Cinque stelle fiorentine in scena per la ricerca

Anche Carla Fracci nel super spettacolo "Giovani si diventa" il 1° ottobre al Teatro Verdi. Un evento unico in favore della Fondazione FIRMO e delle strutture scientifiche dell’ospedale di Careggi impegnate nella lotta all’osteoporosi.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 settembre 2010 19:27
Cinque stelle fiorentine in scena per la ricerca

Iniziarono insieme, la guerra era finita appena, con l’associazione L’Alberello in un teatrino ormai scomparso, il Lux di via della Vigna Vecchia. Adesso eccoli di nuovo fianco a fianco in palcoscenico, baciati dalla celebrità, con qualche altro decennio nel motore, ma pronti a dimostrare che se testa, gambe e buona sorte reggono, giovani fatalmente si diventa, cari i miei ragazzi dai settanta in su, basta averne lo spirito e la voglia. Gli attori Paolo Poli, Ilaria Occhini, Ferruccio Soleri e il regista Beppe Menegatti, formano il poker di fiorentini Doc protagonisti di "Giovani si diventa", lo spettacolo in cartellone una tantum il 1° ottobre (ore 21, Teatro Verdi) a beneficio della Fondazione F.I.R.M.O.

Raffaella Becagli, ormai ben nota per il sostegno alla ricerca sulle malattie delle ossa. A completare un quintetto da scala reale, la super etoile della danza Carla Fracci, come noto signora Menegatti, milanese di nascita, ma ormai fiorentinissima d’adozione, al punto di esibirsi anche in Provincia come assessore alla Cultura. Sarà improbabile poterli rivedere insieme sulla scena. Hanno tutti infinità di impegni, combinarli non è stato semplice e dunque al pubblico di Firenze conviene approfittare di questa occasione, unica più che straordinaria, alla quale il cast si è peraltro prestato compatto con bella generosità.

Per Poli, va ricordato, è oltretutto la seconda volta, avendo già un anno fa recitato per F.I.R.M.O. le deliziose favole di Prokofiev e Poulenc in un musical collaudato in coppia con l’Orchestra della Toscana. “Un’adesione spontanea commovente”, commenta grata la presidente della Fondazione, l’endocrinologa Maria Luisa Brandi, “E’ bastato chiedere. Ringrazio di cuore e sono sicura che Firenze intera non mancherà di venire ad applaudirli. L’incasso è tutto per le strutture scientifiche di Careggi, dove sono in corso ricerche avanzate molto importanti”. Oggi, alla conferenza stampa al Teatro Verdi, presenti anche Paolo Poli (venuto apposta da Roma), la coppia Fracci - Menegatti (a lui, ovvio, la regia dello spettacolo) e l’autore Loriano Gonfiantini con Gabriella Gandon, che ha curato il coordinamento. E’ piaciuta soprattutto l’idea di chiamare a raccolta la vecchia guardia per un obiettivo sociale di valore indiscutibile.

“Non si dovrebbe mai tornare sul luogo del delitto”, ha detto Poli, “Però veniamo tutti da Firenze e l’occasione era troppo bella per rinunciare”. “Sono felice di esserci”, dice anche Occhini, da Roma, dove abita, “Per Firenze, per la ricerca e per riabbracciare colleghi che rappresentano per me tutta una vita”. La scaletta di "Giovani si diventa" è tutt’altro che complicata. Gli attori sono professionisti di esperienza indiscutibile, ma l’impossibilità di organizzare prove ha suggerito di procedere in sicurezza.

Dunque si recita a soggetto, senza precisa gerarchia di apparizioni. Occhini si misura con suo nonno Giovanni Papini (Le felicità degli infelici, da Schegge), Poli fa il verso ad Aldo Palazzeschi, Soleri affronta da par suo Arlecchino servitore di due padroni e Fracci-Menegatti raccontano i segreti del mestiere. Il tutto in totale libertà d’azione, con la complicità del Quartetto Metamorphosis della Scuola di Musica di Fiesole. Presenta Bruno Santini. Info utili: il biglietto costa 25 euro.

Si acquista attraverso il circuito del Teatro Verdi (biglietteria di via Ghibellina 91r, da lunedì a sabato, ore 10–13 e 16-19), o direttamente alla sede di FIRMO (Via Pian dei Giullari 055.2336663, info@fondazionefirmo.com), dove è possibile offrire ulteriori contribuiti alle attività della Fondazione. Sostegno di Convivium Firenze.

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