Pedaggio, il Tar del Lazio dà ragione alla Provincia di Siena

Accolto il ricorso dell’ente contro il Dpcm del 25 giugno 2010, ma la battaglia per la Siena–Firenze va avanti Sabato 12 marzo il presidente Simone Bezzini sarà al fianco dei trasportatori di Assotir

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 marzo 2011 14:00
Pedaggio, il Tar del Lazio dà ragione alla Provincia di Siena

Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso della Provincia di Siena al Dpcm del 25 giugno 2010 con il quale erano state individuati, per il territorio provinciale, i raccordi autostradali Siena-Firenze e Bettolle-Perugia quali tratti di strada da sottoporre a pedaggio e le stazioni di Firenze–Certosa e Valdichiana- Bettolle, dell’Autostrada A1, quali stazioni di esazione. Accolti tutti i motivi di ricorso della Provincia. Con la sentenza 2088/2010, depositata l’8 marzo, il Tar ha accolto tutti i motivi di ricorso avanzati dalla Provincia di Siena, riconoscendo la legittimazione dell’ente ad agire per la tutela dell’interesse dei cittadini del proprio territorio.

Il decreto governativo, secondo i giudici, avrebbe imposto a tutti gli automobilisti, a prescindere dall’effettivo utilizzo delle due infrastrutture viarie, il pagamento del pedaggio per il solo passaggio dai Caselli autostradali di Firenze-Certosa e Valdichiana-Bettolle. Secondo i giudici ammnistrativi è poi fondato anche l’ulteriore motivo di ricorso dell’amministrazione provinciale senese secondo cui il decreto impugnato è stato adottato in violazione delle norme comunitarie che si basano sul principio fondamentale per cui il pedaggio deve essere basato sulla distanza percorsa e sul tipo di autoveicolo utilizzato.

Accogliendo il ricorso, il Tar ha anche condannato Anas e la Presidenza del consiglio dei Ministro al pagamento delle spese di giudizio in favore della Provincia di Siena. Soddisfazione per la sentenza, ma la battaglia continua. “La sentenza del Tar - commenta il presidente della Provincia di Siena, Simone Bezzini - conferma come tutta la partita sull’introduzione dei pedaggi sia stata gestita dal governo con estrema superficialità e approssimazione. L’accoglimento del ricorso è un successo per questa amministrazione, perché legittima la bontà della nostra battaglia in difesa di cittadini e imprese, ma sappiamo che non farà venir meno la possibilità di introdurre il pedaggio a partire dal 1 maggio.

Nelle prossime settimane, infatti, dovrebbe essere emanato un decreto del presidente del consiglio dei Ministri con cui saranno stabiliti criteri e modalità per l’applicazione dei pedaggi sui raccordi autostradali in gestione diretta Anas. Intanto, questa Provincia, insieme a quella di Firenze, è da mesi in attesa di essere convocata dal Ministro Matteoli per definire insieme un programma di investimenti e di progetti finalizzati ad ammodernare la Siena – Firenze, che rimane la nostra priorità.

Tra l’altro, il vice ministro alle Infrastrutture e Trasporti Roberto Castelli, si era impegnato, di fronte alla Commissione ambiente della Camera, ad incontrare gli enti locali e la Regione sulla questione specifica della Siena – Firenze e, in virtù di ciò, è stato motivato il rinvio del voto sulle risoluzioni dedicate al pedaggio”. Sabato insieme ai trasportatori di Assotir. “La nostra battaglia per respingere l’introduzione del pedaggio - conclude Bezzini - e per ammodernare e mettere in sicurezza l’Autopalio, continuerà con fermezza e determinazione.

Per questo, sabato 12 marzo, ad un mese esatto del Siena – Firenze Day, parteciperò alla mobilitazione promossa dai trasportatori di Assotir, che si metteranno in coda contro il pedaggio. Non abbiamo nessuna intenzione di abbassare la guardia”.

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