Le aziende guidate dalle donne tengono meglio la crisi

A Firenze una tavola rotonda promossa da Unioncamere Toscana ha evidenziato come siano aumentate del 2.6% le imprese al femminile

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 marzo 2011 20:53
Le aziende guidate dalle donne tengono meglio la crisi

Firenze – Le imprese femminili sono aumentate del 2.6% (in assoluto +2.459 unità) e hanno retto meglio alla crisi rispetto a quelle maschili che sono diminuite dello 0.4%, per una perdita di 1.136 unità. Al 30 giugno 2010 le imprese femminili della Toscana ammontano a 98.660 unità e rappresentano il 23.7% del totale delle imprese pari a 415.930 unità, nella nostra regione quasi un’impresa su quattro è guidata da donne. Da segnalare che la crescita del complessivo tessuto imprenditoriale toscano (+0.3% in totale), dal 30 giugno 2009 al 30 giugno 2010, è interamente riconducibile all’imprenditoria femminile che è riuscita ad espandersi.

Dal confronto con le altre regioni italiane, la Toscana risulta al terzo posto in termini di tasso di crescita dell’imprenditoria femminile, preceduta solo da Lazio (+5.0%) e Lombardia (+2.8%). E’ ciò che emerge dai dati elaborati dall’Osservatorio sulle Imprese Femminili di Unioncamere Toscana, in collaborazione con la Regione Toscana relativi al I semestre 2010. La fotografia è stata scattata oggi a Firenze nella giornata dedicata alla Festa della Donna, nell’ambito della tavola rotonda “Creatività, determinazione e cultura d'impresa in case histories femminili di successo” organizzata da Regione Toscana e Unioncamere Toscana.

Nella classifica provinciale Prato segna un ottimo +5.5%, seguono le province di Lucca, Massa Carrara, Pisa, Firenze, Arezzo e Siena che, a distanza dalla prima, crescono fra il +2.2% ed il +2.8% ed, infine, le province di Pistoia, Livorno e Grosseto con tassi più contenuti fra il +1.4% ed il +1.6%. Riguardo ai settori di attività economica crescono le imprese femminili nel settore delle costruzioni (+7.3%, in termini assoluti +285 unità), molto bene anche il settore delle attività immobiliari (+4.6% pari a 286 unità), il settore turistico (+3.4% pari a 311 unità in più).

Positivo, ed in controtendenza rispetto all’imprenditoria non femminile, il commercio che si mantiene ampiamente uno dei settori a maggior concentrazione di imprese femminili (27.700 aziende) con una crescita nell’ultimo anno di +1.9%, pari a +524 unità. Anche le attività manifatturiere segnalano una crescita in ambito femminile (+2.4% pari a 288 unità) che si contrappone al calo delle imprese non femminili (-2.4%). La crescita maggiore dell’imprenditoria femminile in Toscana vede protagoniste le donne extracomunitarie (+7.7%, in assoluto + 761 unità), in particolare le cinesi (+11.2%, in assoluto + 407 unità), che da sole rappresentano ben il 37.8% delle extracomunitarie ed 25.4% delle straniere con cariche in imprese toscane.

Seguono le albanesi (+13.8%, il valore assoluto + 53 unità) e le marocchine (+15%, in assoluto +55 unità). Le imprenditrici comunitarie sono cresciute del +5.4% (+269 unità), soprattutto grazie alle romene (+ 19.2% in assoluto + 222 unità) e alle polacche (+6.3%, in assoluto + 24 unità). In Toscana, l’impegno di Regione e Unioncamere Toscana sta producendo risultati importanti nella crescita dell’imprenditoria rosa soprattutto grazie a interventi di supporto specifici incentrati su metodologie didattiche nuove.

L’iniziativa “Busy-Ness Women”, che oggi conclude la sua quarta edizione consecutiva, ne è la conferma: il percorso formativo imprenditoriale, basato sulla metodologia del mentoring, vede infatti lavorare fianco a fianco imprenditrici affermate (mentor) e imprenditrici esordienti (mentee) che desiderano realizzare ex novo la loro idea di impresa. “Le imprese guidate dalle donne sono oggi un importante serbatoio di sviluppo – ha detto l’assessore regionale al welfare e alle pari opportunità Salvatore Allocca – ed è giusto e necessario che le donne e le imprenditrici siano consapevoli del loro ruolo di protagoniste dell’economia e della società.

Come Regione ci stiamo muovendo per cercare di fronteggiare i tagli del governo al welfare e stiamo portando avanti iniziati ve per conciliare tempi di vita e di lavoro, ma vogliamo anche aumentare nelle donne la consapevolezza del loro ruolo, che non è quello di supplenti dello stato sociale. Il progetto Busy-ness woman, che mette a confronto imprenditrici esperte con aspiranti imprenditrici, va in questa direzione perchè mette insieme il coraggio di chi vuol iniziare con l’esperienza di manager di successo”. Per Carlo Longo, Presidente della Camera di Commercio di Prato con delega Unioncamere Toscana per l’imprenditoria e la formazione “L’incontro di oggi vuol essere un approfondimento su quanto le caratteristiche, determinazione, entusiasmo, passione siano state importanti per il successo delle imprenditrici, nella consapevolezza, tuttavia, che queste doti, se non valorizzate, da sole non sono sufficienti per affermarsi e che una formazione adeguata è indispensabile, se non addirittura decisiva, nella realizzazione e nell’accrescimento della propria idea di business.

Da questa riflessione ne consegue che il Sistema camerale, insieme al suo partner storico, la Regione Toscana, continueranno, in modo ancora più convinto, a fare la propria parte, prova ne è che già per quest’anno è in cantiere una nuova edizione di “Busy Ness Women”. Sempre nell’ambito del Protocollo di Intesa sottoscritto con la Regione Toscana, saranno a breve attivate due nuove piattaforme telematiche, la prima specifica per l’orientamento all’imprenditorialità, la seconda, rivolta ad imprenditrici già attive avente l’obiettivo, grazie all’uso di questo Business Network, di dare nuove opportunità per conoscersi meglio, sviluppare le potenzialità più utili a cooperare ed attivare sinergie in una prospettiva di crescita per le rispettive aziende”.

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