Approvata a maggioranza mozione su nodo fiorentino

Proposta dall’Udc, impegna la Giunta a rafforzare la presenza dentro l’Osservatorio ambientale nazionale, ad informare il Consiglio e alla massima trasparenza sui rischi di danneggiamento di immobili. Si astiene la Lega. L'esperto: “David a rischio crollo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 marzo 2011 19:34
Approvata a maggioranza mozione su nodo fiorentino

Firenze – Approvata a maggioranza la mozione presentata dall’Udc che impegna la Giunta in vista dei lavori sul nodo fiorentino dell’Alta velocità. Si è astenuta la Lega. Il testo, firmato da Marco Carraresi e Giuseppe Del Carlo impegna la Giunta a supportare la presenza della Regione Toscana nell’Osservatorio ambientale nazionale con “un’adeguata e specifica struttura tecnico amministrativa, che possa essere per il proprio rappresentante un riferimento e un sostegno tecnico in ordine alle problematicità ambientali connesse all’andamento dei lavori”.

“Una mozione –spiega soddisfatto Marco Carraresi- che risponde a un’esigenza precisa e sentita, quella di informare di più i cittadini fiorentini e toscani sui lavori dell’alta velocità che per anni interesseranno pesantemente la città. Ci saranno disagi, probabilmente danni e problemi e per questo sono fondamentali monitoraggi, controlli, informazione tempestive”. La Giunta dovrà anche fornire al Consiglio periodici aggiornamenti, a cadenza almeno trimestrale, sull’andamento dei lavori e sulle eventuali problematicità connesse.

Ed assicurare infine “la massima trasparenza e le massime garanzie” sui rischi da danneggiamento per gli immobili presenti nelle zone soggette a escavazione. La Giunta è impegnata poi “ad esigere il più ampio e dettagliato elenco” degli immobili che potrebbero ricevere danno dai lavori di scavo, per i quali richiedere “la predisposizione obbligatoria dei testimoniali di Stato”. La mozione chiede al governo toscano anche di attivarsi con l’esecutivo nazionale perché all’Osservatorio ambientale per il Nodo di Firenze siano garantiti i fondi necessari per il suo continuativo funzionamento.

La Giunta dovrà attivarsi anche per l’attuazione “tempestiva” del “Piano per la sorveglianza, l’informazione e la comunicazione ai cittadini sui lavori di realizzazione del Nodo ferroviario di Firenze”. L’aula ha poi respinto una mozione, sempre a firma Udc, per disciplinare interventi e strumenti di controllo delle acque nel Mugello, territorio interessato dall’Alta velocità. L’atto respinto intendeva incaricare l’Osservatorio ambientale locale (OAL) del monitoraggio sulle risorse idriche nelle aree interessate dall’Alta velocità per il 2010, prevedendo anche un organo di collaudo per verificare l’utilizzo dei fondi per le opere di acquedotto e fognarie che debbono essere realizzate sul territorio. E l'architetto padovano, Fernando De Simone, esperto di costruzioni sotterranee lancia l'allarme: “A Firenze i tunnel passeranno a circa 600 metri dalla statua del David di Michelangelo che, come si sa, ha le caviglie piene di micro-fessure.

Se prima di iniziare i lavori di scavo la statua non verra' trasferita, ci saranno seri rischi che, a causa delle vibrazioni, essa crolli''. “Non si torna indietro – ha dichiarato l'assessore regionale ai Trasporti Luca Ceccobao -. Dal luglio 2008 i lavori per il nodo fiorentino dell’Alta velocità sono diventati giuridicamente irreversibili. È scaduta la clausola di recesso per lo scavalco Rifredi-Castello (62 milioni), del sottoattraversamento di Firenze e della nuova stazione Alta Velocità (629 milioni)”.

Questo il cuore della comunicazione sullo “stato di attuazione della ferrovia alta Velocità/Alta Capacità nel territorio toscano e del nodo fiorentino di Firenze” resa all’Aula dall’assessore ai Trasporti Luca Ceccobao. “L'alta velocità è strategica per avere un futuro ferroviario in Toscana – ha spiegato Ceccobao –. Dire che i treni AV passano da Firenze non basta. Rischiamo di basarci su una rendita di posizione che potrebbe essere persa considerato che si fonda su un’offerta commerciale che non controlliamo direttamente.

