Medici di famiglia: 1 a 1.000, o 1 a 1.200?

Dopo la sentenza del TAR CGIL Medici chiede alla Regione un atto di responsabilità. Asl 10 e cooperative: timori e prospettive

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 settembre 2010 23:22
Medici di famiglia: 1 a 1.000, o 1 a 1.200?

A maggio di quest'anno la sentenza del TAR Toscana,n.870/2005, accogliendo il ricorso di un gruppo di medici sostenuti dalla CGIL-FP e dalla CGIL Medici della Toscana, ha annullato la delibera GRT n.1015/2005 con cui la Regione Toscana innalzava il rapporto ottimale pazienti-medici di famiglia, riducendo la possibilità di libera scelta del medico di medicina generale da parte del cittadino e di fatto diminuendo il numero dei medici di base sul territorio. Infatti si passava da 1 medico per 1000 abitanti, come indicato dall’accordo nazionale a 1 medico ogni 1200, e negli ambiti territoriali con meno di 40.000 abitanti,il criterio di scelta del medico da parete del paziente subiva ulteriori restrizioni numeriche.

La FP CGIL e la FP CGIL Medici hanno chiesto alla Regione un atto di responsabilità dando immediata applicazione alla sentenza del TAR al fine di ripristinare il rapporto di 1 medico ogni 1000 abitanti come previsto dall'accordo nazionale e consentire finalmente l’accesso alla professione ai numerosissimi medici in attesa dal 2005 e di fatto bloccati dalla delibera della Regione Toscana. Nel merito questa sentenza non è una novità. Lo stesso principio era stato già stabilito da numerose sentenze che concordano e rinforzano quanto sostenuto da sempre da questa organizzazione sindacale contro privilegi e protezionismi:

* Consiglio di Stato con quattro sentenze: sentenza n.

1802/09, sentenza 241/09, sentenza n. 4199/97, sentenza n. 1603/06 * TAR del FVG nella sentenza n.50/07 * TAR Lombardia con la sentenza 2902/08 * TAR Campania con la sentenza 4421/2007 * TAR Lazio con la sentenza n. 9909/07 * TAR dell'Emilia Romagna con la sentenza n. 301/07 * Infine ricordiamo numerose ed autorevoli segnalazioni dell'Antitrust, ribadite in ogni occasione dallo stesso Presidente Catricalà

Ma la Regione Toscana ha ritenuto invece opportuno fare ricorso al Consiglio di Stato.

Nonostante il Consiglio di Stato abbia già fissato l'udienza per l'8 ottobre, la Regione Toscana è andata oltre. Forse preoccupata dell'esito della sentenza del Consiglio di Stato, il 30 di agosto ha emanato una nuova delibera che conferma, per quanto riguarda il rapporto ottimale medico-paziente, gli stessi contenuti della delibera già annullata dal TAR in quanto illegittima. Riteniamo che un po’ di buon senso avrebbe voluto che la Regione Toscana attendesse l'esito dell'udienza del Consiglio di Stato dell'8 ottobre prima di intraprendere nuove iniziative.

La FP CGIL e la FP CGIL Medici confermano piena fiducia nella giustizia e nell'operato dei giudici. Orario degli operatori delle cooperative in appalto alla Asl 10. Alla questione, posta in Consiglio provinciale da Andrea Calò e Lorenzo Verdi (Rifondazione comunista), ha risposto l'assessore al Lavoro Elisa Simoni. In un incontro tra azienda e sindacati è emerso che il nuovo bando, diviso in cinque lotti, porterà a una riorganizzazione del personale per settori. L’eventuale riduzione del personale sarebbe legata agli effettivi servizi dell’Asl che sarebbero considerati a volte sovradimensionati rispetto all’utenza.

Le parti entreranno nel merito di ogni lotto per le verifiche. La Provincia di Firenze non ha competenze dirette in materia di programmazione socio-sanitaria, ma non può non considerare gli effetti devastanti che la manovra economica avrà sul sistema sanitario. "Il provvedimento in questione - ha commentato Calò - va contrastato perché la riduzione degli appalti mette in discussione la qualità dei servizi erogati".

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