Figure&Figuri del Risorgimento

Alla Libreria de' Servi martedì prossimo la presentazione di un libro di Indro Montanelli dedicato al Risorgimento.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 novembre 2010 17:59
Figure&Figuri del Risorgimento

Il ciclo di incontri promosso dal Comitato Fiorentino per il Risorgimento, per presentare libri che illustrano le vicende storiche di quest'epoca, prosegue martedì 16 Novembre alle 17 alla Libreria de' Servi con la presentazione del libro di Indro Montanelli "Figure e Figuri del Risorgimento". Il libro illustrato da stampe, vignette e caricature dell’Ottocento presenta quattro ritratti di figure risorgimentali, meno considerate dalla saggistica storica, che hanno svolto comunque un ruolo significativo nella costruzione dell’Unità d’Italia: il “pittore e scrittore prestato alla politica” Massimo D’Azeglio, la “pasionaria del Risorgimento” JessieWhite Mario, “ lo sferzante poeta satirico” Giuseppe Giusti, “Il prozio, suocera del Risorgimento” Giuseppe Montanelli Come scrive nella post-fazione Marcello Staglieno “In questi saggi abbiamo una visione del Risorgimento come “rivoluzione di Notabili”, ovvero una sorta di “eroico sopruso” voluto ed attuato da una minoranza che fu soprattutto “borghese” (senza per altro sottovalutare il grande apporto nazional-popolare di Garibaldi e del garibaldinismo); un’attenta valutazione della vittoria moderata (quasi tutt’una con la soluzione monarchica) che pur avendo realizzato sul piano unitario le finalità perseguite anche da repubblicani e dai “rivoluzionari” si sclerotizzò nella contrapposizione parlamentare (sempre di Notabili) tra Destra e Sinistra “storiche” senza sanare quegli squilibri sociali che incubarono in sé il virus dell’anarchismo.

Tutto questo è raccontato da Montanelli con un’istintiva capacità di rappresentazione, in grado di riversare sulla pagina anche le idee in forma d’immagine, magari attraverso fatti ed aneddoti rivelatori, per l’ostilità montanelliana verso tutto ciò che è astratto”. Il libro che sarà commentato da Sergio Casprini e da Alberto Malvolti, Presidente della Fondazione Montanelli-Bassi, è, in qualche modo, un testo esemplare del modo di fare storia di Indro Montanelli e ci conduce attraverso una scrittura attenta e arguta alla riscoperta di alcuni personaggi, in parte dimenticati o trascurati dalla storiografia tradizionale. di Alessandro Lazzeri

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