Si tratta di un processo di modernizzazione che deve essere governato nei suoi aspetti problematici”. “Con il sottoattraversamento e con la stazione Foster – ha detto l’assessore – Firenze diventa un nodo e non un punto di passaggio. I binari di superficie saranno dedicati al trasporto regionale e metropolitano e potremo aumentare di 124 treni al giorno l’offerta regionale. Nei prossimi anni la sfida sarà di velocizzare il trasporto e connettere con convogli non stop i capoluoghi di provincia e le maggiori stazioni ferroviarie con l’alta velocità nazionale”.

Sul fronte costi, Ceccobao ha chiarito: “L’importo complessivo dei lavori collegati al nodo fiorentino AV è pari a 1.300 milioni, se consideriamo anche le spese connesse come la progettazione, il collaudo, gli espropri, la messa in sicurezza idraulica del torrente Mugnone, la mitigazione del territorio”. Dall’assessore anche l’inciso che sono “attualmente in corso i lavori propedeutici per l’alloggiamento della fresa al Campo di Marte la cui previsione di entrata in funzione è fissata a settembre, e per la predisposizione del ‘cassone’ della stazione Foster”.

I lavori per lo scavalco tra Castello e Rifredi, consegnati nel 2009, secondo quanto riferito da Ceccobao “dovranno terminare entro dicembre di quest’anno”, mentre per la stazione AV nell'area ex Macelli, i lavori “sono stati consegnati lo scorso ottobre e l’ultimazione è prevista a settembre 2016”. Lo stato di attuazione del passante del Campo di Marte, parla invece di un “inizio lavori il 10 marzo 2010 e previsione di ultimazione fissata al 2015”. E Razzanelli della Lega Nord dichiara che “percorreremo tutte le strade possibili per scongiurare la realizzazione di un’opera che preoccupa per le sue ricadute sulla città”.

“L’iniziativa in atto a Roma da parte del presidente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati Angelo Alessandri – continua Razzanelli - per spingere il Ministero delle Infrastrutture a ripensare il progetto dei tunnel Tav e della stazione Foster a Firenze è solo una delle strade che siamo decisi a percorrere per scongiurare che venga realizzata un’opera che devasterebbe la nostra città. Come sostenuto anche dall’On. Alessandri, infatti, non è pensabile procedere ai lavori senza una nuova via che valuti a fondo l’impatto ambientale e paesaggistico dell’opera.

Da parte nostra andiamo avanti con l’iniziativa della petizione popolare per spingere il sindaco Renzi a compiere un gesto forte nei confronti di Ferrovie”. “Sposo l’iniziativa della petizione popolare – ha detto Giovanni Galli capogruppo PdL in Palazzo Vecchio – perché, anche se il ‘pallino’ è sempre stato e resta nella mani del sindaco Renzi, unico soggetto titolato a proporre alternative concrete a questo progetto e a interloquire con Ferrovie e Governo, da parte mia non è mai venuta meno la convinzione che tunnel e stazione così concepiti siano opere che non solo destano preoccupazione, ma che lasciano anche molte perplessità sulle procedure scelte per la loro realizzazione”.

“Purtroppo il sindaco Renzi – ha aggiunto il capogruppo PdL – nonostante le ‘sparate’ mediatiche, è responsabile quanto gli altri livelli istituzionali di questa scelta, avendola avallata da presidente della Provincia, e oggi, dopo aver ipotizzato soluzioni alternative fantascientifiche a beneficio dei giornali, è soddisfatto di aver strappato qualche manciata di milioni per opere di compensazione e assicura che il Comune ‘farà in modo che i lavori vengano fatti bene’. Ci mancherebbe altro che venissero anche fatti male…”. "Di irreversibile ci sono solo i danni che i cantieri dell'alta velocità porteranno alla città di Firenze – ha dichiarato Ornella De Zordo per Unaltracittà - , causati dall'irreversibile decisione della Regione Toscana di fare il tunnel e la stazione Foster a tutti i costi, compresi quelli negativi per la collettività." Risponde così Ornella De Zordo alla "provocazione" dell'assessore regionale ai trasporti Luca Ceccobao che oggi ha definito "giuridicamente irreversibili" i lavori per il nodo fiorentino dell’Alta velocità.

"L'assessore dovrebbe sapere che gli appalti, come tutte le cose di questo mondo terreno, sono rinegoziabili", ha continuato De Zordo. "E che la tutela di Firenze, del suo sottosuolo e della vivibilità dei suoi cittadini viene prima di ogni cosa. La politica deve necessariamente adeguare le sue decisioni al contesto che ha davanti, ai bisogni e alle necessità dei cittadini e dell'ecosistema che temporaneamente gli è stato affidato da governare".

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