questo caso vengono forniti servizi reali: consulenze tecniche in materia fiscale e gestionale, di marketing e sicurezza, oltre a interventi formativi e formativi. Il Progetto è destinato, come detto, a imprenditori artigiani e collaboratori familiari. I requisiti per partecipare sono i seguenti: essere stati titolari di imprese, iscritte all’albo artigiani, cessate nel periodo compreso tra il primo gennaio 2008 e il 31 dicembre 2010, e al contempo essere disoccupati privi di qualsiasi impiego ed essere iscritti ai servizi per l’impiego della Provincia di Prato. A giorni la Provincia pubblicherà due avvisi.

Il primo per la presentazione delle domande di adesione al progetto da parte degli artigiani e dei collaboratori familiari. Il secondo destinato ai soggetti che si candideranno a gestire il progetto, accompagnando gli ex imprenditori su nuovi percorsi di lavoro.

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