Inps. L'assessore Simoni fa il punto sui 29 postio a rischio

Rifondazione: “Struttura storicamente sotto organico ma necessaria per i servizi sociali”. L’assessore Elisa Simoni in Consiglio provinciale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 gennaio 2011 14:40
Inps. L'assessore Simoni fa il punto sui 29 postio a rischio

Inps a Firenze, 29 posti a rischio. L’assessore al Lavoro della Provincia di Firenze Elisa Simoni, ha fatto il punto della situazione rispondendo a una domanda d’attualità dei consiglieri di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi. A seguito del varo della Finanziaria, le spese collegate e facenti riferimento all’utilizzo di personale a tempo determinato nella Pubblica Amministrazione devono diminuire del 50%. Per quanto riguarda l’Inps questa decisione determinerà la cessazione del rapporto di lavoro per circa 1.700 lavoratori interinali a livello nazionale (91 in Toscana di cui 29 a Firenze).

Lo scorso 23 dicembre le organizzazioni sindacali hanno incontrato i vertici dell’Inps provinciale che hanno confermato di dover attuare quanto disposto dalla norma. Nel caso della sede fiorentina, la cui pianta organica – a detta dei sindacati - sarebbe priva del 40% di personale, si tratta di lavoratori con contratti della durata minima di un mese e massima di tre che vengono rinnovati di volta in volta. Per 9 di questi lavoratori, il termine era fissato al 31 dicembre mentre per gli altri 20 è programmato per il prossimo 31 marzo. I sindacati chiedono che i contratti vengano prorogati unitamente all’indizione di nuovi concorsi.

Viene inoltre richiesto tramite il sostegno dei deputati locali, che il cosiddetto decreto “mille proroghe” contenga un provvedimento a tutela di questi lavoratori. Le organizzazioni sindacali hanno proclamato lo sciopero nazionale il 29 dicembre mentre il 4 gennaio scorso i lavoratori sono stati ricevuti dalla Commissione Lavoro del Consiglio comunale di Firenze. I sindacati sottolineano la necessità, per le sedi Inps, di questi lavoratori, spesso adibiti a funzioni ordinarie e strutturali, riguardo l’erogazione delle prestazioni previdenziali e sociali nonché l’esigenza di tutelare le professionalità acquisite dai lavoratori.

L’Unità di Crisi della Provincia di Firenze non è stata interessata della vertenza. “Se il licenziamento passa – commenta Calò - si alimenta la spirale della disoccupazione. Bene ha fatto Palazzo Vecchio ha far sentire l’iniquità della manovra che colpisce la sede Inps di Firenze, struttura storicamente sotto organico che interviene su elementi che sono legati alle prestazioni e ai servizi sociali”.

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