Il giorno dopo la manifestazione dei Notunnel

Ieri oltre 800 persone in corteo a Firenze. Soddisfazione del Comitato contro il Sottoattraversamento per l'esito della manifestazione. Sorveglianza aperta ai cittadini è la proposta della Regione. Ceccobao: serve più informazione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 ottobre 2010 17:42
Il giorno dopo la manifestazione dei Notunnel

Sono stati oltre 800, secondo gli organizzatori, i partecipanti al corteo contro la realizzazione del tunnel per l'Alta velocità. E' stata una dimostrazione allegra, di festa e il Sindaco riceverà una delegazione dei manifestanti durante la settimana. “Ciò che è successo prima e durante il corteo contro il sottoattraversamento AV a Firenze e contro la relativa costruzione della Stazione Foster è semplicemente deplorevole -intervengono Jacopo Alberti (commissario provinciale Lega Nord Toscana – Firenze) e Andrea Tavanti (responsabile provinciale Enti Locali per la Lega Nord Toscana – Firenze)- La manifestazione, infatti, è stata magistralmente strumentalizzata da parte della sinistra radicale visto e considerato che i simboli della Lega Nord (ossia i fazzoletti e le cravatte verdi) non erano ben accetti mentre tutti quelli di sinistra, anche estrema, sì.

È stata persa un'occasione per vivere una manifestazione a favore dei cittadini di Firenze in maniera trasversale con l'abbraccio di forze politiche in altri campi divise. Purtroppo l'ideologia sinistra non si è smentita tanto che il capogruppo a Palazzo Vecchio, Mario Razzanelli, è stato vilmente accerchiato ed aggredito. Razzanelli è il politico più attivo nella lotta al sottoattraversamento e alla Foster e, invece di ringraziarlo per tutto il suo impegno, qualche violento ha pensato bene di offenderlo e di aggredirlo.

La Lega, dopo aver parlato con gli organizzatori, ha deciso di togliersi i simboli verdi. Peccato che lo stesso non è stato fatto dall'estrema sinistra che, invece, ha distribuito volantini contribuendo a politicizzare la manifestazione (queste le principali sigle: Partito Marxista Leninista Italiana, Movimento di Azione Laburista, Verdi della Toscana, Spini per Firenze, Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, Cittadini Area Fiorentina, Rete@Sinistra). A quel punto, i militanti del Carroccio, per par condicio, si sono rimessi i propri fazzoletti e le proprie cravatte, ma hanno dovuto abbandonare il corteo per evitare nuove aggressioni da parte di gente violenta che predica la democrazia, ma che poi si comporta come quei fascisti che tanto odiano.

Resta, comunque, invariato l'impegno da parte della Lega Nord che continuerà a lottare contro lo scempio che, per il bene di pochi, si vuol fare a Firenze”. «L'Alta velocità, la nuova stazione e il sottoattraversamento della città è utile alla Toscana e a Firenze. Ma serve più informazione e trasparenza: ora e per tutta la durata del cantiere. E proprio i cantieri non sarebbe male che fossero aperti ai cittadini e magari ispezionabili». L'assessore ai trasporti e alle infrastrutture della Toscana, Luca Ceccobao, parla al Tgtre toscano - il servizio è andato in onda sabato sera - e annuncia che domani la giunta esaminerà il testo di un accordo con Comune di Firenze, Provincia e Ferrovie per dar vita ad un comitato di sorveglianza aperto anche ai cittadini che dovrà vigilare sui lavori dell'alta velocità fiorentina e di cui farà parte il garante della comunicazione del piano di indirizzo territoriale della Regione (pit), Massimo Moris i.

«Serve più informazione, quella che fino ad oggi in parte è mancata – spiega l'assessore – Forse non tutti sanno che il sottoattraversamento è stato deciso nel 1999, che l'opera e il suo impatto è stato valutato da un osservatorio terzo e che già dal 1992 era stata scartata l'ipotesi di un passaggio in superficie, che avrebbe arrecato maggiori problemi durante e dopo i lavori. Più informazione avrebbe evitato discussioni e allarmismi». «Di sicuro non serve il silenzio – prosegue Ceccobao - oggi sul progetto e domani sui lavori in corso.

Solo così potremo superare la diffidenza di chi oggi si oppone all'opera e partecipa a manifestazioni di dissenso». Più informazione potrebbe così voler dire dare la possibilità, a chi passa dalla stazione, di cliccare su un computer e verificare lo stato aggiornato dei lavori, ma anche mettere a disposizione un numero di telefono a cui i cittadini che notano una crepa in più sui muri di casa possano telefonare. E magari, dopo la telefonata, ricevere a casa la visita di un tecnico, in grado di tranquillizzarli.

Insomma, una sorta di “pronto soccorso Tav”. Ma il Comitato contro il Sottoattraversamento stigmatizza l'arte di arrampicarsi sugli specchi della giunta regionale che a sostegno dell'opera non ha altro che slogan stantii privi di ogni riscontro tecnico; riscontro che il Comitato chiede da anni, ma che viene assolutamente negato dai sostenitori dell'opera, visto il vuoto che caratterizza le argomentazione a favore dei tunnel. Nella giornata di oggi il Comitato fa rilevare anche le telefonate ricevute da alcuni cittadini che si sono dichiarati indignati per la notizia riportata sulla stampa a proposito del servizio di asl e psicologi a sostegno delle persone anziane colpite dall'ultima trovata della giunta regionale: quella sarcasticamente definita da una signora “sindrome da crepa temuta”.

Tutti hanno fatto rilevare che si sono sentiti offesi alla notizia che il timore delle crepe e dei danni sia frutto dell'appannamento delle facoltà mentali di persone in là con l'età. Tutti hanno dimostrato una chiarezza nei contenuti dei loro timori che dovrebbe piuttosto far meditare assessori e consiglieri regionali: “Non temiamo solo per qualche crepa, ma denunciamo soprattutto l'inutilità dell'opera e i costi che avrà”. Segno che le denunce fatte in questi anni dal Comitato stanno diventando patrimonio comune tra i cittadini.

Notizie correlate
In evidenza