No all'asta degli stabilimenti balneari

Oltre 600 auto per 4 km di colonna hanno protestato pacificamente sui Viali a Mare da Viareggio a Forte dei Marmi.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 febbraio 2011 14:50
No all'asta degli stabilimenti balneari

Si è tenuta oggi a Villa Bertelli di Forte dei Marmi la conferenza stampa di presentazione del “Comitato Salvataggio Imprese e Turismo Italiano”, unione apolitica di imprenditori balneari che hanno illustrato alle numerose Autorità presenti, alla Stampa e ai cittadini, le proprie finalità, i propri principi, le azioni concrete di protesta, attraverso la lettura del I° Documento Ufficiale relativo alla manifestazione di oggi. Ha anticipato la Conferenza Stampa un corteo di macchine partite dal Parcheggio del Palasport di Viareggio intorno alle 10, scortate dalla Polizia Municipale, e arrivate fino a Forte dei Marmi, passando per Piazza Mazzini a Viareggio, per Viale Colombo di fronte al Pontile a Lido di Camaiore e per Piazza XXIV Maggio, Marina di Pietrasanta. Il “Comitato Salvataggio Imprese e Turismo Italiano” si è costituito da una riunione spontanea di un gruppo di balneari tenutasi nel pomeriggio di domenica 6 febbraio 2011 per discutere le problematiche e le conseguenze relative alla direttiva Bolkestein e sostiene fermamente la sua posizione contraria alle Aste “distruggi imprese”. Esplode la rabbia dei titolari delle imprese balneari, soprattutto dei concessionari delle piccole aziende a conduzione familiare che con la prospettiva dell’Asta, vedono vanificare anni d’impegno nel settore del turismo.

Questa mancanza di prospettiva sta già provocando l’arresto di qualsiasi investimento per lo sviluppo e il rinnovamento del settore; ne fa le spese anche l’indotto con gravi ricadute in termini occupazionali e con pregiudizio dell’intera economia del nostro paese, legata al turismo. La rabbia maggiore è nei confronti di questo governo, dimostratosi sordo e assente da sempre a trovare una soluzione al problema. Non ha saputo, o meglio non ha mai voluto, affrontare con serietà le conseguenze che può portare una sbagliata interpretazione della direttiva Bolkestein nell’ambito della Comunità Europea, trascinando così il problema all’infinito con lo scopo ormai evidente di portare la categoria allo sfinimento ed alla resa.

La nostra attenzione è poi rivolta alle Regioni, e in particolare alla Regione Toscana che nell’ambito dell’adottanda legge quadro di riordino della materia delle concessioni demaniali, dovrà difendere la specificità delle imprese turistiche del suo territorio. Il comitato ritiene infatti che sia giunto il momento di spiegare compiutamente alla cittadinanza gli effetti che tale scenario può produrre, colpendo l’impresa turistico-balneare italiana, da sempre fiore all’occhiello del sistema Italia, rappresentativo di quel “Made in Italy” invidiato dal mondo intero. Vi è anche da dire che il problema delle Aste non riguarda soltanto le imprese balneari; stessa sorte tocca a tanti altri soggetti, tra gli altri gli ambulanti dei mercati, banchine portuali e da diporto, cantieri e chioschi.

Quindi si può dire tranquillamente milioni di cittadini che si vedono mettere in discussione il lavoro ed il sacrificio di una vita. A questo punto, quindi, la pazienza ha superato ogni limite. E’ ora di passare alla protesta. Per questo si è costituito il comitato, aperto a tutti i soggetti, colpiti dalla “mannaia” delle Aste. Come prima mossa il comitato ha indetto un’assemblea generale che si è tenuta mercoledì 9 febbraio presso Villa Bertelli a Forte dei Marmi. Nell’occasione è stata verificata l’adesione al comitato, formato da questo gruppo di Balneari, di altre eventuali categorie interessate e sono state valutate le prime decisioni concrete su iniziative e forme di protesta da mettere in campo a breve.

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