Osteoporosi: una fondazione dedicata a Raffaella Becagli

Redazione Nove da Firenze
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03 ottobre 2006 18:27
Osteoporosi: una fondazione dedicata a Raffaella Becagli

Firenze- Nel nome di Raffaella Becagli, la giovane imprenditrice fiorentina scomparsa tragicamente un anno fa a Bali, Indonesia, nasce a Firenze la fondazione FIRMO, dedicata alla ricerca sulle malattie delle ossa, uno dei settori tra i più trascurati del panorama sanitario italiano, benché interessi molti milioni di persone.La fondazione è stata presentata oggi in Palazzo Vecchio dall’assessore alla Sanità Graziano Cioni.

La presiede una specialista di fama internazionale, l’endocrinologa Maria Luisa Brandi, docente all’Università di Firenze, nonché presidente della società scientifica Siommms che riunisce esperti e operatori italiani in materia di osteoporosi, metabolismo minerale e malattie dello scheletro.

Nel consiglio d’amministrazione anche il noto chirurgo Francesco Tonelli.

La fondazione nasce peraltro grazie al sostegno della famiglia Becagli, che con questa iniziativa, di evidente significato umano e sociale, intende ricordare la giovane congiunta. “Raffaella amava la vita e amava il prossimo”, ha detto il padre, Mario Becagli, noto imprenditore tessile pratese, “Sono dunque sicuro che se fosse ancora tra noi appoggerebbe questa decisione con tutto il suo indimenticabile entusiasmo”.

Scopo della fondazione”, ha spiegato la professoressa Brandi, “è costituire un gruppo di partner istituzionali e industriali per sostenere la ricerca nel settore delle malattie dello scheletro, che né Stato né Regione finanziano adeguatamente.

Obiettivo: creare a Firenze un laboratorio di ricerca di livello mondiale e reperire fondi da investire in bandi di alta qualità scientifica”.La sola osteoporosi riguarda del resto ben 10 milioni di italiani, senza contare quanti sono colpiti da oltre 100 malattie rare e spesso terribili: la Osteodistrofia Renale che affligge tutti i malati di insufficienza renale; l’Osteogenesi Imperfetta che provoca fratture anche multiple ai bambini durante la nascita; l’Osteopetrosi che rende le ossa estremamente fragili e comporta frequentissime fratture oltre a progressiva cecità e sordità.

E ancora, l’Angiomatosi Ossea, le Displasie, le Calcinosi, ecc.Ma il deficit italiano non è soltanto finanziario. Secondo la professoressa Brandi, l’aspetto più grave è quello professionale e riguarda direttamente gli stessi medici che in materia di malattie delle ossa sono del tutto impreparati. In Italia non abbiamo che alcuni rari specialisti, mentre negli Stati Uniti e in molti altri paesi il settore è molto sviluppato.

Ecco perché i nomi nel Comitato Scientifico della fondazione sono per lo più anglosassoni. Tra gli altri, John Eisman (Sidney University), John  Bilezikjan (Columbia University), Steve Marx (National Institute of Health di Bethesda, Usa).Tra le prime iniziative promozionali della Fondazione un libro firmato dagli specialisti di FIRMO e dagli chef di Convivium.

Si tratta di uno speciale ricettario (titolo: Buon Appetito Osso!, edizioni MNL, Bologna) studiato per prevenire e curare l’osteoporosi a tavola con piatti tra i più gustosi delle varie cucine regionali.Venerdì 6 ottobre, inoltre, il Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio ospiterà un pranzo di FIRMO per 350 persone (a inviti), curato da Convivium e tutto a base di piatti del ricettario.

Tra gli ospiti l’ex goleador Paolo Rossi, testimonial di una campagna contro l’osteoporosi. Condurrà la serata Patrizia Schisa, braccio destro di Michele Mirabella nel noto programma Rai Elisir.

            Nella circostanza la Siommms presenterà la brochure Bone Appetit ideata dalla International Osteoporosis Foundation in vista della Giornata Mondiale dell’Osteoporosi (20 ottobre).

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